A New York, Osaka riuscì nell’impresa di eliminare l’ex n.1 del mondo Kerber, che uscì dal campo a capo chino e anche dalla top 10. La sconfitta agli US Open fu bruciante, l’apice di una stagione negativa e tecnicamente confusa. La dea bendata ha scelto di nuovo di far incrociare le racchette tra la campionessa ferita (Kerber) e la ventenne rampante (Osaka), ma stavolta il risultato è stato diverso (6-3 6-4). Angelique ha finalmente imposto il suo ritmo allo scambio, riuscendo a contenere le accelerazioni della nipponica e a ribaltare l’inerzia del punto. A Flashing Meadows fu una “mattanza”, Kerber commetteva errori e doppi falli in serie mentre quest’oggi il servizio ha decisamente aiutato gli schemi della tedesca. L’ex top 10 ha spinto con il diritto e ha saputo trovare gli angoli stretti con continuità, invece Naomi è stata fallosa e imprecisa con i fondamentali. Sotto pressione Kerber tende a diventare incerta, ma stavolta sotto 4-2 nel secondo parziale non ha smesso di spingere e ha scardinato la fiducia di Naomi. Questa reazione è stata importante, in quanto a tratti si è visto il muro di gomma difensivo, un vero e proprio marchio di fabbrica dell’ex n.1.
È un errore di diritto della nipponica a regalare il passaggio del turno ad Angelique, che ha saputo mantenere i nervi saldi, ma quest’oggi ha praticamente funzionato tutto il “sistema” tedesco. Difesa, servizio e dritto sono tornati ad essere una combinazione infallibile e chiaramente per la giapponese è stato difficile resistere. È presto per poter dare giudizi sulla teutonica, una buona prestazione, seppur contro una ragazza pericolosa, rappresenta il viatico giusto, ma per tornare ai vertici serve molto di più. Osaka si farà, il futuro è suo ed il Giappone, dopo aver salutato il ritiro dell’eterna Date, può costruire su di lei una nuova stagione di successi.
L’aria di casa fa decisamente bene a Kurumi Nara, che sotto di un set ed un break, rimonta ed elimina l’ostica Putintseva. Non è una sorpresa, anche perché già un anno fa, sempre a Tokyo, avevamo assistito al successo dell’asiatica, ma stavolta la rappresentate del Kazakistan ha qualche recriminazione. Un break nel tennis femminile non è un vantaggio straordinario, ma Yulia ha avuto un crollo evidente sia con il servizio che con il diritto. Stavolta nemmeno la grinta ha salvato Putintseva, ma il merito maggiore è della tennista d’Oriente che ha trovato profondità e angolazioni imprevedibili.
Passiamo alla “cronaca nera”. Settima sconfitta consecutiva (e nessun set vinto) per la francese Mladenovic, che subisce una sonora lezione con annesso doppio bagel anche dalla cinese Wang. Il crollo della transalpina è verticale, sono ormai lontani i tempi in cui Kiki deliziava il pubblico con il suo tennis potente ed elegante. Il (primo) titolo a San Pietroburgo, in cui a tratti era ingiocabile, e le tre finali perse ad Acapulco, Stoccarda e Madrid, avevano lanciato Mladenovic come stella del tennis francese e come possibile alfiere di tutto il movimento femminile. L’eccessiva pressione mediatica, qualche acciacco (dolori alla schiena che la tormentano dall’epica vittoria in lacrime contro Muguruza al Roland Garros) e una chiara debolezza psicologica hanno certamente inciso sull’involuzione della transalpina.
L’uscita ai quarti sulla terra parigina contro Bacsinszky è l’ultimo momento positivo, poi alla mediocre stagione sull’erba è seguito il disastro del cemento outdoor. Il 2 agosto è arrivata a Washington l’ultima vittoria (un 2-1 lottato contro la tedesca Maria) poi solo sconfitte e prestazioni disarmanti. Se è un problema fisico, non si comprende perché la francese continui a giocare, se è un problema mentale o motivazionale allora forse una pausa servirebbe per ricaricare le pile. La cinese Wang ha vinto sui resti di una fantasmatica Mladenovic, ormai l’ombra di se stessa.
Wang Qiang completes 6-0, 6-0 victory over Mladenovic in @TorayPPO First round! pic.twitter.com/O7TEvhJ8zh
— wta (@WTA) September 18, 2017
Intanto è giunta la notizia del forfait di Aga Radwanska (sesta testa di serie) causa influenza. Non è decisamente una stagione fortunata per la polacca, il cui posto in tabellone verrà preso da Caroline Garcia. La francese quindi esordirà contro la lucky loser Sasnovich – e non più con Kasatkina, che avrà la qualificata Brengle al primo turno – ed è ora in orbita Muguruza: probabile quarto di finale con la spagnola.
Risultati:
[WC] K. Nara b. Y. Putintseva 2-6 6-4 6-2
[7] A. Kerber b. N. Osaka 6-3 6-4
Q. Wang b. [8] K. Mladenovic 6-0 6-0