Era rimasto probabilmente l’unico a credere davvero nel proprio clamoroso rientro nel circuito. Ma alla fine ha dovuto gettare la spugna pure lui. Robin Söderling, il primo uomo a battere Rafael Nadal al Roland Garros nel 2009 e colui che l’anno successivo, sempre a Parigi, interruppe la striscia di 23 semifinali Slam consecutive di Roger Federer, a soli 32 anni, ha detto addio al tennis professionistico. Söderling non scendeva in campo dalla finale del torneo di Bastad del luglio 2011, in cui ebbe la meglio su David Ferrer per 6-2 6-2. Lo svedese successivamente si era ammalato di mononucleosi. I postumi della malattia si erano rivelati molto pesanti e limitavano la sua capacità di allenarsi per un periodo di tempo lungo, come aveva rivelato nel 2013 il connazionale Jonas Bjorkman. L’annuncio è stato diffuso dal sito svedese Tennis.se.
“In tutti questi anni ho creduto che sarei stato capace di tornare nell’élite del tennis mondiale ma ora ho capito che non sarò abbastanza in salute per giocare al livello che mi aspetto da me stesso” – recita un passaggio della dichiarazione di Robin che ci ha tenuto a dire grazie a tutti coloro che gli sono stati vicino in questi anni difficili – “Prima di tutto tengo a ringraziare la mia famiglia che mi ha sostenuto, mostrando pazienza in tutti questi anni. Vorrei anche ringraziare i fans che mi hanno dimostrato grande supporto, sia durante la mia carriera, sia negli ultimi anni che sono stati molto difficili per me. Senza questo sostegno sarei stato mai capace di tentare di tornare al top.”
Oltre a quelle due epiche vittorie sulla terra di Bois De Boulogne, Söderling in carriera ha conquistato 10 titoli in singolare, il più importante di essi sempre nella capitale transalpina, ma sul tappeto indoor di Bercy, nel 2010. Nel novembre di quella stagione il nativo di Tibro, raggiunse anche il suo best ranking di n.4.