Justine Henin, introdotta nella Hall Of Fame lo scorso weekend durante il classico torneo di Newport, ha affermato senza mezzi termini di aver enormemente beneficiato della rivalità con Kim Clijsters; una rivalità lunga tutta una carriera. Le due campionesse, a loro modo simbolo delle due anime del Belgio, quella fiamminga rappresentata da Kim e quella vallona portata alla gloria da Justine, sono comparse insieme sulla scena internazionale durante le competizioni giovanili nella seconda metà degli anni ’90, e da allora hanno percorso una strada parallela, alternandosi al comando della classifica mondiale e laureandosi più volte campionesse slam.
La giocatrice di Liegi, che ha vinto i tre scontri diretti disputatisi nella finale di un major, ha dichiarato che la rivalità con la connazionale ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del suo tennis, ribadendo un concetto più volte espresso nel corso degli anni: “Senza di lei la mia carriera non sarebbe stata la stessa, la continua competizione tra noi mi ha obbligata a completarmi. Quando vinceva mi ripetevo che se lei ce l’aveva fatta, allora dovevo riuscirci anch’io”. Insieme, hanno portato una piccola nazione al top del tennis mondiale per diversi anni: “Il Belgio è una piccolo Paese in generale e ancor più piccolo se parliamo di tennis” – ha detto Henin – “eravamo numero 1 e numero 2 del mondo e la cosa era incredibile, una storia stupenda”. Alla base del loro antagonismo, una grande ammirazione reciproca: “Siamo cresciute battendoci nei tornei giovanili e abbiamo finito per giocarci trofei sempre più importanti. C’era una grande rivalità, ma soprattutto tanto rispetto tra noi”.
Justine Henin ha guidato la classifica mondiale per un totale di 117 settimane e in carriera ha conquistato 7 titoli del Grande Slam in singolare, tra cui quattro Open di Francia.