N. Djokovic b. R. Nadal 6-2 6-2
L’edizione 2015 del China Open ha la sua finale migliore. Non ce ne voglia la testa di serie numero 2 Berdych né tanto meno Fabio Fognini –che ha comunque disputato un ottimo torneo fermandosi con Nadal in semi- ma ubi maior minor cessat ed ecco servito il quaranticinquesimo atto della rivalità tra Novak Djokovic e Rafael Nadal. Il serbo è il primo favorito del torneo e come non dargliene atto, visto che ha lasciato veramente le briciole nei turni precedenti. Per il maiorchino invece, testa di serie numero 3, è stato un percorso un po’ travagliato dove comunque ha mostrato una buona crescita fino alla finale, la prima su campi in cemento da quello del Master 1000 di Miami 2014 (persa proprio contro Djokovic). Per il serbo c’è solo da riferire che è alla dodicesima finale consecutiva. I due si erano già incontrati qui in finale nel 2013 e a prevalere fu il serbo.
Al servizio parte Nadal ed è già battaglia con il serbo profondo e reattivo. Djokovic cerca gli angoli e riesce a rispondere bene anche ai servizi al corpo. Troppo per il maiorchino già al primo game e il serbo sale di un break. Al gioco seguente Nole regala qualcosa con un diritto in rete, ma Nadal non è ancora entrato in partita così Djokovic sale 2 a 0. Lo spagnolo cerca spesso il vincente quando il serbo tenta di cacciarlo fuori dal campo. Al quinto gioco Nadal con il back spezza il ritmo che Djokovic tenta di imporre e trova un ottimo game al servizio. Entrambi hanno ottime percentuali con la battuta e trovano punti diretti con la prima, cosa essenziale per il Nadal di oggi. Sul 3 a 2 va a servire Nole e il maiorchino entra definitivamente in partita: prima si esalta con il rovescio dopo un duro scambio e poi passa Djokovic sceso a rete per ottenere le prime due palle break. Bene con il servizio Nole per annullare la prima e male Rafa sulla seconda palla break e parità. La partita si infiamma e Nadal ci prova con la smorzata ma il serbo recupera bene e poi esce bene dal turno di battuta. I contendenti coprono tutto il campo in lunghezza e larghezza, Nadal al servizio riesce a mettere in difficoltà l’avversario con il diritto: scambi duri con il maiorchino che non molla un punto e si porta 40 a 0. Nole capisce che non sarà una passeggiata e alza il livello del suo tennis nascondendo bene il rovescio lungolinea e recuperando fino a parità. Djokovic pazzesco in questo game: cambia strategia cercando più la profondità che gli angoli per la palla break. Risposta profonda e doppio vantaggio. Nadal non riesce più a recuperare e Dkokovc si prende il primo set con grande autorità.
Nel secondo parziale Nadal va subito 1 a 0. Al servizio Nole deve difendersi da un attacco del maiorchino e recupera una palla in contropiede passando Rafa a rete. Sull’ 1 a 1, dopo uno scambio che porta il serbo a 0-30, Nadal ferma il gioco e chiede l’MTO. Volto imperscrutabile di Nole in panchina, il maiorchino rientra in campo, forse una sollecitazione al piede destro. Si riprendono le ostilità: solito forcing di Nole che mette all’angolo Rafa con il diritto, il maiorchino cerca di uscire dallo scambio ma il rovescio è lungo e break anche nel secondo set. Il serbo è ora in grande controllo e avverte che il maiorchino è in calo e tenta di ammazzare il match al quinto gioco siglando un abbonamento con le righe. Nadal male in uscita dal servizio e doppio break ancora per il numero 1 al mondo, con una risposta sulla riga. Il serbo sale 5 a 1 con un game dove Nadal ha ritrovato un bel diritto in corsa come se fosse un gran nel passante dei vecchi tempi, ma quando tocca a Nole servire per il match tutto si calma, il vociare del pubblico di abbassa. Djokovic con grande autorità serve bene e ottiene il match point, ma Nadal gli spara un gran diritto sulla riga. Con serve&voley per il secondo match point, il serbo trova un rovescio profondissimo ma affossa l’approccio in rete. Nole è un po’ troppo lezioso e cerca una sontuosa chiusura trovando il terzo match point: ace e il torneo è ancora suo, il suo “giardino” con la sesta vittoria in sei partecipazioni, 29 partite vinte di fila.
Un match molto intenso a tratti, dove Nadal ha mostrato molte delle sua qualità che sembravano sopite, ma un Djokovic (che a fine match saluta il pubblico in cinese) a voler chiudere la stagione con una forma fisica e mentale crescente.