Monica Puig elimina 4-6 6-3 6-1 la n.1 del seeding Sara Errani, che dopo aver vinto il primo set si è praticamente consegnata alla sua avversaria. Un crollo verticale, che certifica le difficoltà dell’ultimo periodo dell’italiana, che è alla terza eliminazione consecutiva al primo turno.
Se la sconfitta a Madrid contro Giorgi poteva essere annunciata, quella a Roma contro Watson è stata grave nelle modalità, perché l’italiana è crollata di schianto nel terzo parziale, in cui ha manifestato qualche problema respiratorio (anche se Sara in conferenza stampa ha poi parlato di un blocco mentale). Oggi è stato evidente come il tennis dell’azzurra sia involuto, sia come potenza che come geometrie, perché Puig ha iniziato a comprendere lo schema della Errani, che con il rovescio gioca quasi sempre incrociato e quindi diventa prevedibile.
Sara Errani non sa più vincere sulla terra battuta, superficie che negli anni l’aveva sempre esaltata. L’azzurra, che in carriera è stata capace di raggiungere la finale al Roland Garros nel 2012 e la finale agli Internazionali d’Italia nel 2014, è ormai in piena crisi sia di risultati che di gioco. Ora a Parigi è necessario invertire la tendenza, anche se lo stato psicologico di Sara sembra in una fase delicata.
Il match inizia con un break e controbreak immediato, con Errani che dimostra di avere gioco facile quando lo scambio si sposta sul diritto. Sara da fondo è più conservativa, ma è tatticamente più evoluta ed utilizza tutto il campo, infatti trova meglio gli angoli stretti con il rovescio e cerca di spezzare il ritmo con qualche drop shot. Dopo un momento di equilibro Errani scappa sul 5-1 e sembra controllare le operazioni senza troppi affanni. Monica commette molti errori gratuiti e perde troppo spesso la misura del diritto, che finisce in rete o largo in corridoio. Nel momento di chiudere l’ex top ten si distrae, commette qualche disattenzione di troppo e permette alla sua avversaria di recuperare i due break. Certo Puig ha un sussulto, ma l’italiana ha delle responsabilità chiare, perché sbaglia un paio di colpi decisamente facili da fondo campo. Errani è consapevole che non solo deve contenere i “gratuiti”, ma deve soprattutto variare il gioco, trovare gli angoli e non permettere alla sua avversaria di spingere di diritto. Puig manca lo step decisivo, perché torna a concedere palla break all’azzurra, che senza problemi vince il primo parziale 6-4. Un set che ha comunque dimostrato che la differenza tra le due giocatrici è abbastanza chiara, sia come repertorio tecnico e sia come visione di gioco. Purtroppo Errani ha nel servizio un handicap evidente, che spesso la costringe a dover giocare con un game di svantaggio.
Nel secondo set la situazione si capovolge a favore della portoricana, che diventa chirurgica da fondo campo e inizia a spingere con più efficacia con il diritto. La svolta è il quinto gioco, che vede Sara perdere il servizio a zero. Un break che mette fiducia alla sua avversaria, che è attenta a non permettere all’italiana di rientrare. Un altro break a zero consegna il 6-3 definitivo alla Puig, che inizia ad assaporare l’idea di poter ribaltare le sorti dell’incontro.
Nel terzo set i problemi di Errani diventano sempre più gravi, anche perché la portoricana non soffre in battuta, mentre l’italiana è in chiaro stato confusionale. Il crollo è verticale, perché l’azzurra non solo non tiene più un servizio ma non riesce ad impostare una trama di gioco credibile. Sul 5-0 Errani si siede mestamente in panchina e getta con furia una bottiglia a terra. La frustrazione è evidente, anche perché nel primo set aveva dimostrato di essere in partita. Finalmente Sara muove il punteggio, ma è un game di orgoglio, perché Puig controlla la tensione e chiude sul definitivo 6-1.
Nelle altre partite di giornata, la kazaka Diyas batte 3-6 6-4 6-4 Roger, al termine di un match molto lottato, in cui l’americana è crollata alla distanza. Esordio convincente per l’australiana Stosur, che supera il primo turno dopo aver eliminato la qualificata Davis. Lo score di 6-3 7-5 descrive perfettamente l’equilibrio del match, in cui alla fine ha prevalso la maggior esperienza di Samantha.
L’ungherese Babos supera 6-4 6-1 la bielorussa Govortsova, mentre la croata Lucic-Baroni è costretta al terzo set dalla cinese Wang, che si arrende 6-2 2-6 6-1.
Importante vittoria della lucky loser Razzano, che contro pronostico elimina 6-3 6-3 la kazaka Shvedova.
Con l’arrivo della pioggia, già presente negli ultimi game della partita di Sara Errani, il programma odierno del torneo di Strasburgo ha subito un deciso rallentamento.
La francese Garcia elimina in meno di un’ora la belga Flipkens con il punteggio di 6-1 6-2. Per la tennista di casa un esordio tranquillo, in cui ha fatto valere il maggior adattamento alla superficie.
Cade invece la britannica Watson, che perde 6-3 0-6 6-1 dall’ucraina Bondarenko al termine di un match interrotto per la pioggia. Katerina ha vinto il primo parziale 6-3, poi ha subito il ritorno veemente della Watson, che le ha rifilato un perentorio bagel (6-0). La tennista inglese si è poi disunita ed ha subito il ritorno dell’avversaria che ha controllato il match senza affanni.
La wild card locale Parmentier elimina 7-6(3) 6-1 la cinese Zhang, che ha lottato solo nel primo set, poi ha subito la maggior freschezza atletica della sua avversaria. Mentre l’incontro tra l’americana Stephens e Donna Vekic è stato interrotto per oscurità sul punteggio di 5-7 6-2.
Risultati:
M. Puig b. [1/WC] S. Errani 4-6 6-3 6-1
[LL] V. Razzano b. Y. Shvedova 6-3 6-3
[3] S. Stosur b. [Q] L. Davis 6-3 7-5
Z. Diyas b. [LL] S. Rogers 3-6 6-4 6-4
[8] T. Babos b. O. Govortsova 6-4 6-1
[Q] M. Lucic-Baroni b. Q. Wang 6-2 2-6 6-1
[10] C. Garcia b. K. Flipkens 6-1 6-2
K. Bondarenko b. H. Watson 6-3 0-6 6-1
[WC] P. Parmentier b. S. Zhang 7-6(3) 6-1
[2]S. Stephens vs D. Vekic 5-7 6-2 sospesa