Il Board of Directors dell’ITF ha approvato una grossa ristrutturazione del tennis, ossia dell’accesso alla professione. La riforma prevede una radicale riduzione del numero dei “veri” professionisti anche attraverso la creazione di un “Tour di transizione” che dal 2019 darà la possibilità alla nuova generazione di talenti a livello junior di intraprendere la strada del professionismo. Questo è il risultato finale derivato da un’analisi effettuata sul periodo 2001-2013 che ha portato a queste conclusioni:
- Troppi giocatori cercano di competere nel circuito professionistico
- Troppo pochi di questi riescono a finire pari tra entrate e uscite
- L’età media dei tennisti sta salendo
Oggi ci sono circa 14.000 giocatori che competono in eventi professionistici, quasi la metà di questi non percepiscono niente in termini di prize money. L’analisi ha anche mostrato come sia diventato più lento il processo che porta i giovani al vertice del nostro sport e che molti junior di talento stiano incontrando grandi difficoltà nel passaggio al professionismo. Per affrontare queste problematiche il board ha approvato la formazione del nuovo ITF Transition Tour, appositamente creato per i giovani che vogliano intraprendere la strada del professionismo. Questi tornei si giocheranno in un circuito su base locale in modo da ridurre i costi per i gioctori ma anche per gli organizzatori (non c’è montepremi per questi tornei).
Questo nuovo circuito verrà creato tramite il ricollocamento dei tornei attuali di Livello I da 15.000 dollari del circuito ITF Pro. I tornei attuali di questa categoria non faranno più parte del Pro Circuit dal 2019. Gli entry points ITF conquistati nel Transition Tour permetteranno l’accesso ai tornei ITF Pro, che saranno i primi ad offrire punti ATP/WTA. Tali modifiche ridurranno in maniera notevole il numero di professionisti che potranno giocare per conquistare punti ATP/WTA. Dunque non più di 750 uomini e 750 donne. Questo permetterà a più giocatori di guadagnarsi da vivere attraverso il tennis grazie alla ridistribuzione del prize money tra meno giocatori/giocatrici.