“Sebbene questa decisione mi crei molta nostalgia, sono sicuro di star facendo la cosa giusta. Una parte bellissima e molto importante della mia vita è arrivata alla fine”. Con queste parole inizia la lettera con cui Juan Monaco ha annunciato ai suoi amici e tifosi la fine della sua carriera tennistica. Il ritiro era già nell’aria: in una recente intervista a La Nacion l’argentino aveva confessato di aver cominciato a pensare al ritiro da un po’ di tempo, in particolare dopo che la rottura del polso nell’ATP di Kitzbuhel lo costrinse a un lungo e doloroso recupero.
Argentino di Tandil, Monaco ha raggiunto il suo best ranking nel luglio del 2012, quando, dopo aver raggiunto la semifinale del Master di Miami (persa contro Djokovic) e il quarto turno al Roland Garros (perso contro Nadal), vinse l’ATP 500 di Amburgo battendo in finale Tommy Haas 7-5 6-4, riuscendo così a entrare tra i primi dieci al mondo. Oltre a quella vittoria, la più prestigiosa a livello ATP, Monaco in carriera ha conquistato altri otto tornei nel circuito, l’ultimo lo scorso aprile a Houston, dove batté in finale Jack Sock 3-6 6-3 7-5. Ma il traguardo più importante è sicuramente quello della storica prima Coppa Davis dell’Argentina, vinta lo scorso anno a Zagabria conto la Croazia.