Visto che da ormai un paio di mesi sono i protagonisti della rubrica settimanale “Nei dintorni di Djokovic”, in occasione del primo Slam della stagione Ubitennis ha deciso di andare a vedere cosa ha riservato il sorteggio di Melbourne ai giocatori ed alle giocatrici provenienti dai paesi dell’ex Jugoslavia.
Complessivamente, tra uomini e donne, sono 19 i tennisti di Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro, Serbia e Slovenia (Macedonia e Kosovo non hanno rappresentanti) presenti nei due tabelloni di singolare degli Australian Open di cui si analizzerà il sorteggio del primo turno e l’eventuale sfida di secondo turno.
Prima di iniziare si precisa che dall’analisi è stato escluso chi è presente nel main draw di Melbourne ed è originario di quelle zone, ma oggi non rappresenta una delle nazioni che una volta facevano parte della Repubblica jugoslava. Cioè chi è diventato professionista arrivando da quei paesi ma poi ha cambiato casacca, ovvero Aljaz Bedene, sloveno naturalizzato inglese lo scorso anno, e Alja Tomljanovic, croata naturalizzata australiana nel 2014. E ovviamente neanche chi da quelle parti ci è nato ma è andato via da piccolo, come Milos Raonic e Andrea Petkovic.
Ma se prima di andare a vedere i sorteggi, per curiosità, aggiungessimo anche questi 4 nominativi al totale di cui sopra, scopriremmo che il numero totale salirebbe a 23, sui 256 giocatori complessivi dei due tabelloni principali. Insomma, il 9% dei singolaristi presenti a Melbourne sono nati nei paesi dell’ex Jugoslavia. Se consideriamo che quei sette paesi (compresi Macedonia e Kosovo) contano complessivamente (dati 2013) circa 22,1 milioni di abitanti, che rappresentano lo 0,3% della popolazione mondiale (7,1 miliardi), il dato è decisamente sorprendente.
Singolare maschile
Sono 10 i giocatori dei paesi dell’ex Jugoslavia presenti in tabellone principale, di cui ben 4 sono teste di serie: oltre ovviamente al n.1 Novak Djokovic, ci sono i due croati Marin Cilic (n. 12) e Ivo Karlovic (n. 22) e l’altro serbo Viktor Troicki (n. 21).
Si parte dalla cima del tabellone e quindi, noblesse oblige, dal n. 1 del mondo e campione in carica Novak Djokovic, del cui probabile cammino a Melbourne abbiamo già parlato sia in modo serio nell’analisi del tabellone maschile di Luca De Gaspari, sia in modo meno serio nell’articolo di Antonio Garofalo. Ma qui ricordiamo comunque che il fuoriclasse serbo esordirà contro il giovanissimo sudcoreano Hyeon Chung – vincitore del premio ATP “Most improved player” per il 2015 – e poi dovrebbe incontrare in un derby serbo-croato Ivan Dodig (n. 90 ATP). Se il compaesano di Cilic (sono entrambi di Medjugorje) non sarà troppo stanco dopo la finale Challenger raggiunta a Canberra e persa contro Paolo Lorenzi, dovrebbe infatti riuscire ad avere la meglio sulla giovanissima (19 anni) wildcard francese Quentin Halys e regalarsi così la sfida sul Campo Centrale con Nole.
L’altro serbo Filip Kraijinovic (n. 101 ATP) ha un tabellone non proprio entusiasmante: al primo turno ha già un serio ostacolo nell’americano Kudla, che lo sopravanza di una trentina di posizioni in classifica, e nel caso riuscisse a ribaltare il pronostico con ogni probabilità fermerà la sua corsa nel turno successivo, dove si troverà di fronte molto probabilmente l’azzurro Andreas Seppi, testa di serie n. 28.
Ivo Karlovic (n. 23 ATP) cercherà a suon di ace di avere la meglio sull’argentino Delbonis, per poi incontrare al secondo turno il vincente tra il 22enne ceco Jiri Vesely, n. 42 del mondo, e il qualificato argentino Olivo.
Passando al secondo quarto di tabellone, quello di Federer per intenderci, il più forte giocatore bosniaco Damir Dzmuhur (n. 81 ATP) sfiderà la giovane speranza d’Oltremanica Kyle Edmund, esordiente in coppa Davis nella finale vinta dai britannici lo scorso novembre. Sfida equilibrata (il 21enne Edmund è n. 88 in classifica), che se il giocatore nato a Sarajevo dovesse vincere lo porterebbe probabilmente ad un secondo turno contro la testa di serie n. 15, il belga Goffin.
Subito sotto, Marin Cilic (n. 13 ATP) incontra il n. 100 del mondo, l’olandese Thiemo de Bakker, prima di regalarsi un nuovo derby – dopo quello che lo ha visto prevalere nettamente a Shanghai lo scorso novembre – contro la grande speranza del tennis croato Borna Coric (n. 40 ATP). Il 19enne di Zagabria, finalista a Chennai la scorsa settimana, dovrebbe infatti avere la meglio sullo spagnolo Ramos –Vinolas, che dopo l’exploit del Masters 1000 di Shanghai, dove ha battuto Federer e raggiunto gli ottavi di finale, non ha più superato un primo turno.
Subito sotto c’è Dusan Lajovic (n. 79 ATP), di cui si è parlato proprio questa settimana nella rubrica, che dovrà vedersela con l’americano Sam Querrey. Il tennista di Stara Pazova parte sfavorito contro il n. 60 del ranking, ma può giocarsi le sue chance dato che il 28enne di San Francisco non gioca dal primo turno (perso) a Stoccolma ad ottobre e da fine agosto negli ultimi 5 tornei disputati ha vinto un solo incontro. Nel caso Lajovic dovesse farcela, dovrà poi affrontare una sfida molto difficile contro lo spagnolo Bautista Agut, n. 24 del seeding e fresco vincitore del torneo di Auckland a meno che il sempre ostico slovacco Martin Klizan non riesca a ribaltare il pronostico.
In questa parte del tabellone è finito anche il bosniaco Mirza Basic (n. 137 ATP), proveniente dalle qualificazioni. Per il 24enne di Sarajevo è la prima volta assoluta nel main draw di un torneo del Grande Slam, dove esordirà affrontando il n. 64 del mondo, l’olandese Robin Haase. Basic potrebbe anche fare il colpaccio, sfruttando il fatto di essere già abituato alle condizioni di gioco di Melbourne dato che ci ha già giocato i tre match di qualificazione e finire in bellezza il suo cammino a Melbourne regalandosi un secondo turno contro il n. 6 del mondo Thomas Berdych.
Nel quarto di Wawrinka troviamo infine il n. 2 serbo Viktor Troicki (n. 22 ATP), vincitore questa settimana a Sydney in finale contro Dimitrov, che ha un inizio all’apparenza agevole. Il 29enne tennista di Belgrado, che quest’anno ha l’obiettivo di raggiungere finalmente la top ten, affronta nel primo match lo spagnolo Munoz de la Nava e in quello successivo il vincente tra l’altro iberico Gimeno-Traver e l’americano Smyczek, tutti giocatori nettamente distanti da lui in classifica, dato che veleggiano sopra la settantesima posizione mondiale.
Singolare femminile
Qui sono 9 le rappresentanti delle nazioni ex jugoslave, ma solo due sono teste di serie, le serbe Ana Ivanovic (n. 20) e Jelena Jankovic (n. 22).
Sempre partendo dalla parte alta del tabellone, quella della testa di serie n. 1 Serena Williams, troviamo per prima la croata Ana Konjuh (n. 87 WTA). La giovanissima tennista dalmata (ha compiuto 19 anni il 27 dicembre scorso) esordirà da favorita contro la polacca Ursula Radwanska, n. 109 del ranking, per poi probabilmente sfidare al turno successivo la testa di serie n. 27, la slovacca Schmedlova.
Si deve passare al secondo quarto del tabellone, quello presidiato della n. 4 del mondo e del seeding, Aga Radwanska, per trovare la serba Aleksandra Krunic (121 WTA). Non un sorteggio fortunato quello della 22enne serba, reduce da un 2015 non proprio entusiasmante e appena scivolata di diverse posizioni in classifica dopo aver perso all’inizio dell’anno al primo turno del torneo di Shenzhen che l’aveva vista arrivare ai quarti lo scorso anno. Al primo turno si troverà davanti la canadese Eugenie Bouchard, che dopo un 2015 incolore quest’anno è ripartita alla grande, con i quarti a Shenzhen e la finale di questa settimana a Hobart. Nel caso però la Krunic riuscisse a sfruttarre la stanchezza della canadese per i 5 match disputati nella capitale della Tasmania, difficile pensare ad un altro miracolo, dato che nel match successivo si troverà di fronte proprio Aga Radwanska, da cui peraltro è stato sconfitta un paio di settimane in Cina.
Passando alla parte di tabellone che fa capo alla testa di serie n. 3 Garbine Muguruza, troviamo l’unico derby ex-jugoslavo a livello di primo turno, quello tra Jelena Jankovic (n. 21 WTA) e la rappresentante slovena in singolare, Polona Hercog (n. 73 WTA). Favorita ovviamente la n. 1 serba (ha appena scavalcato in classifica Ana Ivanovic), che in caso di vittoria affronterà al secondo turno la vincente tra la tedesca Siegemund e l’olandese Bertens, entrambe classificate attorno alla centesima posizione mondiale.
Poco sotto, la montenegrina Danka Kovinic (n. 55 WTA), che insegue il sogno di difendere i colori del suo Paese alle Olimpiadi di Rio, incontra la wildcard statunitense Samantha Crawford. Sfida delicata, dato che la ventenne giocatrice di Atlanta è reduce dalla clamorosa semifinale raggiunta a Brisbane. Se la 22enne di Cetnje riuscisse ad avere la meglio, si troverebbe di fronte al secondo turno con ogni probabilità la due volte vincitrice degli Australian Open e n. 14 del seeding Vika Azarenka.
La 19enne croata Donna Vekic (n. 102 WTA), grande promessa del tennis croato che dopo il titolo conquistato a Kuala Lumpur nell’aprile 2014 si è un po’ persa ed è scivolata fuori dalla Top 100, cercherà di superare nel primo match la giapponese Osaka, proveniente dalle qualificazioni, per poi probabilmente sfidare la testa di serie n. 18, l’ucraina Svitolina.
A seguire il tabellone propone un’altra croata, ma questa volta si tratta di una veterana: Mirjana Lucic-Baroni (69 WTA). La 33enne tennista che qui a Melbourne vinse il doppio nel 1998, diciassettenne, insieme a Martina Hingis, affronta in un match che si prospetta molto equilibrato la belga Filipkens ed eventualmente poi, in una partita dal pronostico che invece appare abbastanza chiuso, la n. 3 del mondo Muguruza.
Nell’ultimo quarto di tabellone, quello della n. 2 del mondo Simona Halep, c’è Ana Ivanovic (n. 22 WTA), reduce da un avvio di stagione disastroso (sconfitta al primo turno sia a Brisbane che a Sydney) che l’ha fatta uscire dalla Top 20. Per la 28enne belgradese un tabellone che sembra fatto apposta per ridarle un po’ di fiducia: all’esordio incontra la wildcard australiana Tammi Patterson (n. 462 del ranking) e dovrebbe perciò riuscire a vincere il suo primo match stagionale, e successivamente la vincente tra la qualificata lettone Sevastova e l’altra australiana Wolfe, entrambe sopra la centesima posizione mondiale.
Si chiude con la tennista serba Bojana Jovanovski, (n. 82 WTA) che sembra avere un turno proibitivo con la fresca vincitrice del torneo di Hobart Alize Cornet, ma magari la fatica accumulata della francese dopo la cavalcata trionfale in Tasmania potrebbe farsi sentire. Al secondo turno comunque poche chance per lei, dato che ad attenderla ci sarà quasi sicuramente la n. 2 del seeding Simona Halep.