R. Federer b. R. Nadal 6-3 5-7 6-3
Era dal 24 gennaio 2014 che Roger Federer e Rafael Nadal non s’incontravano. Era una semifinale Slam, era la semifinale degli Australian Open. Finì 7-6 6-3 6-3 per Nadal e, da allora, sono passati 645 giorni. Un’eternità per due giocatori che si sono affrontati 34 volte, con oggi, col bilancio di 23 vinte da Rafa e 10 da Roger. E malgrado questi numeri, è decisamente una della partite più attese della stagione. Non tanto per l’importanza del torneo, sebbene si giochi nella tana dello svizzero, quanto per la storica, bellissima, quasi romantica rivalità che c’è tra Federer e Nadal. I due ragazzoni hanno creato un rapporto al di là del tennis, al di là delle sfide; un rapporto che supera il semplice rispetto che ci può essere tra due super campioni come loro. Il loro rapporto la loro rivalità, è una cosa che va oltre lo sport. Ed è per questo che Roger e Rafa erano, sono e saranno due tra i tennisti più amati nel mondo. Ovunque vadano, ovunque si trovino, tutti fanno il tifo per loro. Una cosa impressionante, che neppure il super Djokovic di questi ultimi anni è riuscito a modificare.
Federer e Nadal rappresentano sicuramente il passato, forse il presente e si spera il futuro di questo sport perché, malgrado l’età, malgrado gli acciacchi, ogni volta che scendono in campo, il mondo si ferma per poter assistere allo scontro tra due dei giocatori o, meglio ancora, degli sportivi più vincenti della storia.
L’attesa è finalmente finita perché Nadal comincia a servire nel primo set. Al contrario di quanto visto anche ieri contro Gasquet, Dimitrov e Rosol, il maiorchino tiene il game di apertura, portandosi così avanti nel punteggio. Federer comincia contratto, forse anche un po’ nervoso, ed è così costretto ad annullare subito una palla break dopo due gratuiti di rovescio ed un doppio fallo. Alla fine, è il servizio a togliere le castagne dal fuoco all’elvetico, che si salva. I due game successivi passano via in maniera abbastanza piacevole, con Federer adesso meno falloso e quindi più efficace. Si arriva dunque al quinto gioco con Nadal al servizio: lo spagnolo si trova in netta difficoltà con la “nuova” versione di Federer, che ottiene tre palle break non consecutive. Le prime due vengono annullate, la terza è quella buona: uno scambio pazzesco, con due righe prese in pieno dallo svizzero, consegna il quinto gioco a Roger che si porta avanti nel punteggio. Rafa non ci sta e, grazie anche a qualche gratuito di troppo dello svizzero, ottiene una palla break nel gioco successivo. Federer però non si scompone e dopo uno scambio ben giocato da Nadal, piazza un passante in corsa di dritto splendido che caccia indietro il numero 7 del mondo. Roger rimane avanti così nel punteggio, chiudendo poi il set sul servizio di Rafa. Dopo poco più di mezz’ora, il punteggio dice 6-3 Federer con quest’ultimo pronto a servire per il secondo parziale.
Alla ripresa dei giochi, la partita è più equilibrata: sebbene Roger spinga e si muova bene sul campo, dall’altro lato Nadal non molla nulla, lotta come sempre su ogni palla e non consente allo svizzero di prendere possesso del set, annullando persino una palla break. Il set scivola via sotto grandi colpi da una parte e dall’altra, Federer è molto aggressivo ma qualche errore di troppo non gli permette di togliere il servizio a Nadal. Un Nadal che, come ai bei vecchi tempi, lotta, corre e recupera qualsiasi cosa gli tiri l’amico-nemico. Si arriva al momento cruciale del set: sul 5 pari e servizio Federer, il maiorchino ottiene la terza palla break della sua partita ma, questa volta, la sfrutta. Strappa così la battuta allo svizzero e, nel turno successivo, porta a casa agevolmente game e set, allungando la partita al terzo set.
Il parziale decisivo è il manifesto del Fedal: accelerazioni, recuperi, passanti, nel terzo set c’è tutto il repertorio di due straordinari campioni che non vogliono mollare alcunché all’avversario. Federer attacca, si prende i suoi rischi e Nadal difende, sfruttando ogni minimo errore dello svizzero. Il pubblico si diverte, il livello degli scambi è altissimo e l’equilibrio viaggia su un confine sottilissimo. Roger, dopo non aver sfruttato una palla break nel quarto gioco, è costretto ad un game difficilissimo, il settimo, ma alla fine riesce ad uscirne grazie soprattutto al servizio. Il gioco successivo è altrettanto bello: l’elvetico va avanti 0-30 ma Nadal è straordinario nel recuperare. Arriva persino ad un punto dal 4 pari ma Federer non molla e ottiene la seconda palla break del set. Questa volta, lo spagnolo è meno preciso del solito e Federer anadare a servire per vincere il settimo titolo su dodici finali. Rafa prova a mettergli ancora il bastone tra le ruote ma prevale, alla fine, l’orgoglio del campione di casa, bravissimo ad opporsi a rete ad un passante che forse in altri tempi Nadal non gli avrebbe neanche fatto vedere da vicino.
Bravo Federer dunque, che aggiorna il suo palmares, grazie ad vittoria arrivata al termine di una bella partita giocata contro un ritrovato Rafael Nadal che oggi, più di qualsiasi altro momento della stagione, ha fatto vedere di cosa è ancora capace di fare, di quanto ancora possa dare al tennis. E che nel 2016 sarà sicuramente protagonista.
Record di titoli vinti:
Connors 109
Lendl 94
Federer 88
McEnroe 77
Nadal 67
Borg 64
Sampras 64
Vilas 62
Agassi 60
Nastase 58
Djokovic 57