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T. Pironkova b. [2] A. Radwanska 2-6 6-3 6-3 (Giovanni Vianello)
L’ottavo di finale tra Agnieszka Radwanska (t.d.s. 2) e Tsvetana Pironkova è stato un match dai due volti, fortemente influenzato dall’interruzione per pioggia e da un probabile infortunio della polacca ed ha visto trionfare, a grande sorpresa, la bulgara, che era dietro alla polacca esattamente 100 posizioni in classifica mondiale. Al momento dell’interruzione per pioggia, domenica, in una partita molto più lottata di quanto il punteggio non testimoniasse, Radwanska conduceva 6-2 3-0. A fare la differenza, più che un divario tecnico o fisico tra le due giocatrici, era la miglior capacità di concentrarsi nei punti importanti della polacca. Soprattutto in avvio di primo parziale, si era assistito a game molto combattuti (c’era voluta circa mezz’ora per completare i primi quattro giochi). La partita era stata principalmente una gara di resistenza da fondo campo, ma non erano mancate le palle corte, spesso seguite a rete. Radwanska andava subito avanti 2-0, dimostrandosi più cinica dell’avversaria nelle palle break: Pironkova dimezzava le distanze ma da qui seguiva un parziale di quattro giochi a uno per la Radwanska, con il quarto gioco del set che probabilmente si rivelava decisivo. Un quarto gioco molto lungo deciso da un pallonetto di Radwanska su vantaggio Pironkova, pallonetto che prolungava uno scambio praticamente finito a favore della bulgara e che poi toglieva il fiato alla nativa di Plovdiv, che perdeva d’inerzia i due punti successivi. Nel primo set c’è poi solo stato spazio per un break a favore di Pironkova sul 5-1 Radwanska, che comunque nel successivo turno di battuta strappava nuovamente il servizio alla bulgara e chiudeva il parziale 6-2.
Nel secondo set c’è un avvio bruciante di Radwanska, che va avanti 3-0, ma viene recuperata fino al 3-3 alla ripresa dall’interruzione per pioggia, nella giornata di martedì. Si vede una Pironkova trasformata, finalmente trova il campo col dritto ed infila un altro parziale di tre giochi a zero e si aggiudica il secondo parziale 6-3. Anche la Radwanska sembra trasformata, lei però in negativo, diventando molto meno precisa in fase difensiva. Il terzo set vede la bulgara dominare inizialmente (va avanti 4-0) , ancora una volta con Radwanska fuori focus, che commette molti errori banali, mentre Pironkova trova una vena offensiva, in parte già mostrata domenica, molto più continua. Sul 3-0 per Pironkova, Radwanska aveva chiamato un medical time out. Sul 4-0 arriva un break a favore di Radwanska da 40-30 che potrebbe riaprire il match, con Radwanska che poi si porta 2-4 con un buon game di servizio. Seguono tre giochi in cui chi è al servizio tiene la battuta senza particolari difficoltà, così la Pironkova vince il match 6-3 al terzo. Prima volta nei quarti al Roland Garros per la bulgara, che aveva già raggiunto due volte i quarti in uno Slam (entrambe le volte a Wimbledon, una volta raggiungendo anche le semifinali).
[21] S. Stosur b. [6] S. Halep 7-6(0) 6-3 (Federico Carducci)
Dopo due giorni e varie interruzioni per la pioggia Samantha Stosur riesce a superare Simona Halep portando sul 4-4 il bilancio degli scontri diretti e, sopratutto, qualificandosi per i quarti di finale del Roland Garros, traguardo che non raggiungeva dall’edizione 2012, quando fu sconfitta in semifinale da Sara Errani. Per la testa di serie numero 6 continua la tradizione negativa contro l’australiana sui campi dello Slam parigino dal momento che quella di oggi è la terza sconfitta in altrettante sfide.
Eppure nella prima parte del match, quella disputata nel pomeriggio di domenica, era stata la Halep a portarsi avanti andando negli spogliatoi in vantaggio per 5-3, grazie al break maturato nel settimo gioco. Oggi però, al rientro in campo, la ragazza di Costanza ha mostrato una evidente difficoltà a ritrovare il ritmo e le soluzioni che le avevano permesso di costruirsi quel vantaggio, contrariamente alla sua avversaria apparsa da subito determinata e molto aggressiva. La conseguenza è stata un parziale di 8 punti ad 1 che ha permesso alla finalista 2010 di portarsi sul 5-5. Nei due game successivi la rumena accennava ad una reazione, dapprima procurandosi una palla break, non trasformata, nell’undicesimo gioco e poi riuscendo a tenere il proprio turno di battuta nel gioco successivo garantendosi cosi il tie-break. Il gioco decisivo però è stato un assolo dell’australiana, capace di conquistarlo lasciando la sua avversaria a 0.
Il contraccolpo psicologico è evidente per l’allieva di Darren Cahill: inizio di secondo set e break immediato per l’australiana. Il gioco procede per altri 4 game rispettando l’ordine dei servizi, prima di lasciare nuovamente spazio alla pioggia. Tornate in campo nel pomeriggio è ancora la Stosur a scattare meglio dai blocchi: nel sesto gioco mantiene il servizio, nonostante la Halep riesca a recuperare da 40-15 a 40-40, poi nel gioco successivo si procura addirittura 4 palle break che però, anche per sfortuna, non riesce a convertire. Il segnale tuttavia è chiaro: la Stosur fa il bello ed il cattivo tempo, sopratutto grazie al rovescio in back con il quale controlla il palleggio riuscendo ad aprirsi angoli nei quali incidere con il dritto ed impedendo, se non grazie ad accelerazioni estremamente rischiose, alla sua avversaria di capovolgere la situazione. Emblematici, in questo senso, l’ottavo ed il nono game della seconda partita nei quali la testa di serie numero 21 infila un altro parziale micidiale, questa volta di 8 punti a 2, chiudendo il match in 1 ora e 45 minuti. Per la Stosur adesso la sfida contro la bulgara Tsvetana Pironkova.
(in aggiornamento)
Risultati:
T. Pironkova b. [2] A. Radwanska 2-6 6-3 6-3
[21] S. Stosur b. [6] S. Halep 7-6(0) 6-3
[1] S. Williams vs [18] E. Svitolina
[8] T. Bacsinszky vs [9] V. Williams
[12] C. Suarez Navarro vs Y. Putintseva
[15] M. Keys vs K. Bertens