Giornata di quarti di finale all’ATP 250 di Atlanta. La parte alta del tabellone proponeva il doppio derby USA Young-Opelka e Isner-Fritz mentre sotto erano in programma Nishioka-Zeballos e Kyrgios-Verdasco. Nell’incontro inaugurale il giapponese Yoshihito Nishioka ha annullato le diciannove posizioni di differenza nel ranking ATP (97 contro 78) battendo senza fatica eccessiva nel loro primo incrocio in carriera l’argentino Horacio Zeballos. Nello scontro fra mancini è stato lui a mostrare maggior concretezza, soprattutto con la seconda di servizio e in risposta. Zeballos ha perso il servizio nel primo gioco di entrambi i set, il secondo a zero, senza mai riuscire a procurarsi un’occasione per tornare in partita. A seguire sono scesi in campo Nick Kyrgios e Fernando Verdasco, secondo e quinto favorito del torneo. L’australiano è stato ingiocabile sul proprio servizio per tutto il primo set, concedendo solo quattro punti in cinque turni di battuta. Nick sembrava in pieno controllo ma dopo aver mancato due palle break consecutive sul tre pari del secondo si è innervosito, ha concesso e annullato con un ace l’unica occasione nel game seguente ma si è fatto trascinare al tie break, perso per 7-5 con uno sciagurato doppio fallo sul cinque pari dopo essere stato avanti 3-1 e 4-2. Gli animi si sono scaldati nel set decisivo e il mancino spagnolo ne ha fatto le spese, perdendo subito il servizio con un doppio errore seguito da un dritto out di un metro abbondante. Da lì in poi nulla da fare con Nick che agguanta la semifinale chiudendo con una prima vincente. Fredda la stretta di mano finale.
È stata poi la volta della sorpresa della settimana, il diciottenne di St. Joseph Reilly Opelka, opposto al connazionale Donald Young. Ebbene, il pivot (2,11) statunitense non ha guardato la classifica, che lo vede al n° 837 ATP, e si è imposto in due set durati poco meno di un’ora e un quarto contro il settimo favorito del seeding. Nel primo set il giovanotto si è preso subito la battuta avversaria, o meglio, è Young a fargliene dono con due doppi falli e un dritto lungo. Opelka è stato poi freddo e concreto annullando con la prima palla le due opportunità concesse nel quarto e ottavo gioco. Il secondo parziale si è squilibrato nel quinto game, quando su servizio Young Reilly è andato 15-40 con un passante in corsa di rovescio splendido e raro per uno col suo fisico per poi brekkare su un errore non forzato dell’avversario. Match finito e ottima impressione destata dal più giovane, che ha messo in mostra un gran coraggio oltre a colpi squassanti.
L’onore di chiudere la giornata è legittimamente toccato alla prima testa di serie e n° 17 ATP John Isner, che ha sconfitto in due set combattuti Taylor Fritz, uno dei suoi possibili eredi. John ha vinto questo torneo negli ultimi tre anni e confermandosi supererebbe Pete Sampras e Andy Roddick come numero di affermazioni in Georgia. Primo set meritato da Isner, che va spesso a palla break ma concretizza solo nel nono gioco. Subito dopo si distrae sul 15-40 facendosi riprendere ma peggio di lui fa l’avversario che perde ancora la battuta e poco dopo il primo set. Il vantaggio dà ancor più fiducia al servizio di Isner che nel secondo set non concede nulla sui propri turni e sfrutta in modo chirurgico l’unica palla break concessa da Fritz nel sempre fatidico settimo gioco. Questi gli accoppiamenti delle semifinali: Isner-Opelka nella parte alta (preparate l’elmetto) e Kyrgios-Nishioka in quella bassa. Nessun precedente in entrambi i casi.
Risultati:
[1] J. Isner b. [8] T. Fritz 7-5 6-4
[WC] R. Opelka b. [7] D. Young 6-4 6-4
Y. Nishioka b. H. Zeballos 6-4 6-4
[2] N. Kyrgios b. [5] F. Verdasco 6-4 6-7(5) 6-3