Iniziano i secondi turni a Houston e i primi a scendere in campo sono il francese Benoit Paire e l’argentino Juan Monaco, ex top ten ora sprofondato al numero 148 del ranking. Paire, all’ esordio nel torneo, inizia malissimo la partita faticando a tenere la palla in campo durante gli scambi e a servire una percentuale decorosa di prime in battuta (chiuderà il match sotto il 40%). Monaco ottiene subito il break che il francese – regalando in mezzo ad errori grossolani, sprazzi del suo tennis brillante – riprende al termine di un estenuante settimo gioco. Paire non sfrutta il momento e con un doppio fallo regala il turno di battuta successivo all’avversario, il quale senza indugi chiude 6-3. Il secondo set è quasi copia del primo: Monaco si guadagna nuovamente il break in apertura, ma un sussulto permette a Paire di rimontare e condurre per la prima volta nel punteggio sul 5-4. L’illusione per il numero 22 ATP e i suoi tifosi dura poco anche stavolta e dopo un’ ora e trenta minuti Monaco chiude set e incontro sul 7-5. Prestazione nel complesso abbastanza solida dell’argentino, che dopo il rientro dallo stop per infortunio al polso trova un quarto di finale che gli mancava da maggio dello scorso anno a Nizza. Monaco comunque ha tratto tanto giovamento dalla prova su tutta la linea deficitaria del talentuoso francese.
Al prossimo turno Monaco affronterà uno dei tanti americani impegnati in questo torneo, Sam Querrey che ha estromesso dal torneo Benjamin Becker con un doppio 6-3. La partita è rapidissima, giocata a ritmi da hard court più che da terra battuta. L’inizio è equilibrato, segue i turni di battuta, ma la testa di serie numero 5 ha qualcosa in più: copre meglio il campo, ottiene tanto dal suo potente servizio, e quando può girarsi sul dritto fa malissimo all’ avversario. Il break ottenuto al sesto gioco sancisce questa superiorità generale e spalanca al numero 35 ATP le porte del primo parziale. Nel secondo set si suona la stessa musica sul campo centrale, nonostante il tedesco, già sotto di un break, riesca anche a procurarsi i primi break point della sua partita, prontamente cancellati da Querrey, che anzi strappa nuovamente la battuta a Becker e chiude al nono gioco, in appena 50 minuti.
La testa di serie numero uno, John Isner, era impegnata nell’ unico derby di giornata contro l’“americano d’Ucraina” Denis Kudla, numero 59 delle classifiche. Il numero 15 ATP appare intoccabile sulla propria battuta, non rischiando nulla per tutto il match; poco peggio fa Kudla che rischia di perdere servizio (e set) solo nel primo parziale, quando nel decimo gioco deve annullare tre break point al proprio avversario. Così – come spesso accade quando c’è il gigante statunitense in campo – è il tie break a dover risolvere l’equilibrio in entrambi i set e Isner li porta a casa senza troppi patemi, chiudendo in un’ ora e trentasei minuti di gioco una partita di esordio che poteva nascondere qualche insidia.
L’ultimo match di giornata era per certi versi quello che destava più curiosità: impegnati due teenager, il sud coreano Chung (che quest’anno è già stato capace di imporsi su tennisti come Garcia Lopez e Seppi) e lo statunitense Tommy Paul, che a sorpresa aveva battuto al primo turno il nostro Lorenzi. Ad un primo parziale molto equilibrato, vinto dalla wild card locale, più cinico nello sfruttare le occasioni rispetto al rivale, segue però la rapida e decisa rimonta di Chung, che senza concedere più alcuna chance di break al diciottenne americano, chiude agevolmente con un doppio 6-2. Al prossimo turno il numero 71 al mondo affronterà John Isner, un’ altra buona occasione per valutare la crescita del giovane Chung, che si è già detto pronto e non preoccupato per questa prossima sfida.
Risultati:
J. Monaco b. [2] B. Paire 6-3 7-5
[5] S. Querrey b. B. Becker 6-3 6-3
[1] J. Isner b. D. Kudla 7-6(2) 7-6(4)
H. Chung b. [WC] T. Paul 5-7 6-2 6-2
Marco Costantino