Shuai Peng, una questione di cuore
Le semifinali (Diego Serra)
[WC] S. Peng b. D. Kovinic 3-6 7-5 6-3
A. Riske b. [2] S. Kuznetsova 6-4 5-7 6-4
Le semifinali rinviate ieri a causa della pioggia persistente hanno visto prevalere Alison Riske e Shuai Peng. Eliminata dunque Svetlana Kuznetsova, numero 2 del tabellone e 8 del mondo, in tre set da Alison Riske. Primo set ed è subito break Riske, con la giocatrice russa che gioca davvero male al servizio. Svetlana appare svogliata e confusa, tanto che nel quinto game perde nuovamente la battuta, concedendo tre palle break all’avversaria. Alison Riske si addormenta nell’ottavo game, dove si fa brekkare a zero, ma riesce poi a chiudere con il servizio per 6 a 4 il set. Secondo set che inizia con uno scambio di servizi nel terzo e quarto game, con una Kuznetsova a regime ridotto, pare che Riske abbia paura ad affondare, altro scambio di servizi e poi affondo stavolta decisivo della giocatrice russa, che nel dodicesimo game porta a casa un break e il set. Partita in parità senza faticare molto per Svetlana. Altro inizio disastroso però di terzo set per Kuznetsova, che si fa immediatamente brekkare, riesce poi a riportare il match in parità con un successivo break nel quarto game, ma altro break Riske nel game successivo, che permette alla giocatrice statunitense di condurre in porto la partita. Male Kuznetsova, che per tutto il torneo aveva del resto dato segno di una forma non ottimale. Dopo 4 sconfitte negli scontri diretti, prima vittoria per la statunitense.
Vince in tre set Shuai Peng, numero 182 della WTA, giocatrice di casa che prevale nella maratona iniziata ieri, interrotta dalla pioggia nel terzo set quando si era sul 3 a 3. Niente da fare per Danka Kovinic. Ieri partita equilibrata con Kovinic che ha prevalso nel primo set. Peng deve affrontare 5 palle break nel sesto game, lo fa con successo, correndo e non lasciando un centimetro all’avversaria. Ma cede nell’ottavo game, ed è break decisivo Kovinic, che fa prevalere la sua maggior solidità . Secondo set in grande equilibrio, non si contano palle break e a dominare sono i turni di battuta, fino al dodicesimo game dove un passaggio a vuoto di Kovinic regala a Peng una palla break che la cinese è brava a mettere a segno, demolendo le certezze dell’avversaria. Match in parità . Terzo set e scambio di break nel quarto e quinto game, nel sesto game serve Kovinic che tiene la battuta a zero prima della pioggia. Tutti negli spogliatoi. Si è ripreso oggi, dopo ore importanti di riposo soprattutto per Peng, che aveva speso molto agonisticamente, e c’è subito un break nell’ottavo game per la cinese. Kovinic non riesce a rispondere e Peng chiude nel nono game con il servizio e centra la finale nel torneo di casa. Non ci sono precedenti tra Alison Riske e Shuai Peng
La finale (Roberto Ferri)
[WC] S. Peng b. A. Riske 7-6(3) 6-2
Atto finale anomalo all’Open di Tianjin (cemento, $ 450.000) tra la cinese Shuai Peng (n. 182 WTA) e la statunitense Alison Riske (n. 56 WTA), disputato, a causa della pioggia, a poche ore di distanza dalla semifinali, nelle quali entrambe hanno avuto bisogno di tre combattuti set per battere le rispettive avversarie, Danka Kovinic e Svetlana Kuznetsova. Per le due giocatrici, al loro primo confronto diretto, questa partita aveva un significato speciale: per la beniamina di casa, prima cinese della storia a raggiungere la prima posizione in classifica seppure nel doppio, era la conferma di essere tornata ad alto livello dopo aver meditato il ritiro definitivo dalle competizioni a causa di seri problemi alla schiena; per la Riske rappresentava la possibilità di ripetere il successo ottenuto proprio qui nel 2014, nella prima edizione del torneo.
Inizio complicato per la cinese che deve salvare 4 break points di cui due consecutivi prima di vincere il primo gioco dell’incontro al quale fa seguito un turno di servizio tenuto a 30 dalla Riske. Sin da questi primi giochi si evidenzia il leit motiv che accompagnerà tutto l’incontro: grandi scambi da fondo soprattutto sulla diagonale del rovescio, aggressività sulle risposte, più soluzioni tattiche per la Peng che si fa valere molto bene anche a rete, a differenza della Riske come dimostra la volee di rovescio con la quale butta alle ortiche il break point conquistato nel terzo game. Nel quarto game break point per la Peng, annullato da un coraggioso rovescio ad uscire dell’americana che poi si aggiudica il gioco con due robuste prime di servizio. Altro turno di servizio della cinese ed altri quattro break points, non consecutivi: due li annulla grazie ad errori gratuiti della Riske ed uno con un ace ad uscire, ma nel quarto spedisce un diritto fuori misura e concede il primo break del match. Sul 3-2 tocca alla Riske annullare due break points consecutivi con due diritti vincenti per poi cadere sul terzo e restituire quindi il break all’avversaria che riesce poi a tenere, finalmente con facilità , un proprio turno di servizio e ad andare al cambio di campo in vantaggio 4-3 Nulla da segnalare di rilievo nei tre game successivi, se non qualche esitazione della Riske che, sul 4-5 e servizio, si fa riprendere dal 40-15 prima di chiudere e riportarsi sul 5-5 La svolta all’11° game con la Riske che sfrutta l’unico break point del game per portarsi sul 6-5 e servizio a disposizione per aggiudicarsi il primo set. Purtroppo per lei la Peng la imita e a sua volta conquista il break grazie all’unica chance a disposizione portando quindi il set al tie break. Parte bene con un minibreak la Riske ma la cinese non solo non si scompone, ma a sua volta conquista due minibreak, si porta successivamente sul 6-3 e chiude alla prima occasione utile.
7-6 e ben 70 minuti di gioco che si sommano ai 150 che la Riske ha disputato in mattinata nella sua semifinale. Difficile pensare che la stanchezza non si faccia sentire nelle gambe e nella testa della statunitense che, infatti, perde subito il servizio nel game di apertura del secondo set. Ha la forza quasi commovente di procurarsi due break point consecutivi nel game successivo, ma non li sfrutta ed al quinto game crolla di schianto cedendo a 15 il proprio servizio e ritrovandosi poi sotto 1-5 grazie ad un turno di battuta vinto ai vantaggi dalla Peng. Sul 5-2 Shuai Peng va alla battuta per vincere il primo titolo WTA in singolare della carriera. Si porta sul 40-0 grazie a tre robuste prime palle ed al secondo match point, dopo un’ora e 45 minuti di gioco, conquista il titolo che le varrĂ un salto in avanti nella classifica di 74 posizioni (da 182 a 108).
Rimpianti per la Riske relativi al primo set che avrebbe probabilmente meritato di vincere, ma anche per lei la consolazione, non da poco, di salire al numero 41 (+ 15 posizioni) al termine di questa settimana ed avvicinare il suo best ranking (40) risalente al giugno 2014. Resta comunque forte la sensazione di aver assistito ad una partita dimezzata, con un secondo set non all’altezza delle potenzialitĂ delle due incolpevoli protagoniste, a causa delle anomale condizioni di gioco citate all’inizio dell’articolo, che hanno oggettivamente svantaggiato la statunitense.