[6] M. Raonic b. P. Carreno Busta 7-6(4) 6-2 6-4 (Manuel Dicorato)
Esordio tranquillo per Milos Raonic che, sotto lo sguardo attento del duo McEnroe-Moya, costringe alla quinta sconfitta su cinque partite sull’erba lo spagnolo Carreno Busta. La prima sfida tra i due è stata giocata, come era facilmente prevedibile, solo sul servizio del numero 46 al mondo. Alla stretta di mano tra i due erano ben 27 gli aces della testa di serie numero 6 che ha concesso appena due palle break, entrambe nel terzo gioco del secondo set, ben annullate dal suo poderoso servizio. Il primo set ha seguito l’andamento dei servizi fino al 5-4 del tiebreak quando lo spagnolo, al servizio, prima sbaglia un dritto d’attacco e poi consegna il primo set all’avversario con un doppio fallo. Nel secondo set i due break arrivano consecutivamente: saranno il terzo ed il quinto game quelli dove il numero 7 al mondo riesce ad abbattere la coriacea resistenza al servizio dello spagnolo per il più comodo dei 6-2. Il terzo è la copia del set precedente con la sola differenza che nel quinto gioco Carreno Busta riesce a salvarsi con grande coraggio. Nel nono gioco Raonic non sfrutta i primi due match point ma chiude ai vantaggi nel game successivo col punteggio di 6-4 dopo ben sei match point non sfruttati. Il canadese troverà nel secondo turno il nostro Andreas Seppi per una rivincita della sfida di Coppa Davis del 2013 dove Raonic batté l’italiano in quattro set
[1] N. Djokovic b. [WC] J. Ward 6-0 7-6(3) 6-4 (Benedetto Napoli)
La marcia di Novak Djokovic alla terza affermazione consecutiva (quarta complessiva) e al Grand Slam – obiettivo più o meno dichiarato dallo stesso serbo e con Serena Williams nel ruolo di tifosa d’eccezione – sui campi verdi dell’All England Lawn and Croquet Club ha inizio contro la wild card britannica James Ward. Nonostante il fresco campione del Roland Garros abbia giocato un match a velocità di crociera, il divario tra l’incontrastato numero 1 del ranking ATP e il 177 si è fatto sentire soprattutto nei momenti topici di questa inedita sfida. Il primo set scivola via in meno di trenta minuti. Ward decide di dare il via alla sagra degli orrori tennistici e per Djokovic è fin troppo semplice portare a casa il secondo bagel stagionale dopo quello rifilato a Raonic durante la finale di Indian Wells. Il secondo set vede Djokovic portare a nove il numero di game vinti consecutivamente, ma nel gioco successivo Ward si aggiudica il suo primo game mandando in visibilio l’intero Centre Court. L’inerzia del match tutto d’un tratto si capovolge: difatti Ward brekka il serbo per poi confermare il successivo turno alla battuta. Djokovic soffre il britannico che piazza un buon nunero di ace e non soffre più lo scambio prolungato contro il più quotato rivale. Nonostante tre palle break a testa il set trova il suo epilogo al tiebreak. Come da prassi appena il match si mette in salita Djokovic alza nettamente il livello del proprio tennis e lascia Ward la miseria di tre punti. Dopo aver strappato il break nel terzo game del terzo atto Djokovic imposta il pilota automatico e senza particolari sussulti o spunti degni di nota chiude il match in due ore e cinque minuti. Per Djokovic un saldo vincenti/non forzati positivo (29 a 21); per Ward la soddisfazione di essere riuscito ad impensierire, leggermente, il dominatore della scena tennistica. Al secondo turno per l’allievo di Vajda e Becker ci sarà l’ostacolo Mannarino.
[27] J. Sock b. E. Gulbis 6-4 6-4 6-4 (Bruno Apicella)
Jack Sock batte Ernest Gulbis e accede al secondo turno di Wimbledon eguagliando il risulto del 2014 nello slam londinese. Il tennista statunitense, numero 26 ATP, ha avuto bisogno di un’ora e trentacinque minuti per sconfiggere in tre set il lettone che oggi occupa la posizione numero 61 del ranking. Solida la prestazione di Sock che ha commesso, in tre set, 13 errori e ha perso in tutto il match solo una volta il servizio. È stato un break nel settimo gioco a decidere il parziale il primo parziale. Con Sock che ha cercato più volte il dritto di Gulbis da sempre il suo colpo meno incisivo. Ottenuto il break, il numero 26 del ranking è riuscito a chiudere il primo set per 6 giochi a 4. Nel corso del match ci sono stati tanti punti vincenti e diversi colpi interessanti da entrambe le parti e lo stesso Gulbis ha messo a segno 33 vincenti (ma anche 32 errori). Ad inizio secondo set Sock ha guadagnato il break grazie anche un doppio fallo del lettone ed è riuscito a conservare il vantaggio che gli ha permesso di chiudere anche il secondo parziale. Il numero 26 del ranking ha concesso l’unica palla break del set proprio quando si è trovato al servizio per chiudere ma, al secondo set point, si è preso il parziale per 6 a 4. Nel terzo set Gulbis ha alzato il livello del suo gioco e, complice anche alcuni errori a rete da parte di Sock, ha strappato per la prima volta nel match la battuta all’avversario portandosi sul 4 a 1. Vantaggio svanito nel settimo game quando Gulbis ha iniziato a sbagliare con il dritto e ha concesso a Sock l’opportunità di rientrare. Sul 4 pari ha perso di nuovo il servizio, commettendo anche due doppi falli, e lo statunitense ha servito per chiudere senza concedere nemmeno un 15.
[23] I. Karlovic b. B. Coric 7-6(8) 7-6(7) 6-4 (Federico Carducci)
Ivo Karlovic vince il derby croato contro Borna Coric qualificandosi per il secondo turno di Wimbledon 2016, superando il connazionale per la seconda volta su due scontri diretti, dopo il successo del 2015 sulla terra di Bucarest. Scontro generazionale quello andato in scena sul Campo 8 tra un Karlovic che, nonostante le 37 primavere, sembra vivere una seconda giovinezza e il 19enne Coric, indicato da molti come un predestinato della racchetta. Ed è stata proprio la maggiore esperienza della testa di serie numero 23 a risultare decisiva ai fini del risultato, con il più giovane dei due croati scioltosi nei momenti decisivi delle tre frazioni. Il tema tattico della partita è chiaro sin da subito: Karlovic sfrutta il servizio per ottenere punti diretti (alla fine gli aces saranno 26) o per avanzare alla ricerca della rete, mentre Coric è molto solido da fondo e non si fa intimorire dalle avanzate del rivale. Logica conseguenza di questo equilibrio è il tie-break: nel gioco decisivo del primo set Coric scappa subito sul 3-0 e sul 4-2 ma subisce un parziale di 3 punti consecutivi che consente a Karlovic di portarsi sul 4-5. Da questo momento si procede con i servizi fino al 9-8, quando un rovescio tagliato di Karlovic sbatte sul nastro ricadendo in maniera beffarda nel campo di Coric e regalando la prima frazione al numero 32 del mondo.
L’andamento del match non varia neanche nel secondo parziale, malgrado un’occasione di break a testa nel settimo e nell’ottavo gioco e così, inevitabilmente, anche il secondo set viene deciso al tie-break. Anche questa volta non mancano i rimpianti per il più giovane dei due croati; Coric infatti ottiene due mini-break, portandosi 6-2 e procurandosi 4 set-point, di cui 2 sul servizio, senza però riuscire a trasformarli ed anzi subendo l’aggancio di Karlovic sul 6 pari, prima di procurarsi una quinta occasione. Karlovic però non ha intenzione di vanificare lo sforzo fatto per rientrare in gioco ed infila un altro parziale di 3 punti che gli permettere di portarsi avanti di due set. Neanche il terzo set si discosta dai precedenti due, almeno fino al decimo gioco. Sul 5-4 Karlovic, infatti, Coric va a servire per allungare il parziale ma incappa in un game disastroso: dopo un errore di rovescio, conseguenza di un attacco molto profondo di Karlovic, il 19enne di Zagabria cerca una palla corta che si spegne a metà della rete. Sullo 0-30 riesce a dimezzare lo svantaggio con un buon servizio prima di commettere, evento fino a quel punto abbastanza inconsueto, due errori gratuiti che si rivelano fatali per le sorti del match. Nel secondo turno Karlovic, alla dodicesima partecipazione ai Championship dove ha come miglior risultato i quarti di finale del 2009, affronterà Lukas Lacko.
Risultati:
[1] N. Djokovic b. [WC] J. Ward 6-0 7-6(3) 6-4
[3] R. Federer b. G. Pella 7-6 (5) 7-6 (3) 6-3
[5] K. Nishikori b. S. Groth 6-4 6-3 7-5
A. Mannarino b. K. Edmund 6-2 7-5 6-4
[6] M. Raonic b. P. Carreno Busta 7-6(4) 6-2 6-4
[13] D. Ferrer b. D. Sela 6-2 6-1 6-1
[11] D. Goffin b. [WC] A. Ward 6-2 6-3 6-2
[9] M. Cilic b. B. Baker 6-3 7-5 6-3
J. Chardy [17] G. Monfils 6-7(4) 6-0 4-6 6-1 6-2
[16] G. Simon b. J. Tipsarevic 4-6 6-4 7-5 6-3
[Q] D. Evans b. J. L. Struff 6-3 6-7(6) 7-6(7) 7-5
D. Istomin b. [20] K. Anderson 4-6 6-7(13) 6-4 7-6(2) 6-3
[28] S. Querrey b. L. Rosol 6-7(6) 6-7(5) 6-4 6-2 12-10
R. Haase b. D. Schwartzmann 2-6 6-2 6-3 2-6 7-5
A. Seppi b. G. Garcia-Lopez 6-2 6-4 6-0
S. Johnson b. M. Jaziri 7-5 7-6(2) 6-4
N. Almagro b. R. Dutra Silva 6-3 7-6(6) 5-7 3-6 6-3
An. Kuznetsov b. [29] P. Cuevas 6-3 3-6 5-7 6-3 6-4
[23] I. Karlovic b. B. Coric 7-6(8) 7-6(7) 6-4
[27] J. Sock b. E. Gulbis 6-4 6-4 6-4
[Q] E. Roger-Vasselin b. T. Gabashvili 1-6 6-3 6-4 6-4
[Q] L. Lacko b. P. Lorenzi 6-4 6-7(5) 7-5 6-3
T. Bellucci b. [Q] R. Bemelmans 3-6 6-4 6-3 1-6 8-6
J. Benneteau b. I. Marchenko 6-4 6-2 7-6(8)
S. Giraldo vs G. Muller 6-4 7-6(3) 6-7(5) 3-6 11-11 sospesa
S. Stakhovsky b. [Q] Y. Nishioka 6-3 6-4 6-4
[30] A. Dolgopolov b. E. Donskoy 6-2 6-4 3-6 7-6(3)
D. Dzumhur b. D. Kudla 7-6(5) 7-5 2-6 1-6 6-3
P.H. Herbert b. [21] P. Kohlschreiber 7-5 6-3 3-6 6-3
G. Dimitrov b. [Q] B. Fratangelo 6-3 6-4 6-2
N. Mahut b. [WC] B. Klein 7-6(0) 6-4 6-4
[Q] M. Willis b. R. Berankis 6-3 6-3 6-4