Nel 1960 un giovane professionista del Tennis Club Milano era già un nome noto del tennis azzurro dell’epoca: quello però fu l’anno del salto di qualità, con la vittoria su Nicola Pietrangeli (vincitore sempre nel ‘60 del secondo Roland Garros consecutivo) ai campionati italiani assoluti e con le partecipazioni alle stagioni di Coppa Davis del ’60 e ’61, entrambe perse solo all’ultimo atto in casa dell’Australia. Nel ’66 Sergio Tacchini passa al mondo dell’imprenditoria, fondando a Novara l’industria tessile che, con i suoi completi di tennis per la prima volta colorati, rivoluzionò quel mondo caratterizzato dal rigoroso bianco stile Wimbledon. Ubitennis ha intervistato nel 2014 Tacchini con un video che spiega un’altra sua grande intuizione: “Ci servivano giocatori di talento che però avessero anche una forte personalità che andasse oltre il gioco, il primo che misi sotto contratto fu Ilie Nastase”.
Sessant’anni dopo, il marchio continua a essere uno dei più riconosciuti nello sport e nel mondo della racchetta, (come testimoniano le nuove linee di questa stagione). Per l’occasione, è stata allestita e presentata una mostra fotografica che raffigura i più grandi campioni degli ultimi 40 anni, immortalati dall’obiettivo esperto del fotografo Gianni Ciaccia, che da decenni segue il torneo del Principato e tutti quelli più importanti, Slam compresi. Alla mostra erano presenti gli inviati di Ubitennis, ecco quindi alcune foto del catalogo ufficiale (dal titolo “An history made of images – Sergio Tacchini by Gianni Ciaccia”), che ripercorre le varie epoche del tennis dagli anni ’70 ad oggi, passando per i campioni che hanno scelto il marchio dell’azienda tessile di Novara come Nastase, Connors, Tanner, Gerulaitis, McEnroe, Cash, Wilander, Sabatini, Hingis, Sampras, Ivanisevic e Djokovic.





