Iniziamo dal ranking, che ha subito alcuni cambiamenti importanti, a partire dalla top-10: Wawrinka consolida la terza posizione, Nadal guadagna una posizione e sale al numero 4, Nishikori guadagna due posizioni e sale al numero 5. Federer, impossibilitato a difendere la finale 2015, perde 4 posizioni e retrocede al settimo posto, subito dietro Monfils, numero 8 (+4), che entra in top-10 ai danni di Cilic (oggi 11, -2 rispetto a due settimane fa).
Altri cambiamenti di rilievo per Kyrgios, salito al 15 (best ranking), Bautista Agut salito al 16, ma soprattutto Pouille, numero 18 e best ranking . Tra i primi 32 salgono anche Cuevas (19), Karlovic (20), Dimitrov (22), Sock (23), Zverev (27), Simon (28), Querrey (29) e Ramos-Vinolas (32). Tra i gamberi, segnaliamo F.Lopez (sceso al 26), più indietro male anche Anderso che scende al 46, perdendo 11 posizioni. Tra le sorprese di questi US Open ed ora in top-100, Marchenko sale al 50 (+13), Evans al 53 (+11), Edmund al 55 (+29), Struff al 67 (+11), Taro all’88 (+13), Harrison al 94 (+26) e Donaldson al 97 (+25). Ma, soprattutto, finalmente Del Potro rientra in top-100, collocandosi al 64 e guadagnando ben 78 posizioni. Molto più indietro, balzo eccezionale per il connazionale Velotti, salito al 185 (+71 per lui), ma anche Giannessi che entra tra i 200 salendo al 198 (+45).
E gli italiani? Lorenzi è numero 1, con 170 punti su Fognini, ma dovrà difendere molti punti ottenuti nei challenger nelle prossime settimane. Ecco la Top-10 italiana, tra parentesi la posizione nel ranking ATP:
1] (35) Lorenzi
2] (43) Fognini
3] (92) Seppi
4] (110) Fabbiano
5] (149) Cecchinato
6] (168) Vanni
7] (179) Gaio
8] (198) Giannessi
9] (212) Donati
10] (227) Napolitano.
Tra i giovani italiani, segnaliamo il balzo in avanti di Mager, il 21enne ha scalato ben 45 posizioni ed è nei primi 300, precisamente alla posizione 290.
Gli US Open hanno anche cambiato sostanzialmente la Race To London. Ecco i primi 16, tra parentesi le posizioni guadagnate o perse in queste due settimane a Flushing Meadows. Come già Djokovic e Murray, anche Wawrinka ha ottenuto la partecipazione alle Finals grazie al successo ottenuto a Flushing Meadows. Restano dunque solo cinque posti disponibili.
Djokovic allunga su Murray ed ha un considerevole vantaggio sullo scozzese, di poco superiore ai 2,000 punti, molto difficilmente colmabile da qui a sine anno, considerando che restano da disputarsi, oltre alle Finals che mettono in palio fino a 1,500 punti, due Master 1,000 (Shanghai e Bercy) più altri tornei di caratura inferiore. Oltre l’ottavo posto i distacchi sono notevoli: Nadal ha un discreto margine su Berdych, quasi 700 punti, non facilmente colmabile da qui a Bercy.
I migliori italiani nella race sono Lorenzi (36) e Fognini (53) con quest’ultimo che deve recuperare 222 punti a Lorenzi se vuole terminare l’anno come numero 1 d’Italia. Segnaliamo anche Del Potro, prepotentemente risalito al 51esimo posto, con un salto in alto di ben 65 posizioni, nessuno come lui tra i primi 200. L’argentino a fine anno potrebbe tranquillamente entrare tra i primi 50 al mondo e questi risultati gli consentiranno di accedere direttamente ai tabelloni degli Slam, ma anche ai tabelloni di quasi tutti gli altri tornei ATP.
Riserviamo qualche riga anche alle classifiche di doppio maschile. Ecco i primi 10:
L’eterno Nestor, 44 anni compiuti, è 14esimo, primo tra gli italiani è Bolelli (58), unici altri in top-100 sono Fognini (67, che sale di 10 posizioni) e Seppi (85).
Ecco quali sarebbero le 8 coppie eleggibili per le Finals se si disputassero domani:
Lontanissima la prima coppia di italiani (Bolelli-Seppi, 39esimi), che non ha più alcuna possibilità, anche a causa della prolungata assenza di Bolelli.