dal nostro inviato a Stoccarda
Il quinto giorno a Stoccarda, quello dedicato ai quarti di finale, vede scendere in campo 3 delle prima 4 teste di serie (manca all’appello il numero 2 Marin Cilic fatto fuori ieri da Stepanek) e ben due qualificati. Il programma, per essere un torneo 250, è a dir poco interessante e per la seconda giornata consecutiva le condizioni meteo non sono avverse agli organizzatori e tutti i match rispetteranno i loro orari come previsto.
I primi ad inforcare le racchette, per la prima volta in carriera, sono Dominic Thiem e Mikhail Youzhny. Entrambi partono forte e l’austriaco si guadagna subito il break con un vincente di rovescio dopo un lungo ed emozionante scambio. Il russo recrimina per una mancata chiamata dell’arbitro su una sua prima di servizio che effettivamente aveva preso il nastro. Il vantaggio dell’austriaco però non dura molto in quanto al quarto game, con due doppi falli e uno smash a rete, perde il servizio e si torna in parità. All’ottavo gioco Thiem si appresta a battere con palle nuove; Youzhny non spinge più di tanto e si limita a rimandare la palla dall’altra parte del campo, il suo avversario è impreciso e perde a 15 il game concedendo così la chance al russo di servire per il primo set. Chance che viene efficacemente sfruttata e dopo 30 minuti si va al secondo. Nei primi game assistiamo a numerosi vincenti da ambo i lati e proprio grazie a due di essi, in risposta col rovescio, Youzhny si guadagna una palla break. Thiem la annulla con uno smash e un ace seguito da un “come on”; l’attuale numero 7 del ranking sa di dover alzare il suo livello e di dover fare qualcosa in più perché di fronte a lui c’è un giocatore in giornata, ed infatti ciò accade sul 5-4: la profondità di Thiem induce il russo all’errore svariate volte che perde così il set di vantaggio. Le prime emozioni del terzo parziale arrivano all’ottavo gioco con il numero 76 del ranking al servizio. Thiem si guadagna due palle break dopo uno scambio avvincente fatto di smorzate e contro-smorzate, ma nei punti successivi Mikhail ritrova la prima e si porta sul 4-4. La successiva palla break arriva tre giochi più tardi e questa volta è in favore del nativo di Mosca, ma viene annullata da un serve and volley dell’austriaco il quale, scampato quest’ultimo pericolo, prova l’assalto finale nel game successivo per evitare il tie-break. Con la complicità del russo, Dominic si guadagna due match point e il secondo sarà quello decisivo: vincente di dritto e pugni al cielo.
Nelle dichiarazioni post-match definirà questo risultato“la mia più grande vittoria sull’erba, contro un giocatore esperto di questa superficie”. Inoltre ci tiene a far sapere che è “orgoglioso del risultato perché non ho avuto molto tempo per prepararmi e ora ciò che otterrò da questo torneo sarà tutto di guadagnato”. Dunque seconda semifinale consecutiva, dopo quella al Roland Garros, per il ventiduenne che oggi si è portato a casa un match combattuto mostrando di saper vincere anche senza brillare e che, nonostante la giovane età, riesce comunque ad imporre il suo gioco dimostrando tenacia e pazienza.
Il secondo match, iniziato puntuale alle 14:00, vede scendere in campo Roger Federer contro il qualificato Florian Mayer ed è proprio lui a sembrare più in palla nei primi game e riesce facilmente a trovare la via per giocare dei vincenti. Nel primo gioco Federer concede subito una palla break annullata poi senza difficoltà, tuttavia bisogna aspettare la seconda metà del set per vedere lo svizzero a suo agio sui suoi turni di battuta. Il tedesco, col suo gioco eclettico fatto di rovesci affettati e attacchi in contro tempo, impedisce a Roger di trovare il ritmo. Nel dodicesimo game Federer vorrebbe evitare il tie-break e gioca più aggressivo e arriva addirittura a set point, ma stecca due palle e ridà fiducia al tedesco che prende svariate volte la rete e lo raggiunge sul 6-6. Il primo mini-break lo fa Federer al secondo punto grazie ad un attacco di rovescio e poi giocherà solo prime vincenti. Un altro mini-break lo strappa prima del cambio campo dopo lo scambio più lungo del match e successivamente chiuderà con un ace questo primo parziale di non straordinaria bellezza. Nel primo game del secondo set, durato 7 minuti, un Federer aggressivo arriva a palla break annullata da una serie consecutiva di bei colpi del tedesco il quale, nel gioco successivo, sarà lui ad avere l’opportunità del break. Roger manda in rete un altro rovescio ed è 2-0 Mayer. Lo svizzero non ci sta e inizia a spingere ancora di più col dritto e se la cosa negativa è che gli errori non diminuiscono, quella positiva è che comincia a sbagliare anche Mayer che gli ridà il break. L’ex numero 1, oltre che falloso, pare anche un po’ nervoso e dopo una chiacchierata con l’arbitro durante un cambio campo va a servire sul 6-5 in favore del tedesco. Sorprendentemente gli concede tre set point ma il numero 226 del ranking non è abbastanza aggressivo e dunque tie-break anche qui. Il tedesco esordisce con un errore gratuito, mentre gli altri due mini-break è lo svizzero a doverseli guadagnare con due accelerazioni di dritto a dimostrazione che, nonostante non abbia brillato durante il set, nei momenti chiave l’esperienza prevale. Il secondo dei sei match point è quello decisivo e così Federer può esultare dopo 1 ora e 28 minuti di gioco.
Dopo l’uscita di scena dell’acclamato numero 3 del mondo, gli applausi non si placano perché a fare il suo ingresso in campo è Philipp Kohlschreiber, l’ultimo tedesco rimasto in competizione, sempre molto amato quando gioca in casa. Ad affrontarlo troviamo un sempre verde Stepanek che proviene addirittura delle qualificazioni. Le prime emozioni le viviamo nel terzo game dove, grazie a due vincenti, uno di dritto e uno di rovescio, Philipp ottiene la prima palla break, annullata da un servizio vincente; il break tuttavia arriverà ma più tardi, per la precisione al nono game dopo una lunga serie di alti e bassi da entrambe le parti. Grazie a questo vantaggio il numero 26 del mondo riesce a portarsi a casa il set. Nel secondo gioco del secondo parziale però sarà lui, causa un doppio fallo e una volée vincente del ceco a dover difendersi da due break point e lo fa con un dritto e un servizio entrambi vincenti. A questo punto del match entrambi i giocatori sembrano un po’ deconcentrati e si alternano vincenti di alta fattura ad errori gratuiti ad inizio scambio. Nel quinto gioco altra palla break per Stepanek generata da un errore gratuito, annullata da un ace. Match che non regala particolari emozioni fino all’undicesimo game dove sul 5 pari, a causa di una volée di rovescio lunga del ceco, Kohlschreiber ha una palla break che sa di match point. Stepanek commette un altro errore gratuito (manda lungo un approccio a rete) e il tedesco emette un piccolo urlo di liberazione. Kohlschreiber servendo per il match non mostra segni di cedimento e senza problemi vince l’incontro. Questa è stata la prima vittoria per il tedesco contro il ceco dopo sei sconfitte consecutive e quando glielo viene fatto notare dall’intervistatrice, lui sottolinea come abbia dovuto “cambiare il mio stile; non ho giocato molti cross a tagliare il campo come al solito, bensì mi sono preso più rischi con la seconda. Tuttavia non sono soddisfatto del mio gioco e di buono c’è che mentalmente sono stato solido nei momenti che contano”. Inoltre ha aggiunto che “è stato un match intenso e sull’erba è così: per via del serve and volley gli scambi possono essere brevi”.
Sarà per il sole che ha picchiato duro sulle teste degli spettatori (e degli inviati) per tutta la giornata, sarà per il gioco un po’ ipnotizzante di Simon, fatto sta che l’ultimo incontro odierno all’inizio ha un che di soporifero, tuttavia i punti a cui assistiamo sono di discreta fattura e non mancano gli scambi che superano i 10 colpi. Entrambi i giocatori non hanno problemi nei loro turni di battuta e addirittura quello che spinge di più al servizio è il francese. Dopo 41 minuti e 0 palle break si giunge al tie-break dove Simon inizia a tessere la sua tela ed al secondo punto, inducendo l’argentino all’errore, è già mini-break. Del Potro prova ad aumentare la velocità dei suoi colpi da fondo, ma quando si affaccia a rete viene passato senza pietà e addirittura, dopo il cambio campo, si complica le cose da solo con un doppio fallo. A questo punto, sul 5-2 per Simon, l’argentino comincia a colpire al massimo su ogni palla, ma questo non significa rimonta bensì un altro doppio fallo e così il francese vince il tie-break 6 punti a 3. Nel quarto game del secondo set arriva la prima palla break del match ed è in favore di del Potro il quale, stanco di subire il gioco di Simon, decide di aumentare di marcia e vince un corpo a corpo a rete. Purtroppo per lui il francese non si tira indietra quando si tratta di spingere e il break non si concretizza. Nel gioco successivo sarà l’ex numero 4 a dover difendersi da due palle break e la cosa gli riuscirà in maniera efficace grazie alla prima di servizio. Nell’ottavo gioco un paio di distrazioni del francese offrono 2 opportunità di break all’argentino che, con un’accelerazione di dritto, si porta a servire per il set. Tre prime vincenti e un errore di Simon portano tutto al terzo.
Il francese inizia a dare segni di frustrazione e spesso si lamenta con l’arbitro per il rimbalzo irregolare della palla, mentre del Potro riesce a trovare le contromisure al gioco dell’avversario: tiene lo scambio sulla diagonale del rovescio con il back e poi spinge col dritto a sventaglio. Proprio con questa tattica riesce a guadagnarsi il break nel game di apertura ed il secondo arriva quando il francese era aventi addirittura 40-15, ma poi mette a referto una serie di errori gratuiti e al cambio campo siamo 3 a 0 pesante. L’ex numero 8 si improvvisa giocatore di serve-and-volley ma senza troppa convinzione e subisce così anche il terzo break; il giocatore è polemico un po’ con tutti ma non si capisce bene il perché. Intanto il suo avversario chiude il match dopo 2 ore e 4 minuti, con un bagel ed approda nelle semifinali del torneo. Successivamente dichiarerà: “Ringrazio il pubblico per avermi aiutato a giocare ancora meglio. Dopo 3 operazioni e 2 anni di lontananza, torno a godermi il tennis. Non so se domani il pubblico mi supporterà ma io cercherò di fare un buon match”.
Le semifinali che si giocheranno domani saranno Federer contro Thiem e Del Potro contro Kohlschreiber, davvero niente male.
Risultati:
[3] D. Thiem b. M. Youzhny 3-6 6-4 7-5
[1] R. Federer b. F. Mayer 7-6(2) 7-6(1)
[7] P. Kohlschreiber b. R. Stepanek 6-4 7-5
[WC] J.M del Potro b. [4] G. Simon 6-7(3) 6-3 6-0