Perde, ahinoi, la nostra Vinci dalla Shvedova 6-0 4-6 6-3, in una partita in cui la nostra compatriota non si è espressa al meglio. Sul primo set c’è poco da dire, la palla piatta e potente della kazaka mette sempre in difficoltà la Vinci, che sul 5-0 chiama anche il coach, affermando di non sentire né palla né gambe. Nel secondo parziale la Shvedova aumenta il numero di errori e la Vinci varia di più il gioco, così il risultato è a favore dell’azzurra, anche se la Vinci ha bisogno di servire due volte per il set, fallendo la prima occasione sul 5-2. Nel terzo set la Shvedova ritrova la forma migliore e va avanti due volte di un break, con la seconda che è quella decisiva. Contro la Shvedova di oggi era necessaria la miglior Robertina, ma la stanchezza di San Pietroburgo si è fatta sentire, se è vero quanto ha detto al suo coach sul 5-0 del primo set. Non ci sarà dunque il derby azzurro in secondo turno contro Sara Errani (che della Shvedova non ha un bel ricordo, dopo il golden set che le ha inflitto a Wimbledon nel 2012) e le possibilità di Vinci di entrare nelle prime dieci al mondo sono legate ai risultati di Carla Suàrez Navarro, impegnata domani contro Caroline Garcia.
Sara Errani, partita malissimo nel primo set, è comunque riuscita a prevalere sulla Zheng. La romagnola va sotto 4-0 nel parziale iniziale e poi 5-1, ma piano piano Sarita comincia a trovare il campo con i propri colpi (molti i gratuiti che hanno consegnato il doppio break iniziale di vantaggio alla cinese) ed anche incisività. Segue una rimonta che ha dell’epico, Sarita non si lascia scoraggiare dal risultato virtualmente chiuso e porta a casa la prima frazione 7-5.
Piuttosto lottata anche la seconda frazione, con molti break e contro-break, tuttavia la nostra connazionale è sempre stata avanti nel punteggio ed ha chiuso 6-3. Una Errani a doppio volto quella odierna, inguardabile nell’avvio di primo set, battagliera nel resto del match. In vista di un probabile secondo turno con la Vinci, sarà necessario trovare da subito lo spirito guerriero visto dal 4-1 in favore Zheng nel primo set, altrimenti, qualunque avversaria ci sarà domani, la partita avrà esito negativo per Sara.
Nel primo match di giornata, la Svitolina ha agevolmente ragione della Cepelova per 6-3 6-1. L’ucraina è andata velocemente sopra 5-0 nel primo, ma ha a questo punto avuto un piccolo passaggio a vuoto che le ha fatto chiudere il set solo 6-3. Nel secondo parziale Svitolina è stata sotto di un break, ma ha poi ritrovato focus ed ha infilato sei giochi consecutivi. Anche nel secondo match di giornata, poca partita tra Ivanovic e Gavrilova, con la serba, come da pronostico, che ha vinto 6-1 6-0. La Gavrilova, che pure aveva sorpreso la Ivanovic agli scorsi Internazionali di Roma, è stata completamente succube della maggior potenza da fondo della serba.
In un’accanita battaglia da fondo campo, Jelena Jankovic prevale sulla giovane svizzera Belinda Bencic in tre set. La Bencic può rammaricarsi del fatto di essere stata avanti un set ed un break, ma per lei, come per la Vinci, gli sforzi della scorsa settimana devono aver avuto un loro peso. Va dato atto alla Jankovic di aver saputo gestire con esperienza una situazione di estrema difficoltà.
Risultati:
[Q] Y. Shvedova b. [7] R. Vinci 6-0 4-6 6-3
B. Strycova b. [Q] T. Pironkova 6-4 6-3
E. Svitolina b. [Q] J. Cepelova 6-3 6-1
A. Ivanovic b. D. Gavrilova 6-1 6-0
S. Errani b. [Q] S. Zheng 7-5 6-3
J. Jankovic b. [5] B. Bencic 4-6 7-5 6-4