All’inizio di questo 2015 i campi veloci sembravano essere davvero stregati per Fabio Fognini se si pensa che per vedergli vincere la prima partita in stagione abbiamo dovuto pazientemente aspettare l’estate inoltrata. Col senno di poi deve avergli fatto particolarmente bene l’aria umida ed appiccicosa di New York perché Fabio, messo piede nella Grande Mela, ha finalmente saputo innestare le marce alte. Prima gli ottavi nel major americano con la ciliegina della battaglia-rimonta nel terzo turno contro Rafa Nadal che è già ufficialmente entrata nella storia, poi la trionfale campagna di Russia da tre punti su tre valida per i Play-Off di Coppa Davis e adesso la prestigiosa semifinale dell’ATP 500 di Pechino. Un andamento a dir poco altalenante in linea con l’imprevedibilità del talentuoso personaggio: 0 vittorie su 7 da gennaio ad agosto e poi, sempre sul duro, 8 vittorie su 9 incontri da settembre ad oggi. E non è ancora finita, almeno speriamo.
Fabio, intanto, grazie a questa striscia positiva un primo importante obiettivo lo ha già centrato. Anche se lui non dirà che è importante pechè è la classifica mondiale quella che conta i più, beh essere il miglior tennista d’Italia ha pur sempre un suo valore, una sua dignità. Con i punti racimolati in questa fruttuosa settimana cinese, infatti, da lunedì prossimo tornerà ad essere il numero uno italiano indipendentemente dal risultato della semifinale contro Rafa Nadal. A cedergli il passo in vetta alla classifica dei nostri rappresentanti è Andreas Seppi, miglior azzurro del ranking mondiale ininterrottamente dal 22 giugno, in concomitanza con la finale disputata e persa ad Halle. In questo momento Fognini occupa virtualmente la 25ma piazza con la prospettiva concreta di assicurarsi la Top20 già in quest’ultimo scorcio di 2015. Magari sconfiggendo il maiorchino per la quarta volta in questa pazza stagione che ha visto la sua celebre fidanzata Flavia Pennetta imporsi addirittura in uno Slam quando nessuno, tantomeno lei, lo avrebbe mai detto.
Matteo Parini