A margine della sconfitta nel WTA Elite Champions Trophy di Zhuhai in semifinale contro Venus Williams, Roberta Vinci, recente finalista agli US Open ed autrice di un finale di stagione da urlo, ha annunciato in conferenza stampa che il 2016 sarà la sua ultima stagione nel circuito professionistico femminile, dichiarazioni poi riprese dalla WTA che le ha pubblicate su twitter (tweet che riportiamo a margine di questo articolo).
Abbiamo sempre temuto che questo momento dovesse arrivare, ma oramai ci siamo. Il ricambio generazionale del tennis femminile italiano è iniziato e toccherà quanto prima rimboccarci le maniche e ricominciare quasi daccapo. Dopo Flavia Pennetta, vincitrice proprio a New York, che ha lasciato al termine del Masters di Singapore, ecco che anche Roberta lascia (seppur tra un anno) la scena del tennis giocato. E siamo pronti a scommettere che a brevissimo anche Francesca Schiavone (che a livello di classifica è già oramai lontana delle posizioni che contano, a differenza delle sue due connazionali) farà un annuncio similare.
Roberta giocherà il 2016 perché probabilmente vuole chiudere con le Olimpiadi di Rio e semmai perché no togliersi qualche altra piccola soddisfazione nell’ultimo anno di tennis giocato (lei che con il suo gioco ed il suo tocco può impensierire sempre chiunque). Ma è chiaro che pensando a Roberta Vinci ed al suo prossimo ritiro ci tornano subito in mente tutte le imprese che insieme a Pennetta, Schiavone e soprattutto Sara Errani la tennista pugliese ha realizzato per l’Italia e per il nostro sport.
La vittoria contro Serena Williams è solo l’ultima (e forse anche quella più incredibile ed importante della sua carriera), ma come dimenticare il Career Grande Slam realizzato in doppio con la Errani, l’essere stata nr.1 nella speciale categoria, i due quarti di finale in singolare agli US Open persi contro Pennetta e la stessa Sara, le grandi imprese in Fed Cup con le 4 vittorie portate a casa. Unico cruccio rimarrà probabilmente sempre quello di non essere mai arrivata (ad oggi, perché porsi limiti per il 2016) nelle Top10, ma ci sentiamo di poter dire che si tratta solo di un riconoscimento formale, perché il gioco e la classe di Roberta valgono e come le prime 10 del ranking.
Di Roberta proviamo a snocciolare un po’ di cifre che ad oggi possano provare a raccontare la sua carriera (e che ci auguriamo possano essere migliorate nel 2016). 14 finali giocate in singolare con 9 vittorie, 43 finali giocate in doppio con 25 titoli conquistati. Ha partecipato alle Olimpiadi del 2004 ed a quelle del 2012 (e ci sarà come detto con tutta probabilità a Rio), mentre in Fed ha giocato dal 2001 al 2007 e dal 2009 al 2015 dove ha disputato 29 incontri (nelle 14 occasioni nelle quali è stata convocata, record per una tennista italiana), con un bilancio di 5 vittorie e 5 sconfitte in singolare e ben 18 vittorie ed una sola sconfitta in doppio, quella di quest’anno a Genova contro la Francia.
Crediamo che non serva aggiungere altro e siamo sicuri che nel 2016 gli appassionati di tennis italiano spingeranno ancora di più Roberta Vinci nei suoi ultimi match.
Roberta Vinci tells reporters in Zhuhai that next year will be her final season. "For me, next year is the last."
— WTA Insider (@WTA_insider) November 7, 2015
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