Si sono conclusi oggi gli incontri del secondo turno del challenger di Bergamo ($42.500$, indoor hard play-it), tutti giocati al Palanorda come al solito gremitissimo. I primi a scendere in campo sono stati il giapponese Hiroki Moriya e l’ungherese Marton Fucsovics: ha prevalso il nipponico 7-5 al terzo set dopo un incontro molto combattuto e in cui Moriya si è difeso dai continui attacchi dell’ungherese con molto acume tattico e mostrando una risposta al servizio niente male. Moriya è attualmente numero 208 del mondo con un best ranking fissato a quota 143. Attualmente fa base a Barcellona ed è a Bergamo in compagnia del coach Miguel Gonzalez. Domani affronterà Marco Chiudinelli e sarà più difficile perché contro lo svizzero non potrà appoggiarsi ai colpi dell’avversario come ha fatto oggi. In altre parole se si limiterà al palleggio finirà col subire la pesantezza di palla di Chiudinelli, quindi dovrà cercare maggiormente attacchi e rete e rischiare di più di quanto non abbia fatto oggi contro Fucsovics che dal canto suo era davvero in una giornata storta.
Chi invece sta trovando grandi giornate è il francese Barrere (21 anni e 270 del mondo), meno pubblicizzato di altri, ma molto concreto e con una preparazione atletica davvero impressionante. Proveniente dalle qualificazioni, ha superato al terzo set l’uzbeko (ma Bolzanino d’adozione) Farrukh Dustov e ora si giocherà un quarto di finale col tedesco Michael Berrer che ha eliminato nel derby Nils Langer, ieri giustiziere di Caruso. Grande prestazione di Berrer, conosciuto nel circuito anche per essere uno dei giocatori più attenti a ciò che accade fuori dal tennis e che ha deciso di continuare ancora un anno prima di ritirarsi. Ma visti i risultati potrebbe anche rinviare ancora la decisione…
Un altro giocatore molto solido è apparso Aldin Setkic che a 28 anni sta trovando la sua consacrazione (ha raggiunto il suo best ranking a fine 2015, come 191 della classifica): il bosniaco è uno di quei classici giocatori che non eccelle in alcun fondamentale ma non ha nemmeno punti deboli. Oggi ha sconfitto il francese Tristane Lamasine dopo una battaglia finita 6-4 al terzo set, e in cui il bosniaco (per la verità è di etnia serba, papà prof. Universitario e mamma laureata in economia) ha giocato meglio i punti importanti annullando con determinazione due break point decisivi all’inizio del terzo set. Per batterlo bisogna mantenere alta l’intensità. Domani affronterà Egor Gerasimov, un bielorusso di 23 anni in grande crescita in una partita dall’esito piuttosto incerto.
L’ultimo quarto di finale in programma domani è davvero interessante: si affronteranno il vero favorito del torneo Herbert e il tedesco Gojowczyk, sceso in classifica a causa di un infortunio e con grandi ambizioni.
Alessandro Zijno