La finale dell’ATP 250 di Chengdu la giocheranno Karen Khachanov e Albert Ramos (1-1 i precedenti, con quest’ultimo che ha vinto quest’anno nel match di ottavi di Istanbul, dopo che nel 2013 aveva perso contro il russo, allora diciassettenne, nel match di primo turno a Mosca).Il primo si è imposto in due set su Viktor Troicki con lo score di 6-3 7-5, mentre il secondo – che domani cercherà il secondo titolo ATP in carriera dopo quello ottenuto lo scorso Luglio a Bastad in finale su Verdasco – ha prevalso al tiebreak del terzo set su Grigor Dimitrov, vincendo con il punteggio di 7-6(6) 1-6 7-6(3). Continua così il grande torneo del giovane russo che, dopo la splendida vittoria di ieri contro Feliciano Lopez e quelle contro Sousa e Mannarino, conferma i progressi compiuti in questo 2016. Da lunedì dovrebbe entrare tra i primi 70 giocatori del mondo, con la possibilità – in caso di vittoria – di arrivare fino al numero 55.
La partita inizia con il russo estremamente aggressivo, cercando di ottenere moltissimo con la prima di servizio ed utilizzando spesso la soluzione lungolinea sia con il dritto che col rovescio. Sul 2 pari Troicki commette tre gratuiti di dritto e concede tre palle break non consecutive, annullate con due prime vincenti ed una risposta di Khachanov sbagliata in larghezza ma, al quarto break point, il numero 32 del mondo commette un doppio fallo, consegnando così il break al rivale. Nel game successivo il giocatore di Mosca, dopo essere stato avanti 40-15, si ritrova ai vantaggi, ma un grave errore di dritto del belgradese e uno scambio a rete vinto dal numero 101 ATP regalano il 4-2 a quest’ultimo. L’allievo di Galo Blanco domina gli scambi da fondocampo su entrambe le diagonali, portandosi sul 40 pari anche nel settimo game grazie ad altri due errori di dritto del serbo – che fatica tantissimo a giocarlo soprattutto in lungolinea, rimanendo quasi sempre col peso del corpo all’indietro. Ciò nonostante, Viktor riesce a salvarsi grazie al servizio e ad un errore di misura con il rovescio da parte del giovane russo. Sul 5-3 il ragazzo di Mosca trova un’altra splendida accelerazione con il rovescio lungolinea, seguito da un gran passante con il dritto lungolinea in corsa e da un errore con il dritto inside-in di Troicki, che consegna il primo set all’avversario con lo score di 6-3 dopo 39 minuti di gioco.
Nella seconda frazione di gioco il serbo, consapevole di essere inferiore negli scambi da fondocampo, cerca di verticalizzare il gioco e di raccogliere qualche punto a rete. Sul 3 pari Khachanov commette due gratuiti con il dritto che portano l’avversario a palla break, sciupata però malamente con un rovescio lungolinea in avanzamento che termina in rete. Ciò nonostante, Troicki si procura un’altra chance di break con un ottimo passante di dritto, sbagliando però il medesimo colpo prima nella direttrice lungolinea e poi in quella diagonale, consentendo all’avversario di tenere anche questo turno di battuta. Si prosegue senza sussulti fino al 6-5 per Khachanov, quando all’improvviso il russo si porta sullo 0-30 sul servizio del rivale. Sul 15-30 il nastro rende impossibile da gestire un passante di rovescio del numero 101 ATP, che riesce ad archiviare l’incontro con un dritto in diagonale a campo aperto – che fa seguito ad un’ottima accelerazione con il rovescio in cross – conquistando così la sua prima finale ATP in carriera. C’è da giurare che non sarà l’ultima. Anzi.
In finale Karen troverà, come detto, Albert Ramos. Lo spagnolo è riuscito a prevalere su Grigor Dimitrov dopo una dura lotta lunga ben 2 ore e 55 minuti.
La partita inizia con Ramos che cerca di impostare gli scambi sulla diagonale sinistra, andando così a cercare il rovescio del bulgaro con il proprio dritto mancino. Dimitrov, la maggior parte delle volte, accorcia con questo fondamentale, consentendo così all’iberico di entrare con i piedi dentro al campo e chiudere il punto. Il numero 31 ATP riesce così a conquistare un break di vantaggio nel primo set sul 2 pari, salvo perdere subito dopo il servizio, commettendo peraltro un doppio fallo. Si arriva al tiebreak, dove Dimitrov scappa sul 6-3, salvo poi subire la rimonta del rivale, che mette a segno un parziale di 5 punti a 0 che gli regala il primo set. Nella seconda frazione di gioco, il numero 21 del mondo non si distrae, facendo valere la propria maggiore brillantezza tecnica e varietà di gioco, dominando il parziale per 6-1. Si arriva dunque al set decisivo, dove Ramos – dopo aver annullato ben cinque palle break nel secondo gioco, conquistandolo dopo aver giocato ben 18 punti, riesce a strappare il servizio al tennista di Haskovo nel terzo game. Si prosegue senza squilli fino al 5-4, quando il catalano trema e, al terzo break point concesso, perde il servizio. Si arriva nuovamente al “jeu decisif“, che il bulgaro comincia con un sanguinoso doppio fallo. Questa, in qualche modo, è la svolta del match: Ramos vince 5 dei successivi 6 punti, conquistando 5 match point consecutivi: il terzo è quello buono, con il giocatore di Barcellona che conquista così la terza finale in carriera (la prima sul cemento) nel circuito maggiore e da lunedì salirà almeno al numero 27 delle classifiche mondiale, suo nuovo best ranking. Curiosamente Dimitrov perde il match avendo conquistato più del doppio dei punti in risposta rispetto al suo avversario (58 a 27) a ulteriore dimostrazione del fatto che a tennis serva giocare bene i punti importanti, cosa che non è riuscita al giocatore bulgaro in questa semifinale soprattutto nei due tie-break risultati decisivi.
Risultati:
[5] A. Ramos b. [3] G. Dimitrov 7-6(6) 1-6 7-6(3)
K. Khachanov b. [6] V. Troicki 6-3 7-5