Il binomio tennis-tecnologia è sempre più stretto e dopo la rivoluzione dei Big data un’altra novità potrebbe sbarcare sui circuiti ATP e WTA nel 2016: si tratta del progetto dell’azienda spagnola FirstV1sion, che produce una videocamera che si può posizionare sulla maglietta dei giocatori, in modo che gli spettatori possano avere un punto di vista sempre più vicino a quello del tennista sul campo.
Secondo José Antonio Ildefonso, CEO di FirstV1sion, “il tennis ha caratteristiche che lo differenziano dagli altri sport: ci sono solo due giocatori in campo e la distanza di trasmissione è molto corta. Stiamo già parlando con l’ITF per poter fare delle prove nei tornei e una volta avuta la loro approvazione parleremo con ATP e WTA per entrare nel mercato nel 2016“.
La FirstV1sion ha già fatto alcune prove all’Academia Sánchez-Casal di Barcelona: “Il feedback è stato ottimo” prosegue Ildefonso, “capiamo le esigenze dei tennisti e la loro normale reticenza, ma le nostre videocamere non pesano nulla e sono comode da indossare, l’obiettivo è che il tennista non si accorga neanche di averla“.
Ovviamente la FirstV1sion ha già avvicinato alcuni grandi nomi del tennis per proporre la loro innovazione: “Abbiamo spiegato il progetto a Nadal e gli è sembrata una grande idea, perchè lui crede molto nella tecnologia e nelle sue potenzialità per attrarre ancora più spettatori. Ci ha suggerito di fare in modo che sia comoda e che non abbia intralci sul gioco”.
La videocamera offre anche alcuni dati interessanti come il battito cardiaco del tennista, per aiutare lo spettatore a capire quanto il giocatore sia stanco o nervoso prima di un punto importante.
Il primo commento di un tennista non è però stato favorevole, perchè lo spagnolo Feliciano Lopez si è detto fortemente contrario all’idea: “Non mi sembra che sia una cosa che possa cambiare o migliorare il tennis o che possa portare qualcosa di nuovo. La tecnologia ci ha portato grandi innovazioni come Hawk-Eye ma questa idea non mi sembra buona, io non la indosserei”
Di seguito il video della prova effettuata dalla FirstV1sion all’Academia Sanchez-Casal di Barcellona: