https://soundcloud.com/ubitennis/tsurenkovinci-domani-mi-allenero-solo-sugli-slice
È simpatica e pure carina Lesia Tsurenko, la ragazza ucraina che sfiderà Roberta Vinci per un posto nei quarti di finale e che si è prestata con molta cortesia e pazienza ad una lunga e (secondo me…) curiosa intervista con chi scrive. Per lei è il primo ottavo di finale in uno Slam, per Roberta sarà invece l’ottavo… n.8. La ragazza ucraina, una delle tre che erano approdate al terzo turno (con Svitolina e Bondarenko, un successo ucraino inedito qui), ha 27 anni, 6 meno della tarantina – che è la terza tennista più anziana in tabellone, dietro le due Williams – e sta giocando il suo Slam n.21. 10 sconfitte al primo turno sono tante, ma Lesia ha dovuto vedersela con ogni genere di infortunio, schiena, spalla, ginocchia. Ed ecco perché non si faceva grandi illusioni sul suo cammino a questo US Open, come… leggerete. Qui non si aspettava davvero di andare così avanti. Che avrebbe dovuto giocare contro Roberta Vinci negli ottavi glielo ho detto io: “Mi aveva detto un amico che avrei dovuto giocare contro chi vinceva fra la Kvitova e la Svitolina… avevo guardato il tabellone soltanto fino al secondo turno… devono aver letto male” e ride.
Forse la novità non le dispiace: la Kvitova in giornata fa sempre paura, forse più della Vinci. È contenta perché con la Cibulkova aveva perso 2 volte su 2 (nettamente 6-1 6-4 e 6-3 6-2) e… “Ero avanti 4-1 nel terzo, ma poi ho perso il servizio sul 5-3. Ma se non le strappavo la battuta sul 5-4, mi sa che non ce l’avrei fatta a vincere questa partita, aveva cominciato a farmi male il ginocchio… ero stanchissima!”. Anche con Roberta Vinci l’unico precedente è pessimo: 6-2 6-1 a Doha quest’anno… “Stavo recuperando da un infortunio però… non sapevo se avrei fatto meglio a non giocare”. Ma è al ricordo di quanto accadde a Biella in Fed Cup con l’Italia che le si illumina il viso: “Vinsi 6-1 6-0 con la Schiavone e la Errani si ritirò quando stava perdendo 6-1, 3-0…” Inciso: prima dell’exploit sulla Cibulkova qui, il miglior risultato di un anno deludente la Tsurenko lo aveva colto a Indian Wells battendo… la Errani!
–Ma è la terra battuta la tua superficie migliore?
“Ma no! Ero arrivata a Biella e per cinque giorni non avevo fatto altro, con uno sparring partner, che farmi tirare colpi tagliati, smorzate e altro…”
–Allora anche contro Roberta dovresti ripescare quello sparring-partner!
Ride di gusto: “Eh sì, ma comunque con Dimitri Brichek, il mio coach, questo sabato prima de match con la Vinci non faremo altro. Ma alla Vinci piace giocare su questi campi, è evidente…lo dice la finale raggiunta l’anno scorso, sarà molto difficile per me batterla” dice la n.99 del mondo che qui ha battuto la Begu, testa di serie n.21 e la qualificata Wang senza perdere un set.
Gli infortuni che l’hanno perseguitata ad inizio anno, fino da Brisbane a gennaio, al punto che dal suo best ranking di n.33 è scesa al n.99, non l’hanno abbandonato neppure quest’estate:
“Dopo Wimbledon ho dovuto saltare 5 tornei. Ho dovuto mancare le Olimpiadi di Rio cui tenevo molto, sono tornata a Cincinnati e ho perso dalla Bacsincszky ma stavo già meglio… e ora sono davvero molto contenta di essere negli ottavi”
Le chiedo se abbia un idolo, un tennista ucraino magari…magari Dolgopolov?
“Oh con lui siamo amici, guardavo sempre le sue partite prima di conoscerlo, mi piaceva vederlo giocare”.
Beh, se la Tsurenko cerca uno sparring-partner che gli giochi colpi molto tagliati per abituarsi al rovescio della Vinci, Dolgopolov sarebbe proprio l’uomo giusto…Peccato si sia dovuto ritirare al primo turno contro Djokovic e sia già ripartito. In carriera la Tsurenko ha battuto 7 volte una top-20. Roberta 38…Ma come dicono tutti, il passato non conta. Conterà vincere domenica.