Scatta il torneo ATP 250 di San Pietroburgo, mai ricco di presenze come quest’anno. Ai nastri di partenza sono infatti presenti il campione dello US Open, Stan Wawrinka e Milos Raonic, non male per un torneo non di prima fascia. Gli incontri della prima giornata erano soltanto tre. Aprivano il programma Adrian Mannarino e Berankis. Match molto combattuto sin dal primo parziale. Un break per parte, molti scambi rapidi, soprattutto durante il turno di servizio di Mannarino ed epilogo al tiebreak, vinto da Berankis per 9 punti a 7. Il secondo set vede Mannarino più aggressivo in risposta sin dai primi scambi. Il break arriva al secondo gioco grazie ad un ottimo dritto inside out. Il francese rischia poco sui propri turni di battuta ed incamera il parziale in 40 minuti con il punteggio di 6-3. Si va al terzo e decisivo set dove l’equilibrio regge fino al 3-2 Berankis. Qui il lituano cambia passo, strappa il servizio e si invola sul 5-2, chiudendo per 6-3 in 2 ore e 6 minuti di gioco. Al secondo turno affronterà la testa di serie numero 4 Bautista Agut.
Il secondo match di giornata vede di fronte il bombardiere ceco Lukas Rosol e l’argentino Diego Schwartzman. L’incontro è molto equilibrato. Il primo set vede seguire i turni di servizio con regolarità fino al 4-4. Qui Rosol, alla terza occasione riesce ad ottenere il break e successivamente con un solido turno di battuta chiude il parziale per 6-4 in 38 minuti di gioco. Il secondo set riparte sulla falsa riga del primo con l’argentino che tiene con maggiore difficoltà i propri turni di battuta rispetto al ceco che con 13 aces ha più facilità nell’ottenere punti. Il break per Rosol arriva al quinto gioco. Concede pochissimo al servizio e riesce a chiudere in due set in poco più di un’ora e 20 di gioco con un doppio 6-4. Per lui adesso un proibitivo secondo turno contro Wawrinka.
Il giocatore più atteso della giornata era colui che chiudeva il programma, Alexander Zverev. Il talento tedesco affrontava la wild card russa Karen Khachanov. Partita più dura del previsto per Zverev, che fronteggia diverse palle break nei primi tre games, annullandole con il solito grande talento e con due ottimi rovesci lungolinea. Il russo tiene botta, risponde colpo su colpo e si guadagna il tiebreak. Qui la maggior classe, e nonostante l’età, esperienza del tedesco vengono fuori e incamera il tiebreak per 7 punti a 3. Nel secondo set l’equilibrio è molto più precario. Zverev potrebbe scappare via già nei primi games, ma è abbastanza sprecone. Nei suoi turni di servizio soffre, tuttavia, meno rispetto al primo set, e ha più energie nei games di risposta. Il break decisivo arriva al settimo game. La partita finisce in pratica qui e Zverev chiude per 6-4 in un’ora e 26 minuti di ottimo tennis e contro un ottimo Khachanov. Per la testa di serie numero 5 un ottimo test in vista del secondo turno dove affronterà il vincente del derby russo Medvedev-Bublik.
Risultati:
R. Berankis b. A. Mannarino 7-6(7) 3-6 6-3
L. Rosol b. D. Schwartzman 6-4 6-4
[5] A. Zverev b. [WC] K. Khachanov 7-6(3) 6-4
Domenico Giugliano