I TITOLI WTA DELLE ITALIANE:
1984 – Cecchini (Taranto, Rio de Janeiro)
1985 – Reggi (Taranto), Cecchini (Barcellona)
1986 – Reggi (Lugano, San Juan), Cecchini (Bregenz)
1987 – Reggi (San Diego), Cecchini (Bastad, Little Rock)
1988 – Cecchini (Strasburgo, Nizza)
1989 – Cecchini (Paris Clarins)
1990 – Reggi (Taranto), Cecchini (Bastad), Bonsignori (Estoril)
1991 – Cecchini (Bol), Piccolini (San Marino)
1992 – Cecchini (Paris Clarins)
1993 – Grossi (San Marino)
1996 – Pizzichini (Bol)
2000 – Garbin (Budapest)
2001 – Grande (Hobart, Bratislava), Farina (Strasburgo)
2002 – Farina (Strasburgo)
2003 – Grande (Casablanca), Farina (Strasburgo)
2004 – Pennetta (Sopot)
2005 – Pennetta (Bogotà, Acapulco)
2006 – Santangelo (Bangalore)
2007 – Vinci (Bogotà), Schiavone (Bad Gastein), Pennetta (Bangkok)
2008 – Pennetta (Viña Del Mar, Acapulco), Errani (Palermo, Portorose)
2009 – Pennetta (Palermo, Los Angeles) Vinci (Barcellona)
2010 – Schiavone (Barcellona, Roland Garros), Vinci (Lussemburgo), Pennetta (Marbella)
2011 – Vinci (‘s-Hertogenbosch, Budapest)
2012 – Schiavone (Strasburgo), Vinci (Dallas), Errani (Acapulco, Barcellona, Budapest, Palermo)
2013 – Schiavone (Marrakech), Vinci (Katowice, Palermo), Errani (Acapulco)
2014 – Pennetta (Indian Wells), Knapp (Tashkent)
2015 – Errani (Rio de Janeiro), Knapp (Norimberga), Giorgi (‘s-Hertogenbosch)
[5] C. Giorgi b. [4] B. Bencic 7-5 6-3
Camila Giorgi vince la finale del torneo di ‘s-Hertogenbosch, e sfata il tabù dei tornei WTA, dopo aver perso tre finali centra la vittoria al quarto tentativo. Camila è andata in crescendo nel torneo, ha sofferto nei quarti contro Shvedova (annullando tre match point) a causa dei troppi doppi falli, 23, ma ha dominato in semifinale con Bertens e oggi all’atto conclusivo. Troppo acerba Belinda Bencic, che invece colleziona la seconda finale WTA persa.
Primo set che inizia con Giorgi spesso aggressiva sul servizio svizzero e con una Bencic che fatica a tirare una palla lunga per mettere in difficoltà Camila. Qualche imprecisione di troppo dell’azzurra fanno sì che il punteggio si mantenga però in parità. Nessun break, ma anche nessuna palla break, fino al dodicesimo game, quando la Bencic, dopo 47 minuti di gioco, concede la prima palla break dell’incontro, che le è subito fatale, essendo anche un set point per Giorgi. Dritto incrociato sbagliato da Bencic e set chiuso, 7 a 5.
Secondo set che inizia con le due tenniste che tengono il servizio a zero nei primi due game. Ci prova Belinda Bencic sul servizio azzurro ma pur rispondendo bene non riesce a incidere nel gioco di Camila. Frustrazione e racchetta gettata a terra. Il servizio tiene a galla Belinda in questa fase. Splendido il punto del 4 a 3 per Camila, probabilmente il punto del torneo. Scambio tra le due tenniste a rete e quando sembrava che Bencic avesse fatto il punto, Giorgi risolleva una palla da terra con un rovescio lungo linea. A quel punto entra in campo, o meglio sugli spalti, Sergio Giorgi, prassi ripetuta più o meno per tutto il torneo. Insomma il momento è topico. E il papà di Camila non sbaglia. Nel game successivo break a zero Giorgi.
Di nuovo alla prima palla break del set Camila strappa il servizio alla svizzera. Nel game successivo Camila chiude con il servizio con il primo match point a disposizione. Vince Camila Giorgi. Otto ace per Camila e due doppi falli, contro solo tre ace della giovane Bencic. Camila dedica il titolo a papà Sergio e si gode il trofeo del ventennale di ‘s-Hertogenbosch. Dopo il titolo di Roberta Vinci nel 2011 l’erba d’Olanda si tinge di nuovo d’azzurro.
D’altronde il primo titolo di Camila Giorgi non poteva che essere sull’erba: proprio a Wimbledon, nel 2012, si fece notare raggiungendo il quarto turno partendo dalle qualificazioni. Sono passati 3 anni, ma sembra ieri che Ubaldo Scanagatta la portava a spasso per le strade inglesi con la sua mitica Vespa!