TENNIS – In un match maratona al 5° set, Ernests Gulbis elimina Roger Federer dal Roland Garros. Il lettone ha prodotto un tennis solido nei momenti chiave dell’incontro mentre lo svizzero, alla distanza, ha perso smalto e precisione. Grande prestazione invece di Milos Raonic che batte Granollers 6-3 6-3 6-3 e accede ai quarti.
Leggi qui l’editoriale scritto venerdì da Ubaldo Scanagatta su Roger Federer
E. Gulbis b. R. Federer 6-7 7-6 6-2 4-6 6-3 (Da Parigi, Laura Guidobaldi)
Tra i sospiri del Philippe Chatrier, Ernests Gulbis ripete il successo ottenuto in quel di Roma nell’ormai lontano 2010 e si regala, per la seconda volta in carriera, la vittoria su Roger Federer. Dopo 3 ore e 42 minuti, Ernests viene a capo di un match lungo e complicato, scandito da un tennis tanto egregio e sopraffino quanto a tratti falloso e privo di lucidità da parte di entrambi.
La cronaca del match
Un cielo grigio, allietato solo a sprazzi da squarci di celeste, accoglie in campo due dei protagonisti del ricco programma della giornata odierna a Porte d’Auteuil. C’era grande attesa e grande fermento per il match che vede opposti il più amato dal pubblico parigino (e non solo), Roger Federer, e il genio e sregolatezza Ernests Gulbis.
Il lettone, nei loro tre precedenti incontri, ha avuto una sola volta lo scalpo del campionissimo svizzero ma, per il pubblico italiano, è certamente quello che ha fatto più male, avvenuto al Foro Italico nel 2010 al terzo set. E oggi, se rimane concentrato e non incappa in una delle sue giornate no, è un giocatore ancora più temibile; Roger invece è sempre Roger anche se il tempo che passa e gli anni che aumentano fanno sì che l’energia, la lucidità e la precisione comincino inevitabilmente a risentirne.
E difatti, Ernests parte carico e senza mezzi termini, propositivo e centrato, intascando subito il primo gioco del match. Anche Roger sembra estremamente concentrato e i due restano in perfetto equilibrio fino al 2-2. Il servizio del lettone è solido, così come il suo tanto anomalo quanto potente dritto. Ma non solo, allo stesso tempo cerca di muovere il gioco spezzando il ritmo allo svizzero, facendolo venire in avanti con la smorzata. Un sonoro “Nein” risuona fino alle tribune per un brutto errore di Roger che, dritto sulle gambe, affossa un dritto a rete.
Anche Roger attacca anche se poi, dopo uno splendido smash, non solo commette doppio fallo, ma va fuori giri con il rovescio, consegnando il break a Gulbis che sale 4-2 e servizio. Per ora sono 11 i gratuiti di Federer a fronte dei 4 di Ernests. Il pubblico del centrale comincia a sospirare per poi incitare l’ex n. 1 del mondo con i generosi “Allez Roger ! Vas-y Roger ! Come on !”.
Ma ora è Gulbis a rischiare il controbreak e dagli spalti si leva un sonoro “Roger ! Roger ! Roger !” E Federer risponde subito perché quando arriva il controbreak esulta urlando in tedesco. Lo svizzero è grintoso, determinato. E difatti, pressa il lettone che, alla fine, si disunisce permettendo a Roger di pareggiare i conti sul 4-4.
Intanto il cielo è plumbeo, sembra carico d’acqua e una leggera brezza soffia sul centrale. Cosa alquanto strana, eppure lo Chatrier è ancora semivuoto, forse proprio a causa di un tempo non del tutto clemente. Gulbis resta attaccato allo score e fa un passo in avanti sul 5-4 con Federer che commette tre ingenuità a rete. Si arriva al 40-40 sul servizio dello svizzero che, alla fine, tenendo testa al lettone in uno scambio prolungato, lo induce all’errore e si aggiudica il 10° game per raggiungerlo sul 5-5.
Federer va in scioltezza sul 6-5 ma anche Gulbis non è da meno e, con discese a rete passanti, resta nel set.
Si va al tie-break.
Roger è davvero carico. Ora, ad ogni punto, esulta e stringe il pugno. Intanto i due si ritrovano sul 3-3 e, ad ogni occasione, il pubblico incita il campione svizzero a squarciagola per poi lasciarsi andare a un lamento disperato a causa di un errore clamoroso dell’elvetico che scaraventa lungo fuori misura uno smash; il lettone sale 4 punti a 3 e servizio.
Con una battuta micidiale a 213 km/h, Ernests prende le distanze sul 5-3 ma poi, rigido sulle gambe e con il corpo all’indietro, affossa un dritto a rete. Si arriva nuovamente al pareggio grazie ad una soluzione pregevole di Federer: 5-5.
E arriva il setpoint per Roger.
Lo stadio acclama all’impazzata “Roger ! Roger !” e, con un passante di dritto che sfreccia radente la rete piazzatissimo, il tennista di Basilea si aggiudica la prima frazione per 7 punti a 5 esultando con un sonoro e prolungato “Come on !”
Il Philippe Chatrier, anche se non è ancora gremito, esplode in un boato assordante e interminabile.
La reazione di Gulbis non si fa attendere e, sempre in avanzamento, strappa il servizio all’ex n. 1 del mondo in apertura di secondo set.
Federer si muove benissimo in campo e impatta la palla con il suo solito timing perfetto. Ma Gulbis non è da meno. Nonostante alcuni errori di troppo, il lettone estrae dal cilindro soluzioni davvero pregevoli, come un calibratissimo pallonetto che scavalca inesorabilmente Roger che gli permette poi agganciarlo sul 3-3.
Ma ecco che lo svizzero fa nuovamente la differenza trasformando le 2 palle break a disposizione e salendo 5-3 e servizio. Un ennesimo vincente lo porta a setpoint e il suo urlo sonoro risuona in tutto lo stadio.
Tuttavia, arriva un rocambolesco salvataggio da parte di Ernie che annulla la prima palla set con uno splendido passante di rovescio con Roger a rete e dopo aver recuperato uno smash dello svizzero non abbastanza risolutivo. Ma non è finita. Ernests si salva ancora spingendo e facendo sbagliare l’avversario. Il pubblico continua a gridare perché ora è il lettone ad avere la possibilità di salvarsi clamorosamente e di strappargli la battuta.
E ce la fa.
Insomma, dopo aver salvato 2 setpoint e grazie ad un dritto a rete di Federer, Gulbis fa un passo in avanti e si avvicina al 4-5.
Sul 5-5, il n. 17 del mondo, con 2 palle break a disposizione, sbaglia lasciandosi andare a tutte le sue ire, lancia la racchetta e, non contento, la schiaccia con i piedi per spezzarla in due, suscitando, ovviamente, il boato dei fischi interminabili dello Chatrier.
Roger si salva e sale ancora sul 6-5 ma Ernests è sempre lì, gli resta attaccato e sarà nuovamente tie-break.
Il lettone gioca benissimo i 7 punti decisivi e sorprende Roger con rovesci devastanti, che schizzano radenti la rete. Arriva sul 6-3 e, con un dritto lungo dell’avversario, intasca il secondo set per 7 punti a 3 dopo 1 ora e 50 minuti di gioco.
Tutto da rifare dunque.
Mentre il sole non ne vuole sapere quest’oggi di farsi vedere, i due continuano a mantenersi in equilibrio fino al 3-2 nel terzo parziale. Piano piano…il tennis di Federer comincia a perdere leggermente in precisione, tant’è che lo svizzero stecca ripetutamente la palla.
Il lettone è più che mai estremamente aggressivo, entra con i piedi dentro il campo, affonda con i fondamentali e, adesso, negli scambi prolungati, è quasi sempre lui a portare a casa il punto. Il pubblico è preoccupato e sospira ad ogni errore del suo beniamino ma applaude comunque alle prodezze di Gulbis; perché, a onor del vero, il n. 17 del mondo sta facendo vedere cose davvero sopraffine tra smorzate ad hoc, pallonetti misuratissimi e passanti al fulmicotone.
Ovviamente lo svizzero non è da meno ma, nel prosieguo dei game, forse sta perdendo quello smalto e quella lucidità che invece erano a mille nel primo set. Insomma, il tennista di Riga, ora lucido e imperturbabile, sale 5-2; ha a disposizione 2 setpoint e, grazie all’ennesimo dritto lungo di Federer, conquista anche la terza frazione per 6-2.
Roger continua a sbagliare anche nel quarto parziale ma riesce tuttavia a restare attaccato al lettone sul 2-2. Stecca tante volte la palla; resiste, anche se ora sembra stordito e rabbuiato in volto. Al doppio fallo di Gulbis sul 40-40, il pubblico grida instancabilmente “Roger ! Roger ! Roger !” per poi fischiare Ernests quando questi esprime dubbi sulla pallina che consegna il break allo svizzero e lo fa salire 3-2 e servizio.
Federer ottimizza il vantaggio e prende le distanze sul 5-2 e servizio. Ma ecco che gioca un game fallosissimo, consegnando il servizio al lettone che fa un passo sul 3-5. Ma, alla fine, il quarto set viene conquistato con lo score di 6-4 dal tennista di Basilea che sembra ritrovare le misure.
Nel quinto set però la musica cambia di nuovo.
Gulbis non ne vuole sapere di cedere. Anzi. Attacca sempre di più, cercando di sorprendere Roger e rubargli il tempo. Si aggiudica il primo gioco e si procura subito ben 3 palle break mentre Roger che è nuovamente falloso e impreciso.
Ernest in pochi minuti sale dunque in vantaggio 3-0. Dopo tre ore di gioco Gulbis è sempre efficacissimo al servizio, tant’è che serve un ace alla velocità di 218 km/h. Roger fa un passo in avanti sull’1-3 ma l’avversario allunga inesorabilmente le distanze sul 4-1. Roger si aggiudica ancora un game ma, alla fine, il n. 17 del mondo si aggiudica anche il set decisivo per 6-2 chiudendo un match lungo e complicato. Il campione svizzero esce dallo Chatrier tra le urla e gli applausi appassionati del pubblico parigino che per più di tre ore lo ha sostenuto e incitato.
In conferenza stampa Roger non ha nascosto di essere alquanto deluso dall’esito dell’incontro:
“Certo, sono un po’ deluso per aver perso. Non ho avuto fortuna per concludere, succede, ho avuto le mie occasioni, le mie possibilità nel tie-break. Lui si è sciolto di più. Ha trovato le soluzioni giuste. Trovo che tatticamente sia stato un match difficile. Ernests ha reso benissimo al servizio e ha meritato di vincere. Ho perso troppe occasioni, non ho giocato come avrei voluto“.
Dal canto suo, Ernests ha dichiarato quanto contasse per lui il trionfo su Federer al Roland Garros . “È la vittoria più importante per me in carriera perché mi sono imposto al 5° set. Avevo già vinto con lui ma solo in un match al meglio dei 3 set“. E la povera racchetta spezzata? Ancora una volta il lettone si è distinto per l’originalità delle sue risposte: “Devo rispettare tutti i campi e perciò devo rompere una racchetta in ogni campo, volevo dimostrare rispetto al Centrale di Parigi, per questo l’ho rotta !”
M. Raonic b. M. Granollers 6-3 6-3 6-3 (Da Parigi, Davide Zirone)
Continuano i progressi di Milos Raonic che conferma il suo stato di forma battendo Marcel Granollers 6-3 6-3 6-3 in 1h54. Certo il test non era dei più difficili, ma il canadese ha confermato quanto si è visto negli ultimi mesi, e si candida come possibile finalista nella parte bassa del tabellone, Djokovic permettendo.
Il canadese si è limitato a controllare lo spagnolo, nel primo set ha sfruttato al massimo il break conquistato nel secondo game chiudendo 6-3 in 34 minuti. Poco più incerto il secondo set, nel quale Milos concede il primo (ed ultimo) break del match, ma solo dopo essersi impossessato del servizio dell’avversario. Il break decisivo arriva sul 5-3 e gli permette di chiudere in 45 minuti anche la seconda manche. Conquista il terzo set in scioltezza raccogliendo due break consecutivi nel 4° e 6° game e al secondo matchpoint chiude ancora 6-3 in 35 minuti.
Dopo una calda doccia – perché qui sta facendo abbastanza fresco per essere giugno – potrà guardarsi comodamente il match che deciderà il prossimo avversario, Djokovic-Tsonga. Dopodomani sapremo se la cura Piatti-Ljubicic sarà efficace anche nei quarti.
Clicca qui per leggere il profilo di Milos Raonic scritto da Stefano Gaudino