Lo scozzese non aveva in effetti mai messo in conto di avere due senior coach di tale calibro in contemporanea. La collaborazione con Bjorkman è stato ad ogni modo proficua, consentendo ad Andy di chiudere per la prima volta la stagione al numero 2. Di base il lavoro svolto con Mauresmo ha portato Murray ai suoi primi titoli sulla superficie a lui meno cara, la terra battuta, con le vittorie a Monaco di Baviera e Madrid: l’arrivo di Bjorkman è servito poi a rivederlo più vicino alla rete nel finale di stagione. La reale incognita era la disponibilità di Amelie una volta diventata mamma. Una volta sciolto questo nodo, era immaginabile il ritorno con l’unica che è stata in grado di far superare a Murray il senso di frustrazione in campo.
Intanto, intervistato da “Sportsmail”, il nr. 2 del mondo ha annunciato che sarebbe pronto a tornare immediatamente dalla moglie Kim se dovesse partorire prima del tempo: “Tornerei a casa, assolutamente si!“. Andy ha poi aggiunto:”È ovviamente molto importante, voglio essere sicuro di esserci fin dall’inizio per dare una mano, anche solo essere presente per qualsivoglia motivo sarebbe molto importante per me“.
Al momento comunque non dovrebbe esserci nulla di preoccupante, considerato che la nascita dell’erede Murray è prevista per Febbraio 2016, ma una cosa è certa, se fosse il caso, papà Andy sarà lì ad accogliere a braccia aperte il suo primogenito.
Ciro Battifarano e Riccardo Sozzi