Possibili ottavi di finale:
Murray vs Gasquet
Goffin vs Nishikori
Raonic vs Bautista-Agut
Monfils vs Thiem
Berdych vs Cilic
Kyrgios vs Nadal
Tsonga vs Ferrer
Lopez vs Wawrinka
Quarto di finale Murray vs Nishikori
Bye al primo turno per il numero uno del tabellone Andy Murray, che potrà così recuperare dalle fatiche olimpiche. Seguono due opzioni molto diverse tra loro per il suo secondo turno: la grandinata di ace di Ivo Karlovic, al momento impegnato nell’ATP 250 di Los Cabos, oppure il tennis più palleggiato di Juan Monaco. Il terzo turno coinciderà con le prime sfide tra teste di serie, ma non è detto che per lo scozzese sarà così: l’eletto sarebbe Richard Gasquet, eppure non è scontato che il francese esca indenne dalla prova che lo vedrà opposto a uno tra Kevin Anderson, a suo agio sul duro, e Alexandr Dolgopolov. In questo torneo l’eclettico ucraino difende una infinità di punti: la scorsa stagione, partendo addirittura dalle qualificazioni, arrivò a due punti dallo sconfiggere Djokovic in una semifinale tanto bella quanto (per lui) amara. L’altra metà del quarto è presieduta da Kei Nishikori, avversario proprio di Murray nella semifinale dei Giochi di Rio de Janeiro. Per il giapponese le prove appaiono leggermente meno ostiche, sulla carta, dato che il baby Taylor Fritz dovrebbe superare il qualificato che gli capiterà di affrontare ma è difficile che possa andare oltre. Sarà comunque una interessante riedizione della finale di Memphis, utile a valutare la crescita del diciottenne statunitense. Ottavo di finale con David Goffin in vista, quindi, a meno che uno tra i vari Janko Tipsarevic, Bernard Tomic e Joao Sousa non si sveglino dal lato giusto del letto.
Quarto di finale Raonic vs Thiem
Fabio Fognini sotto le bombe. Questo potrebbe essere il titolo dell’avventura in Ohio del meglio piazzato tra i portacolori italiani in Brasile, visto che al primo turno gli è stato sorteggiato John Isner e, dovesse sopravvivere, troverebbe Milos Raonic a rincarare la dose. Sarà presumibilmente il canadese dei tre quello che accederà agli ottavi di finale, dove potrebbe trovare tanto Roberto Bautista-Agut, numero quindici del seeding, quanto Alexander Zverev. Il ritorno del tedesco dopo la pausa partirà da un qualificato. Ancora più graduale l’approccio di Thiem alla competizione, dopo il meritato riposo del quale infine ha capito di aver bisogno: bye, poi un qualificato, e solo poi uno tra Gael Monfils e Marcos Baghdatis (loro i candidati più credibili). Staremo a vedere se per quel momento il ragazzo austriaco sarà pronto.
Quarto di finale Berdych vs Nadal
Insidie nascoste nel quarto di finale di Rafa, che dovrà essere bravo a rifiatare dopo gli impegni di singolare e doppio alle Olimpiadi. Sam Querrey e Pablo Cuevas, Borna Coric e Benoit Paire, Nick Kyrgios e Lucas Pouille: dal suo lato tutte sfide da non perdere, tra tennisti intelligenti e regolari e altri tra i più folli e imprevedibili. Le ultime due inoltre sono degli inediti assoluti, visto che i tennisti in questione non si sono mai affrontati nel tabellone di un torneo ATP. Uno tra Tomas Berdych e Marin Cilic emergerà invece dall’altro ottavo di finale, da ipotizzare come meno soggetto a scossoni. Oltre a Fernando Verdasco (wild card anche per lui) ci sono un altro paio di spagnoli, Viktor Troicki, un altro qualificato… molto poco, a meno di unire all’exploit di uno di essi un momento no del ceco e del croato.
Quarto di finale Tsonga vs Wawrinka
Ultimo quarto, quello per definizione intitolato al favorito numero due per la vittoria. In questo caso si tratta di Stan Wawrinka, il cui percorso verso il terzo turno dovrebbe passare per il dodicesimo confronto “a una mano” con Nicolas Almagro – poca storia nei precedenti, 8 a 3 per lo svizzero che ha vinto anche la sfida di Cincinnati del 2010 con un doppio 6-3 – e poi giungere a uno tra Feliciano Lopez, Grigor Dimitrov e Gilles Simon. Gli ultimi due al primo turno si sfideranno per la quarta volta in stagione e, nonostante l’annata del bulgaro mostri più ombre che luci, è stato lui ad aggiudicarsi due delle tre sfide del 2016. Per Jo-Wilfried Tsonga invece c’è il rischio Steve Johnson, agli ottavi di finale: lo statunitense è in gran forma e dal suo lato sono stati pescati Federico Delbonis e gli attempati David Ferrer e Julien Benneteau. Con Tsonga però non è mai il caso di mettere troppo le mani avanti, quindi per ora ci si può limitare a buttare un occhio al match tra Jeremy Chardy e Reilly Opelka, il “nuovo Isner”.
Gli assenti
Due sole assenze tra i primi 20 del ranking ATP, ma di quelle che pesano una tonnellata. La conclusione anticipata e forzata della stagione, causata dagli strascichi dell’operazione subita al ginocchio, non permetterà a Roger Federer di difendere il feudo di Cincinnati. Lo svizzero è bi-campione in carica e ha sollevato lo strambo vaso fiorato del Western & Southern Open ben sette volte in carriera. Ad approfittare del vuoto di potere non sarà tuttavia Novak Djokovic, che pure tra Slam e Masters 1000 ha conquistato tutto tranne il torneo dell’Ohio: la batosta morale dei Giochi di Rio de Janeiro ha avuto ripercussioni anche sul suo fisico. Polso sinistro acciaccato, e rincorsa all’en plein rinviata al 2017. E mancherà dal gruppo pure colui che lo ha punito, ovvero Juan Martin del Potro, che ha scelto di non sovraccaricare il proprio fisico e dovrebbe ripresentarsi direttamente agli US Open. Assenti anche Jack Sock, ancora impegnato nei doppi olimpici, e Philipp Kohlschreiber, che al contrario ha dovuto lasciare il Brasile in anticipo: l’avventura “medagliera” dello sfortunato tedesco è stata difatti bruscamente interrotta da una frattura al piede. Andreas Seppi e Paolo Lorenzi, pur entrati nel cut off del tabellone principale, hanno dato forfait. Stesso discorso per Thomas Fabbiano che ha rinunciato a giocare qualificazioni.