dal nostro inviato a Halle
Tra i giocatori della cosiddetta nuova generazione tu sei quello che ha giocato e vinto più match. Hai preso parte a tornei sul duro, sulla terra e sull’erba ottenendo buoni risultati.
Sì, insomma, per me non ha molta importanza su quale superficie sia. Ciò che conta riguarda me e come mi sento sul campo. Se sono a mio agio posso giocare bene su una superficie dura come su una morbida, non posso dire che ci sono superfici che non mi piacciono.
Oggi il servizio è stato un colpo fondamentale e lo hai sfruttato alla grande.
Sì, ho servito bene, le mie percentuali sono state piuttosto alte e ho fatto diversi ace nei momenti caldi del match e nel tie-break del primo set credo di aver giocato solo due seconde il che è molto buono. Quando giochi contro qualcuno come Marcos (Baghdatis, ndt) che è molto forte dalla linea di fondo, è fondamentale servire bene e oggi sono felice del modo in cui l’ho fatto.
Dopo aver vinto il tie-break hai incitato il pubblico e loro ti hanno supportato tantissimo, cosa significa per te?
Beh, mi diverto sempre quando gioco in casa, è bello avere il pubblico dietro che ti spinge soprattutto quando sei in un grande torneo. Mi piace giocare qui come ad Amburgo per questo gioco sempre questi eventi.
https://soundcloud.com/ubitennis/alexander-zverev-ho-servito-bene-sono-soddisfatto-del-mio-gioco