[1] G. Dimitrov b. [6] F. Fognini 6-3 7-6(2)
Un buon Fognini non basta per fermare Grigor Dimitrov. La testa di serie numero 1 del torneo ha sconfitto il ligure per 6-3 7-6 al termine di un match combattuto e godibile, soprattutto nel secondo set. Nella prestazione di Fabio ha sicuramente inficiato la stanchezza per le due maratone contro Ymer e Sock, ma nonostante questo, il numero 1 d’Italia ha dimostrato di essere in un buon momento di forma e di poter competere alla pari con i più forti anche sui campi rapidi.
Sesto confronto tra i due, con l’ultima sfida datata 2015, quando Fognini infiammò il Foro Italico sconfiggendo Dimitrov 6-0 al terzo. Il livello espresso dai due giocatori è fin da subito elevato, con scambi lunghi e vincenti di pregevole fattura. Il primo a crearsi chance di break è Fognini, ma il ligure in entrambe le occasioni non riesce con il rovescio a contenere le accelerazioni del bulgaro; nel gioco successivo, applicando al tennis la legge calcistica del gol mangiato gol subito, Dimitrov scappa 0-40 grazie ad uno splendido passante in back e alla seconda occasione effettua il break. Sul 4-1 a suo sfavore, Fognini chiede l’intervento del fisioterapista per un problema all’anca, che già aveva dato noia al ligure nel match di ieri contro Sock. Dopo il medical time out entrambi mantengono con facilità il servizio; se da una parte Fognini deve lottare con il fastidio all’anca, dall’altra il numero 8 del mondo è in uno stato di grazia, come testimonia il fantastico scambio chiuso a rete nel primo punto del nono gioco, che gli permette poi di chiudere il primo set 6-3 in 36 minuti. Nelle fasi iniziali della seconda frazione la musica non cambia ed il bulgaro grazie a due splendidi dritti in corsa effettua il break in apertura; il match si fa tutto in salita per il ligure ma improvvisamente arriva un passaggio a vuoto di Dimitrov, che perde la battuta per la prima volta nel torneo e si fa raggiungere sul 2-2. Fognini con il passare dei minuti entra sempre di più in partita e grazie a qualche piccola incertezza del bulgaro, scappa 4-2; nel momento però di dare la sterzata definitiva al set, Dimitrov torna a spingere soprattutto con il rovescio (splendido il vincente lungo linea sul 30-40) ed effettua l’immediato contro break: 4-3 Fognini. Il ligure non si disunisce ed eleva costantemente il suo livello; Dimitrov, in evidente difficoltà nei propri turni di battuta, riesce a salvarsi sia sul 4-5 che sul 5-6, portando il set al tie break; l’avvio di Fabio è però disastroso e con 4 errori non forzati fa scappare in maniera definitiva Dimitrov, che chiude poi agevolmente 7 punti a 2. Per Dimitrov si tratta della quarta finale stagionale e la terza complessiva a Stoccolma; nel 2013 trionfò contro David Ferrer mentre l’anno successivo si arrese a Thomas Berdych.
[4] J.M. del Potro b. [8] F. Verdasco 6-7(4) 6-4 7-6(1)
Sarà il campione uscente Juan Martin del Potro a sfidare in finale la testa di serie numero 1 Grigor Dimitrov. L’argentino è venuto a capo di un match molto complesso contro lo spagnolo Fernando Verdasco, sconfitto solamente al tie break del terzo set. Domani del Potro andrà a caccia del ventesimo titolo in carriera, per alimentare le chance di una qualificazione a Londra, che vista la prima parte di stagione, sarebbe a dir poco clamorosa.
Il primo set ha un andamento altalenante; la partenza spumeggiante di Verdasco sorprende un sornione del Potro, che subisce il break in apertura. Lo spagnolo non ha mezze misure e con il suo dritto prova da qualsiasi parte del campo a piazzare un vincente; sul 3-2 a suo favore però esagera, commette qualche errore di troppo e incassa il contro break. Nel sesto e nel settimo game arriva un’altra girandola di break, con Verdasco che non riesce a concretizzare per la seconda volta il vantaggio acquisito. Senza ulteriori sorprese si arriva al tie break, dove un brutto errore di rovescio dell’argentino consegna il mini break decisivo a Verdasco, che archivia così il primo set 7-6. Nella seconda frazione si alza il livello del gigante di Tandil, che comincia a fare sempre più male con il suo dritto, costringendo Verdasco alla difesa, capovolgendo quello che si era visto nel parziale precedente. del Potro effettua il break nel terzo gioco e senza concedere nessuna occasione nei suoi turni di battuta, chiude il set 6-4. L’argentino sembra aver ormai girato l’inerzia del match a suo favore e nel primo gioco si procura tre palle break, annullate però brillantemente dallo spagnolo. Verdasco torna a colpire in maniera favolosa soprattutto con il dritto e a sorpresa strappa la battuta a del Potro, ma ancora una volta subisce l’immediato contro break a causa di uno sciagurato doppio fallo sul 15-40. Il match è equilibratissimo e ogni game viene combattuto punto a punto; del Potro ha un piccolo calo con il rovescio e sul 3-4 deve fronteggiare una delicata palla break, annullata però con il classico schema servizio e dritto. Dal nono gioco entrambi tornano a mantenere con relativa tranquillità i propri turni di battuta e come nel primo set, si arriva al tie break. Nel primo punto Verdasco commette un altro doppio fallo e consegna subito un mini break di vantaggio al suo avversario; delpo gioca in maniera perfetta e scappa 6-0, chiudendo poi l’incontro al secondo match point, dopo una maratona di 2 ore e 42 minuti.
Per l’argentino sarà fondamentale recuperare le energie in vista della finale di domani con Dimitrov; nei precedenti del Potro conduce 5-2, ma il bulgaro si è aggiudicato gli ultimi due scontri.
Risultati:
[1] G. Dimitrov b. [6] F. Fognini 6-3 7-6(2)
[4] J. del Potro b. [8] F. Verdasco 6-7(4) 6-4 7-6(1)