ELINA TROPPO ESPERTA – Si conclude la favola della quindicenne Marta Kostyuk. Il derby ucraino che la vedeva opposta alla numero 4 Elina Svitolina era uno dei match più stuzzicanti di giornata. Marta, allenata da sua madre, ex tennista, aveva ottenuto una wild card nelle qualificazioni in virtù del titolo junior conquistato a Melbourne Park l’anno scorso; è la più giovane ad aver raggiunto il terzo turno in 22 anni, quando una certa Martina Hingis (poco più che quindicenne) si spinse addirittura fino ai quarti di finale. Svitolina, dal canto suo, è l’unica testa di serie sopravvissuta in questo quarto di tabellone, in cui ha la strada spianata fino alle semifinali. In una Rod Laver Arena infuocata, non basta una partenza incoraggiante alla giovanissima tennista di Kiev, per nulla intimorita dalla sua più quotata connazionale. Un’altalena di errori banali e colpi spettacolari fanno la differenza in favore della numero 4 del mondo. È evidente come Kostyuk sia poco matura in alcune situazioni di gioco, alla sua prima uscita assoluta in un main draw di questo livello. Con una scarsa percentuale di prime di servizio e ben 6 doppi falli consegna il primo parziale alla testa dì serie n.4, e anche nel secondo set troppa è la differenza tra le due in termini di continuità di rendimento. Finisce con un duplice 6-2 in favore di Svitolina, per la prima volta negli ottavi di finale dove affronterà la ceca Denisa Allertova, n.130 WTA.
Alessandro Calia
Many more to come for this lil champ @marta_kostyuk! Let’s keep it rolling. #last16 @AustralianOpen pic.twitter.com/kflzlEnrgp
— Elina Monfils (@ElinaSvitolina) January 19, 2018
PRIME VOLTE A QUARANTA GRADI – La fornace di Melbourne Park fa da sfondo ad una giornata ricca di prime volte. Detta della ceca Allertova, che non solo non aveva mai raggiunto gli ottavi ma soltanto una volta si era spinta sino al terzo turno, Petra Martic si affaccerà per la prima volta in ottavi in Australia, grazie al successo sulla tailandese Kumkhum. Sostenuta da un manipolo di tifosi del suo paese, l’asiatica ha messo in mostra un tennis brillante, quadrumane, per trascinare Martic al terzo. La croata ha prevalso grazie a servizio e condizione atletica, mancata invece a Kumkhum nel finale, e giocherà gli ottavi per la terza volta negli ultimi quattro Slam. Troverà un’esordiente assoluta al quarto turno: Elise Mertens, votata nel 2017 come novità dell’anno. Due set e battaglia di nervi per superare la francese Cornet, che a metà del secondo parziale ha addirittura richiesto l’intervento del medico per misurare la pressione, sdraiata in mezzo al campo. Prima volta agli ottavi anche per Magdalena Rybarikova (testa di serie numero 19). Al nono tentativo nel main draw dell’Australian Open, la slovacca centra il quarto turno superando in tre set Kateryna Bondarenko e ora proverà a cogliere in castagna una tra Wozniacki e Bertens.
Sarà invece la terza presenza in un ottavo a Melbourne, la 13esima in totale negli Slam, per la quasi trentenne Suarez Navarro. La spagnola ha rimontato d’esperienza l’uragano di vincenti a nome Kaia Kanepi, prima delle due estoni in campo in questo day 6. A fare la differenza è stato soprattutto il secondo parziale, dominato da Suarez Navarro e dai gratuiti della sua avversaria che ha progressivamente perso fiducia e misure del campo. Sul finire di terzo set la giocatrice estone è tornata ad attaccare il servizio della sua avversaria cavandone però uno scambio di break inutile a tamponare lo svantaggio, fatale, accumulato a inizio parziale.
STOP OSTAPENKO – Al termine della quinta giornata lascia Melbourne Park anche l’ultima superstite delle vincitrici Slam del 2017: Jelena Ostapenko, numero 7 del seeding, cade per mano della estone Kontaveit al termine di una partita piena di emozioni. Il derby baltico, ultimo incontro di giornata della Margaret Court Arena, è vinto dunque da Kontaveit, bravissima a sfruttare le incertezze della regina del Roland Garros e, con pieno merito, approda al quarto turno dove troverà Suarez Navarro. Il primo set è vinto dalla giocatrice estone, anche se a parziale giustificazione di Ostapenko vi è un problema alla coscia sinistra che l’ha condizionata per tutto l’incontro.
Match tipico del singolare femminile, quello andato in scena sul secondo campo più importante di Melbourne Park: valanghe di errori, break e contro break hanno condizionato il primo ed il terzo set, entrambi vinti da Kontaveit a testimoniare come sia stata più caparbia e decisa della sua avversaria nei momenti topici dell’incontro. Solamente il secondo set ha mostrato qualche bagliore di Ostapenko vista a Parigi nel giugno scorso. Con questo risultato la tennista estone eguaglia il suo miglior risultato in un torneo del Grande Slam (US Open 2015, quando da qualificata raggiunse il quarto turno e cadde per mano di Venus Williams) e soprattutto conferma il suo lento ma costante percorso di crescita. Dal canto suo Ostapenko, al di là del problema alla coscia, deve recriminare più con se stessa che con la sorte. La lettone, tennista coriacea e combattiva, dimostra di fare ancora fatica sul duro (mai arrivata al quarto turno in un torneo dello Slam sul cemento) dove a volte sembra far fatica ad arrivare con i tempi giusti sulla pallina. Kontaveit come detto troverà Suarez Navarro, che ha sconfitto l’altra estone rimasta in tabellone, Kaia Kanepi, con un grande possibilità di arrivare per la prima volta ai quarti di finale in un Major.
Manuel Dicorato
CAROLINE NON CORRE RISCHI – Attenta, ordinata e precisa. Cosi si potrebbe riassumere la prestazione odierna di Caroline Wozniacki. La numero 2 del seeding, dopo aver rischiato l’eliminazione nel turno precedente, supera in due set Kiki Bertens, tds 30 e giocatrice insidiosa (soprattutto sulla terra) che in carriera può vantare la semifinale sia al Roland Garros nel 2016 che a Roma lo scorso anno. Tra le due vi erano due precedenti con Wozniacki che si era aggiudicata entrambi gli incontri. La trama di gioco impostata dalla danese è semplice: costringere la sua avversaria a continui spostamenti, variando i colpi ai due lati del campo, cercando di costringerla a stare il più possibile dietro la linea di fondo; questa tattica le permette di sfiancare e mandare fuori giri Bertens, prendendosi nella prima partita un break di vantaggio che perde nel nono gioco al momento di chiudere il set; poco male però, poiché l’olandese nel decimo game incappa in un passaggio a vuoto, consentendo a Caroline di incamerare la prima frazione per 6-4. Le operazioni nel secondo parziale non mutano, la campionessa in carica delle WTA Finals scappa 3 a 0 e poi va a servire per il match nel nono gioco: Wozniacki annulla 4 palle break, scaglia la racchetta a terra in modo polemico verso il giudice di sedia, reo di non aver chiamato una palla abbondantemente fuori, ma al quarto match point può esultare per la qualificazione ottenuta. Negli ottavi di finale affronterà Rybarikova, con cui è in vantaggio 3 a 1 negli scontri diretti.
Michele Trabace
Risultati:
[Q] D. Allertova b. M. Linette 6-1 6-4
P. Martic b. [Q] L. Kumkhum 6-3 3-6 7-5
[4] E. Svitolina b. [Q] M. Kostyuk 6-2 6-2
E. Mertens b. A. Cornet 7-5 6-4
[19] M. Rybarikova b. K. Bondarenko 7-5 3-6 6-1
C. Suarez Navarro b. K. Kanepi 3-6 6-1 6-3
[32] A. Kontaveit b. [7] J. Ostapenko 6-3 1-6 6-3
[2] C. Wozniacki b. [30] K. Bertens 6-4 6-3
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