Nonostante la pioggia di ieri tutti i match in programma sono stati completati, e dunque quest’oggi non restano che gli ultimi quattro incontri per completare i quarti di finale ed in campo avremo altrettante teste di serie. Qui ad Halle c’è il sole ed il tetto resta aperto e di conseguenza un leggero venticello rinfresca l’aria all’interno del grande impianto.
Il primo giocatore a scendere in campo è Philipp Kohlschreiber che viene accolto calorosamente anche se gli spalti non sono ancora affatto gremiti, ma presto si riempiranno; il suo avversario odierno è Ivo Karlovic e i due si sono già affrontati quattro volte spartendosi equamente le vittorie. Entrambi hanno ottenuto buoni risultati sull’erba la scorsa settimana: il tedesco è arrivato in finale a Stoccarda mentre il croato si è fermato un gradino più in basso a ‘s-Hertogenbosch. Kohlschreiber parte bene con un gioco pulito e limita al minimo gli errori e qualche volta riesce persino a trovare la via del passante col dritto. Nei primi otto game solo quattro punti vengono vinti da chi è in risposta, questo per dimostrare quanto il servizio faccia da padrone nel match, ma quando è in campo il numero 28 del mondo non è certo una novità. Nel decimo game il tedesco, con una risposta di rovescio in allungo trova la linea e il gran colpo viene confermato anche dall’occhio di falco e, oltre ad essere palla break, è anche set point ma Karlovic mette tre prime e va 5-5. Dopo 38 minuti di batti e ribatti si giunge al tie-break. Nel secondo punto Kohlschreiber riesce a guadagnarsi un mini-break rispondendo sui piedi di Ivo il quale manda in rete la volée. Il vantaggio acquisito permetterà al tedesco di avere tre set point ma sull’ultimo di essi, l’unico sul servizio del tedesco, il croato trova una risposta vincente di dritto del tutto inaspettata che lo rimette in corsa e, dopo aver avuto il tempo di annullare un’altra palla set, chiuderà il tie-break per 9-7.
Nel secondo set, vista la delusione del primo, Kohlschreiber parte in maniera più aggressiva e per due game consecutivi si guadagna delle palle break, ma come avvenuto in precedenza a Karlovic basta mettere dentro la prima. La cosa però non sarà sufficiente nel nono game, e oltre alla prima neanche la seconda va dentro e con due doppi falli dell’avversario, il numero 25 del mondo conquista un break meritato che gli consente di servire per portare il match al terzo, cosa che gli riuscirà senza difficoltà. Il terzo parziale prende un andamento soporifero e fino al 5-5 non accadono cose particolari. Nell’undicesimo game, con Ivo al servizio, Kohlschreiber infila un paio di ottime risposte e arriva a palla break. Il croato le annulla e avrebbe persino delle chance per chiudere il game ma il giocatore di casa è tenace e si guadagna un’altro break point. Karlovic si lascia andare sul più bello e commette un altro fatale doppio fallo. Il tedesco chiude l’incontro poco più tardi dopo due ore e quattordici minuti e per lui, tra singolare e doppio e tra Stoccarda e Halle, è il decimo giorno consecutivo in campo. Con la vittoria di oggi raggiunge Michael Stich a quota 385.
Dopo la fine del primo incontro gran parte del pubblico lascia l’impianto e si rimane in pochi ad assistere al match tra il qualificato Stakhovsky e il numero 5 del seed Goffin. Il belga al suo primo torneo su erba dopo il Roland Garros guida gli head to head per due a zero ma in carriera non ha buone percentuali sull’erba, mentre del suo avversario tutti ricorderano la sconfitta inflitta a Federer nel Wimbledon del 2013. David non parte bene al servizio e concede già tre palle break, l’ucraino è poco preciso e non le sfrutta ma il break arriverà comunque al terzo gioco e si rivelerà decisivo. Il gioco del belga è troppo passivo e non impensierisce minimamente il numero 100 del mondo, il quale potrebbe addirittura chiudere 6-3 con un secondo break: Goffin glielo impedisce ma capitola poco dopo, 6-4. Nel secondo set il numero 11 del ranking non cambia stile, anzi è Stakhovsky ad essere sempre più aggressivo, a cercare le linee e a scendere a rete ed un’altro servizio rubato, a 15, non tarda ad arrivare. Goffin a fatica tiene i suoi turni di battuta e, complicandosi la vita con tre doppi falli in un game interminabile, dovrà addirittura salvare altre palle break. Dopo un’ora e venti minuti di gioco però c’è un plot twist che nessuno si sarebbe aspettato: Stakhovsky serve per il match, e considerando l’incostanza odierna di David, la questione sembrava già risolta, invece Goffin arriva a palla break e, proprio durante questo punto, l’ucraino scivola nell’impattare un rovescio e cade sulla schiena. Impiegherà parecchio tempo a rialzarsi e verrà chiamato subito un medical time-out. Sergiy lascia il campo per qualche minuto per ricevere le cure dovute, ma al suo rientro in campo le cose non sembrano migliorare perché subisce subito il break che assegna il set all’avversario. Del terzo set si giocano solo due game entrambi vinti da Goffin, prima che l’ucraino decida di ritirarsi.
Il match più atteso è senza dubbio quello seguente tra Roger Federer e Malek Jaziri, al loro secondo faccia a faccia dopo Dubai nel 2013 dove vinse Federer. Le chance del tunisino non sono altissime, considerando anche il fatto che non ha mai battuto un top 10 in carriera, tuttavia parte davvero forte e spinge su ogni palla e questo lo porta ad avere un break point già nel terzo game: Roger non si scompone e con qualche servizio vincente riporta tutto alla normalità. Jaziri continua a tirare con violenza e qualche volta riesce anche a trovare il vincente, ma Federer riesce a gestire la situazione e nel settimo game si porta persino avanti di un break e chiude il primo set in meno di mezz’ora. Lo svizzero viene spesso a rete a prendersi i punti e gli scambi che ne vengono fuori divertono la gente che riempie gli spalti. Il numero 64 del mondo non sembra sentire la pressione e all’inizio del secondo parziale spinge ancora più forte di quanto non stia già facendo, e con tre risposte fulminee, brekka a 0 l’avversario. Il vantaggio di Malek però non è destinato a durare molto e Federer non deve fare altro che attendere che l’intensità dell’avversario cali. Ciò avviene nel settimo game dove Jaziri prima commette un doppio fallo sul 30-30 e poi interrompe lo scambio successivo per chiedere il challenge, ma la chiamata si rivelerà errata e regala così il contro-break. Sul finale di set il tunisino inizierà ad essere ancora più falloso e con due errori di dritto e una volée in rete manda il campione elvetico a servire per il match. La cosa risulta essere una formalità per l’ex numero 1 che chiude con due ace e un dritto vincente in un’ora e otto minuti e domani, a cercare di rendergli le cose più complicate, sarà Goffin. Oggi Federer non ha brillato ma ha certamente mostrato, contro un avversario che lo ha impensierito solo a tratti, di essere sulla buona strada per ritornare presto in ottima forma.
L’ultimo match odierno vede il trentunenne Gabashvili contro il ventiduenne Thiem affrontarsi per la seconda volta in carriera, la prima fu vinta dall’austriaco tre anni fa nella finale del Challenger di Kenitra in Marocco. Il russo vuole la rivincita e nel terzo game, con delle ottime risposte, si porta 0-40. Dominic sbaglia clamorosamente una smorzata ed è subito break. Galvanizzato dal vantaggio Gabashvili continua sempre più a spingere ed ottiene ancora delle palle break, ma Thiem sa che se vuole restare in corsa per il set non può concedere un doppio vantaggio, mette dentro delle solide prime e tiene il servizio. Nel game successivo, dopo scambi combattuti e alti e bassi da entrambe le parti, il numero 7 del mondo riesce a strappare la battuta al numero 95 e da quel momento in poi il suo gioco sarà sempre un crescendo che lo porterà a vincere, dopo 47 minuti e un’altro break, il primo parziale per 6-4. Il russo continua a spingere ma non con la stessa precisione di prima e non si rende conto che dovrebbe cambiare strategia perché il suo avversario rimanda tutto e varia spesso il gioco da fondo, e con facilità strappa due volte il servizio all’avversario. L’austriaco ha persino il tempo di deliziare il pubblico con una volée in tuffo e verrà ripagato con degli scroscianti applausi. Il secondo set passa davvero come un lampo e Thiem impiega un solo minuto in più rispetto a Federer per accedere ai quarti, che saranno un remake della finale del torneo di Stoccarda di pochi giorni fa: Kohlschreiber contro Dominic. Ma il modo in cui Thiem ha giocato oggi fa supporre che non ci sarà storia.
Risultati:
[8] P. Kohlschreiber b. I. Karlovic 6-7(7) 6-4 7-5
[5] D. Goffin b. [Q] S. Stakhovsky 4-6 7-5 2-0 rit.
[1] R. Federer b. M. Jaziri 6-4 7-5
[3] D. Thiem b. T. Gabashvili 6-4 6-1