Che match incredibile. Sono curioso, vuoi condividere le emozioni che hai provato quando hai avuto una standing ovation su questo campo di fronte al pubblico francese? Anche se alla fine non hai vinto.
Sì, è stato veramente incredibile. È stata la prima volta per me in un campo del genere, così grande, contro un giocatore importante. Quindi voglio ringraziare il pubblico per avermi incoraggiato durante tutto il match. È stato un momento veramente emozionante per me e che non dimenticherò mai.
Come ha influito questo su di te? Sembra che il match sia cambiato quando Andy Murray ha cambiato la sua maglietta da nera a bianca.
No, non lo so (sorride). Dopo il primo set, mi sono detto, okay, non sta giocando così veloce, quindi prova a giocare un po’ come lui. Servi più prime palle, ho giocato molto bene penso. Inoltre credo che lui fosse un poco stanco. Quindi il match era come 50/50. Quando sono arrivato a due set a uno per me ero come, okay ancora un altro set. Ma lui ha giocato bene. Quindi penso di aver perso la mia occasione.
Hai lavorato duramente, hai giocato a livello di challenger. Com’è giocare nel più grande stadio di Francia di fronte ad una folla così immensa? Come ti sei sentito?
Prima ero spaventato, perché sapevo che sarebbe stato un grande campo con molte persone. Poi, quando il match è iniziato, mi sono sentito meglio. Perché lui mi ha aiutato con il suo gioco. Stava giocando veramente lento, quindi ho cominciato a dirmi, okay prova a giocare come lui. Quando ho iniziato a fare questo mi sono sentito in fiducia,
Quando hai detto che ti dicevi di giocare come lui, cosa volevi dire?
Non esattamente come lui, ma giocare lentamente e accettare di più gli scambi. E ogni tanto giocare un vincente. E penso di averlo fatto bene durante due set. Ho perso qualcosa all’inizio del quarto set quando mi ha tolto il servizio.
Quando eri 2-1 come ti sei sentito?
Non potevo crederci. Ero veramente felice, ero orgoglioso. Poi, quando stavo conducendo 15-40, ho avuto un break point e poi lui ha messo a segno una grande volée. Lì ho realizzato che sarebbe stato un match lungo. Poi lui ha innalzato il suo livello. Io ho iniziato a servire meno bene. È un peccato che ho perso il match, ma è normale.
Come hai preparato questo match con Oliver? Hai detto prima del primo match che hai avuto molta tensione, hai avuto qualche crampo. Stavolta non è stato così. Come ti sei preparato?
Ieri è stato un giorno leggero. Ho colpito qualche palla per un’ora, forse due, poi mi ha lasciato solo. Ho fatto un po’ di crioterapia e massaggi. Oggi subito prima di entrare in campo, mi ha mostrato un video di Muhammad Alì, e diceva quando combatto, voglio combattere di fronte ad una grande folla. Era veramente emozionante. Penso di essere entrato in campo con lo stesso stato mentale. Anche se ero un poco teso nel primo set mi sentivo bene. Perdere contro Murray è quello che mi aspettavo. Poi quando ho avuto il break sono stato in grado di rilassarmi. Sono stato in grado di restare al di sopra delle mie emozioni.
Dopo la tua performance contro Schwartzman a Bordeaux e ora qui, qual è il tuo prossimo obiettivo della stagione?
Tornerò alla mia routine giornaliera. Giocherò il doppio qui, poi giocherò i challenger di Lione e di Blois e poi tornerò al mio lavoro con il mio coach. Questa sarà la mia estate. Nei challenger farò del mio meglio settimana dopo settimana e spero di tornare qui l’anno prossimo al Roland Garros non come una Wildcard.
Traduzione a cura di Alessandra Montenero