Non ci sono più nodi da sciogliere sui fantastici otto (semicit.) che fra due settimane si sfideranno nella O2 Arena di Londra, soprattutto dopo che Andy Murray ha sciolto anche le ultime riserve sulla sua presenza alle Finals, sebbene l’obiettivo dichiarato sia la finale di Coppa Davis, che si giocherà su terra battuta indoor. Andy tornerà a lavorare la prossima settimana sulla terra rossa nel pallone pressostatico presso le strutture del Queen’s Club, ma già a Bercy ritroverà Amelie Mauresmo, di ritorno dalla pausa forzata dovuta alla maternità. Intrigante al terzo turno la prospettiva che lo scozzese sfidi il numero uno belga David Goffin, in quello che quasi certamente sarà un antipasto della sfida decisiva per conquistare l’insalatiera. La paventata mancata partecipazione alle Finals sarebbe costata al novello sposo scozzese una multa salatissima, pari al 5% del prize money guadagnato nell’arco dell’intero 2015, cifra che supererebbe sensibilmente i 300.000 euro.
Il torneo di Bercy definirà il seeding del master londinese, e sarà fondamentale per Roger Federer e Andy Murray accaparrarsi la seconda posizione della race, che decreterà la testa di serie numero 2 delle Finals. La formula con due gironi colloca infatti il topseeded, ovvero Novak Djokovic, nel gruppo A, così uno tra lo svizzero e lo scozzese si garantirà l’ingresso di default nel gruppo B, evitando di incontrare Novak già nel round robin. In questo momento Federer, con la vittoria di Basilea, sale a quota 7250 punti, ancora lontano dalla seconda piazza occupata da Murray. Ipotizzando si arrivi sino alle semifinali rispettando i pronostici, l’elvetico dovrebbe raggiungere la finale estromettendo dal torneo proprio lo scozzese, con cui condivide la parte bassa del tabellone, e poi vincere il trofeo. Così facendo salirebbe a 8250 punti, con un margine di soli 20 punti che gli consentirebbe di evitare un ipotetico girone di ferro con Djokovic e magari Nadal e Nishikori.
Le altre posizioni ancora in bilico, irrilevanti o quasi fino al momento del sorteggio perché nella stessa urna a Londra, sono quelle che interessano le posizioni 5-6 e 7-8. Per Rafa Nadal e Thomas Berdych la quarta piazza occupata da Wawrinka è ormai irraggiungibile, con il torneo di Bercy che offre al vincitore 1000 punti a fronte di una distanza di oltre 1500. Il ceco e il maiorchino sono separati da 10 punti ed entrambi arriveranno a Parigi con la consapevolezza di poter fare bene dopo una stagione che prima dell’Asian Swing non era stata all’altezza; Berdych è reduce dai successi di Stoccolma e Shenzen e questa settimana ha scelto di tirare il fiato a differenza di Nadal, che con la semifinale di Shanghai e le finali di Pechino e Basilea ha nuovamente riguadagnato terreno in classifica, raccattando punti fondamentali in vista della prossima primavera, quando sulla sua superficie proverà ad andare in doppia cifra e conquistare il decimo Roland Garros. Per nulla semplice il cammino di entrambi, che sfruttando il bye scenderanno in campo nel secondo turno contro due avversari insidiosissimi. Lo spagnolo molto probabilmente troverà Lukas Rosol, che a Basilea, 7 giorni fa, sul 6-1 5-4 (30-15) non aveva concesso nemmeno l’ombra di una palla break, salvo mancare una comoda volée alta di rovescio e gettare alle ortiche set e partita. Chissà se anche questa volta il ceco proverà ad abbattere il precisissimo schema con cui Rafa posiziona le sue bottigliette al cambio campo. Sorteggio poco fortunato anche per Berdych, a cui la sorte ha assegnato uno tra Roger Vasselin e Ivo Karlovic. L’ultimo match giocato contro il bombardiere croato ha consegnato il ceco alla storia come sparring partner del match con il record di aces da parte di un solo giocatore in due set, ben 45, l’ultimo sul match point. Non avrà vita facile.
In realtà anche Kei Nishikori e David Ferrer, attualmente appaiati in settima posizione, potenzialmente se la giocheranno per il quinto e il sesto gradino del ranking, ma dovrebbero arrivare almeno in finale a Bercy, sperando in uscite premature di Nadal e Berdych. Più verosimilmente lo spagnolo ed il giapponese si contenderanno la settima ed ottava piazza, senza alcuna concreta influenza per il seeding dal momento che, come detto, 7 e 8 vanno nella stessa urna. Ne approfittiamo per dissertare su cosa dice il regolamento in caso di pari punti nel ranking.
L’argomento è trattato nel paragrafo E della sezione IX: quando due o più giocatori hanno lo stesso numero di punti, si procede allo spareggio come segue (le ipotesi 2 e 3 seguono le precedenti nel caso in cui ci sia ancora parità);
1) il maggior numero di punti ricavati dai tornei del Grande Slam, ATP World Tour Masters 1000 mandatory e Barclays ATP World Tour Finals;
2) il minore numero di tornei disputati, considerando anche i tornei del Grande Slam, ATP World Tour Masters 1000 mandatory e Barclays ATP World Tour Finals ai quali non si è preso parte e per i quali si era qualificati;
3) il maggior numero di punti conquistati in un singolo torneo e se necessario, il secondo torneo con maggior numero di punti e così via.
Ipotizzando quindi che i due giocatori ottengano lo stesso risultato a Parigi, continuerebbero ad essere appaiati in classifica. Seguendo quindi i criteri sopracitati, la testa di serie no.7 delle Finals andrebbe a Key Nishikori.
* Il risultato di Montecarlo, disputato soltanto da Ferrer e comunque ininfluente, non viene considerato perché non è un Master 1000 obbligatorio (ed infatti nel ranking è considerato in sostituzione di un ATP 500).
ATP RANKING:
ATP RACE TO LONDON:
(A cura di Marco Lauria e Ciro Battifarano)