Prosegue senza sosta la marcia di preparazione verso Wimbledon, archiviati Stoccarda e s-Hertogenbosch il circuito fa tappa nei due luoghi più prestigiosi per gli erbivori (chiaramente escluso Wimbledon): Halle e il Queen’s. Entrambi sono tornei di categoria 500.
Nel dettaglio, in un’epoca di sponsorizzazioni, si fanno chiamare Gerry Weber Open (Halle) e Aegon Championship (Queen’s). La storia tra i due non è minimamente paragonabile, a Londra si gioca da più di cent’anni. La prima edizione risale al 1884 e fu disputato a Stanford Bridge (attuale casa del Chelsea), solo sei anni più tardi la competizione è arrivata nella sede dove tutt’ora viene disputato. Come accaduto a tutti i grandi tornei con centenaria storia, il Queen’s si è dovuto fermare in occasione dei due grandi conflitti mondiali del secolo scorso, dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946. Un’altra sosta invece la si è avuta tra il 1974 e il 1976. Chiaramente un torneo di tale prestigio non può non annoverare nel suo albo d’oro i migliori di questo sport: da Laver a Emerson, proseguendo con Connors, McEnroe, Becker e Lendl, fino ad arrivare ai più contemporanei Sampras, Roddick e Hewitt. Solo Nadal e Murray, infine, tra i grandi dominatori di questo ultimo decennio, sono stati capaci di vincere il trofeo. Come dicevamo prima invece storia decisamente meno importante quella di Halle che va in scena solo dal 1993. Henri Leconte fu il primo campione in terra tedesca, dieci anni dopo ci fu il primo sigillo di Roger Federer che qui ha vinto otto titoli. Una prima striscia va dal 2003 al 2006, poi il 2008, e infine la seconda striscia raggiunta nelle ultime tre edizioni. Nel mezzo ci sono, tra l’altro, due successi per Tommy Haas. Il miglior italiano in entrambe le competizioni è stato Andreas Seppi che la passata stagione sui prati tedeschi ha raggiunto la finale. Ultima curiosità legata a Novak Djokovic finalista in entrambe i tornei (2008 Queen’s e 2009 Halle) senza mai però portare a casa una vittoria.
Quattro saranno i top ten in scena ad Halle: Federer, Nishikori, Thiem e Berdych. Tabellone che comunque regala molti altri spunti perché in gara ci sono anche i nomi di Zvever, Kohlschreiber e Brown (quest’ultimo sempre magico sull’erba). A Stoccarda, sette giorni fa, Roger Federer partiva come ovvio favorito, oggi le cose sono cambiate perché lo svizzero si è dimostrato non essere in condizione (40%). Anzi, neanche vicino ad una forma accettabile. Pur sempre vero che se mette dall’altro lato della rete la volée contro Thiem magari siamo qui a parlare di altro, con Roger che magari vince il torneo. Fatto sta che quel colpo sbagliato ha significato qualcosa di più di una partita persa. Lo stesso Thiem, nuovamente in gara anche questa settimana, si candida come uno dei favoriti, soprattutto dopo che ha sfatato il tabù di terraiolo che presto fatto gli avevano attribuito in molti. Dopo di loro l’ex campione Berdych potrà certamente dire la sua, lo seguono Nishikori, Kohlschreiber e Goffin. Mine vaganti, infine, i già citati Brown e Zverev. Andreas Seppi sarà l’unico italiano in gara questa settimana, al primo turno affronterà Ferrer che, vista l’ultima condizione espressa, è un avversario che di questi tempi può essere battutto. L’altoatesino però deve chiaramente riprendersi dal pessimo torneo giocato la settimana scorsa in Olanda.
Percentuali:
Federer 40%
Thiem 30%
Berdych 15%
Altri 15%
Anche al Queen’s saranno quattro i top ten a scendere in gara: Murray, Wawrinka, Raonic e Gasquet. Tutti, escluso Wawrinka, capaci di raggiungere almeno le semifinali a Wimbledon. Il migliore, ovviamente, sia al Queen’s che ai Championship è Murray capace di vincere entrambi i tornei (non è che li stiamo paragonando, sia chiaro!). Dopo questo quartetto spuntano i nomi di Cilic, Kyrgios, Tomic e Simon. Il sorteggio ha regalato due primi turni da brividi, su tutti Raonic opposto a Kyrgios seguito dalla sfida tra Isner e Del Potro. C’è da dire per di più che l’argentino visto a Stoccarda sembra aver fatto bene a saltare la stagione sul rosso per concentrarsi sui tornei a lui più congeniali. Difficili, anche se in maniera minore, anche gli esordi delle teste di serie uno e due. Murray infatti sfiderà Mahut mentre Wawrinka affonterà Verdasco. Ad ogni modo lo scozzese dovrebbe comunque essere il candidato numero uno, dopo di lui Raonic avrebbe dovuto avere tutti i favori del pronostico ma come visto l’esordio thriller abbassa le sue chance.
Percentuali:
Murray 50%
Raonic 20%
Gasquet 15%
Altri 15%
I numeri della settimana:
64 tennisti in gara;
8 top ten (unici assenti Djokovic e Nadal);
1 italiano, Andreas Seppi;
quasi 2 milioni di montepremi per entrambi i tornei, 1.826.275 € Halle e 1.928.610 Queen’s.