[1] R. Bautista Agut b. [2] V. Troicki 6-3 6-4 (dal nostro inviato a Sofia, Ivan Mrankov)
La prima finale del torneo di Sofia vede lo scontro tra la testa serie numero 1 Roberto Bautista Agut e la testa di serie numero 2 Viktor Troicki.
I due sono tra i giocatori più in forma del circuito: entrambi hanno già vinto un torneo (rispettivamente Aukland e Sidney) ed entrambi hanno dichiarato di voler entrare nei top 10 quest’anno.
Il percorso per arrivare in finale è stato più leggero per lo spagnolo che non ha mai ceduto un set e vanta una partita in meno grazie al ritiro di un suo avversario mentre il serbo ha dovuto affrontare un match molto dispendioso (fisicamente ed emotivamente) in semifinale.
I primi sette game seguono pedissequamente la regola del servizio senza che nessuno riesca a procurarsi una palla break.
Bautista Agut cerca di prolungare gli scambi, sa che in caso di terzo set, sarebbe sicuramente favorito in virtù della maggior freschezza atletica.
Troicki serve con molta attenzione, cercando di accorciare gli scambi. Nell’ottavo game il gioco si fa più intenso: grazie a due scambi molto ben giocati e a un gran vincente di dritto lo spagnolo si procura la prima palla break che trasforma subito dopo con un drop shot su cui lo stanco serbo arriva in ritardo.
5-3 per Bautista Agut che va a servire per il set. Troicki cerca di reagire portandosi 15-30 ma un bel dritto e un servizio vincente pongono fine ai suoi sforzi, 6-3.
Tutto sembra volgere contro il serbo: il dato più preoccupante per lui è che lo spagnolo non ha mai ceduto il servizio in tutto il torneo e nel primo set non ha concesso nemmeno una palla break.
Il primo game del secondo set si rivela lungo e intenso: Troicki annulla due palle break ma la terza gli è fatale. Il serbo non ci sta e tenta di reagire: con furia agonistica mette più energia in tutti i colpi e strappa a 15 la battuta a Bautista Agut.
Lo spagnolo non si scompone, continua a perseguire il suo piano di prolungare al massimo gli scambi pur mantenendo l’iniziativa e non rinunciando a prendere rischi. Con una bella risposta si procura una palla break che trasforma con un vincente di dritto.
Il secondo break nei confronti di Troicki si rivela decisivo: lo spagnolo concede poco o niente nei suoi turni di battuta e usa sempre più spesso la palla corta per mettere in difficoltà il serbo che pur riuscendo a mantenere i rimanenti turni di servizio non riesce a procurasi alcuna palla break.