Mentre nel circuito ATP si temporeggia ancora con gli ultimi due tornei europei, nel circuito WTA è ormai Oriente pieno. Dopo l’antipasto di questa settimana – a Tokyo ha vinto Zarina Diyas, da qualificata – la capitale giapponese ospiterà il secondo evento consecutivo, ma questa volta di livello Premier. L’attuale numero 1 Muguruza e l’ex numero Karolina Pliskova aprono il seeding. Si giocano anche gli International di Guangzhou (Cina) e Seoul (Corea del Sud), dal medesimo montepremi
WTA International Guangzhou (Cina, $226,750, cemento)
- Wild card: Peng (1), Zhang (2), You
- Last Direct Acceptance: Liu (150)
La 14esima edizione del Guangzhou Open si gioca a un anno esatto da quella cominciata il 19 settembre 2016, vinta da Lesia Tsurenko in finale contro Jelena Jankovic. La prima testa di serie del tabellone era Sara Errani, che oggi attende la fine della sua squalifica per doping. La campionessa in carica sarà in campo anche quest’anno con gli onori della quarta testa di serie e affronterà Aleksandra Krunic all’esordio. Prima favorita del seeding la padrona di casa Shuai Peng, che ha ricevuto una wild card e andrà a caccia del suo secondo titolo stagionale (ha vinto già un International casalingo, a Nanchang). Sei cinesi in tabellone, diventeranno almeno sette al termine delle qualificazioni il cui turno finale si disputerà lunedì mattina.
Nessuna italiana ha tentato la scalata dal torneo cadetto ma ce ne sarà una nel tabellone principale, Jasmine Paolini, che al primo turno è stata sorteggiata contro la tds n.3 Anett Kontaveit. Impegno quasi proibitivo. La stessa giocatrice estone, assieme a Cornet e alla seconda favorita (e wild card) Shuai Zhang, sembra avere le maggiori chance di contendere il titolo a Peng. Da segnalare il ritorno in campo di Samantha Stosur, ferma ai box dal Roland Garros per un infortunio al polso destro. La giocatrice australiana sarà accreditata della settima testa di serie.
WTA International Seoul (Corea del Sud, $226,750, cemento)
- Wild card: Han, Jang, Zavatska
- Last Direct Acceptance: Gibbs (119)
Un po’ a sorpresa a comandare il seeding di Seoul c’è una top 10, l’ultima in ordine di classifica. È Jelena Ostapenko, che nell’International coreano cercherà di riportare in attivo il suo bilancio stagionale sul cemento: al momento può vantare 10 vittorie e altrettante sconfitte, con il miglior risultato (semifinale) raggiunto a Auckland, primo torneo del suo 2017.
Seconda favorita del tabellone è l’olandese Kiki Bertens, ma non certo sulla carta. Il suo bilancio sul veloce quest’anno è disastroso: 5 vittorie e 12 sconfitte, di cui ben otto sono eliminazioni al primo turno. Ha vinto due partite di fila solo a Hobart. In un torneo affollato da giocatrici che prediligono superfici più lente – su tutte le rumene Begu e Cirstea, ma anche la spagnola Arruabarrena – le uniche teste di serie con un bilancio favorevole sul cemento in questo 2017, e di conseguenza con speranze più concrete di avanzare, sono Krystina Pliskova e Christina McHale. Nella parte bassa del tabellone presenti Heather Watson e Andrea Petkovic, non c’è invece nessuna italiana, neanche nel torneo di qualificazione che si è già concluso. Due wild card coreane (Na-Lee Han e Su Jeong Jang), la terza è invece la giovanissima ucraina Katarina Zavatska (classe 2000), che disputerà contro Haddad Maia il suo secondo incontro nel circuito maggiore.
WTA Premier Tokyo (Giappone, $890,100, cemento)
- Wild card: Nara, Ozaki
- Last Direct Acceptance: Puig (69)
A Tokyo si fa un po’ più sul serio. Cinque top 10 in campo: Muguruza, Karolina Pliskova, Wozniacki, Konta e Cibulkova, le prime quattro beneficeranno anche di un bye al primo turno. Anche qui l’Italia è completamente assente, anche dal tabellone cadetto. La contraddizione del primo Premier della tournée asiatica è legata proprio alla sua vicinanza con il torneo International che si è appena concluso. Le strutture sono le stesse, le date ravvicinate – la finale tra Kato e Diyas è stata “incastrata” nel programma dei match di qualificazione – e proprio le due finaliste sono state costrette a rinunciare all’impegno di qualificazione. Non è previsto alcuno Special Exempt, poiché il torneo “di destinazione” è di rango superiore rispetto a quello che era in corso di svolgimento fino a poche ore fa.
Il campo partecipanti – tabellone a 32 giocatrici – resta di assoluto livello. Si ripeterà il Kerber-Osaka che era stato fatale alla giocatrice tedesca sui campi di Flushing Meadows e in attesa che il tabellone si completi con le qualificate è già possibile identificare gli altri primi turni più interessanti. Su tutti Suarez Navarro-Cibulkova e Rybarikova-Strycova, il primo per la classifica delle contendenti e il secondo per la qualità del tennis che entrambe sono in grado di esprimere. Molto interessante anche Garcia-Kasatkina che decreterà l’avversaria di Osaka o Kerber.
Chi è la favorita? Alle prime quattro bastano quattro vittorie per alzare il trofeo, e il percorso di Muguruza non sembra di quelli impossibili. Dopo un esordio soft il tabellone ristretto dovrebbe imporre alla spagnola l’ottavo con Radwanska, a cui quest’anno sembra davvero difficile pronosticare una vittoria di tale spessore. Non è un caso che la polacca sia arrivata a sfidare solo tre top 10 in questo 2017 (Konta, Wozniacki, Kuznetsova), perdendo in tutte e tre le occasioni senza vincere un set. Dall’altra parte c’è Pliskova che attende all’esordio – probabilmente – Daria Gavrilova. La finale più scontata sembra anche la più probabile. La sorpresa? Occhio a CiCi Bellis che bazzica la zona di tabellone di Mladenovic – in crisi nera – e Konta, appannata nelle ultime apparizioni.