Dal nostro inviato a Nizza
Due ore, dieci minuti, dieci palle break annullate, un set di svantaggio recuperato, Andreas Seppi è ancora qui. Nonostante il pubblico accesissimo – Paul-Henri Mathieu, in Francia, riscuote un successo tra il sorprendente e l’inspiegabile – e una condizione fisica ancora non al top, Seppi è riuscito a rimanere freddo nel momento del bisogno. I cambi di direzione lo hanno trovato rallentato, il fiato aumenta ma non è quello di sempre e Andreas si è trovato a servire sotto 0-3 e 0-40 in avvio di match. Non si è arreso, non sarebbe stato da lui. Ha parato gli smash, ha risposto con i pallonetti, ha difeso sulle palle corte, si è aggrappato alla prima di servizio per i punti “pesanti” e alla fine, proprio alla fine, 4-4 nel terzo set, ha premuto sull’acceleratore quanto bastava. Uno stanco Paulo ha mandato due palle in rete e due lunghe, e il bolzanino di trentadue primavere ha raggiunto i quarti di finale. Adesso lo attende Dominic Thiem. Seppi non parte favorito, come quasi sempre, ma darà tutto, come sempre.
A proposito di Dominic Thiem: bambini, passanti e altri che si fossero trovati, verso le sette, a passare accanto al campo 1, originalmente destinato al quasi del tutto ignorato tabellone di doppio, si sarebbero trovati davanti lui. L’austriaco, campione in carica, era pronto alla riedizione della finale dello scorso anno contro Leonardo Mayer; entrambi, tuttavia, si sono ritrovati vittime della lunghezza degli incontri precedenti. Così, non essendoci sul campo centrale l’illuminazione adatta a una sessione serale, il match clou della giornata è stato trasferito in fretta e furia su un campo minuscolo. I raccattapalle e i camerieri in pausa, seduti accanto a coach Gunther Bresnik e al giudice di sedia Mohammed El-Jennati, hanno assistito ad un massacro: Thiem era in forma smagliante, e Mayer si è ritrovato a subire colpi incontenibili fino al 6-3 6-0.
Il programma si era aperto a mezzogiorno, con Alexander Zverev opposto a Marcel Granollers. Il match, dalle battute iniziali, era sembrato la prosecuzione di quello giocato un mese fa al Masters 1000 di Montecarlo: Granollers faceva correre Zverev lungo la verticale, chiamandolo a rete con palle corte di dritto e poi cercando (e spesso trovando) il lob con cui farlo battere disperatamente in ritirata. Il tedesco però, come al solito molto “comunicativo” verso il proprio angolo, piano piano ha risalito la china e il match si è fatto equilibrato. Se per il primo set la spuntavano le bordate di Sascha, una successiva manciata di sue imprecisioni nei momenti cruciali ha permesso allo spagnolo di portare il tutto al terzo set. Lì, tuttavia, Granollers è calato, i suoi colpi si sono fatti più monotoni e a Zverev è riuscito con maggiore frequenza di scegliere cosa fare. Doppio break per lui, un posto negli ultimi otto di Nizza, con un occhio già più avanti: “Ho giocato abbastanza punti su terra, mi sento pronto per il Roland Garros” ha dichiarato a fine match l’amburghese. “Non so se già per vincere, ma di sicuro per giocarmela”.
Intanto dovrà giocarsela con Gilles Simon, però. Il francese si è imposto, con più fatica del previsto, sul giovanissimo Taylor Fritz con un doppio 6-4 meno semplice di quanto i numeri lascerebbero trasparire. Taylor si è mosso bene, ha saputo difendere e attaccare all’interno dello stesso punto, e anche quando la buona sorte non lo ha assistito si è dimostrato più calmo e più educato di molti suoi coetanei. La terra gli sta insegnando in fretta che per giocare coi grandi, non basta avere un piano A.
Risultati:
[8] A. Zverev b. M. Granollers 7-5 6-7(3) 6-2
[7] A. Seppi b. P.H. Mathieu 4-6 6-2 6-4
[2] G. Simon b. T. Fritz 6-4 6-4
[1] D. Thiem b. L. Mayer 6-3 6-0