Non si può dire che un tale risultato non fosse pronosticabile ad inizio anno. La coppia Mahut/Herbert era stata di gran lunga una delle più forti ad inizio anno agendo alla stregua di un rullo compressore su qualunque avversario si ponesse sulla loro strada, e meritata era stata la conquista della prima posizione di coppia. Tanti i successi dei due, tra cui risplende il trofeo di Wimbledon, conquistato in un derby tutto transalpino contro Benneteau/Roger-Vasselin.
Fondamentale per Mahut è stata la sconfitta nella semifinale del Masters della coppia Murray/Soares, con quest’ultimo che rischiava seriamente di spodestare il francese dalla cima della classifica.
Un giusto premio alla carriera per questo ‘ragazzo’ di trentaquattro anni che sta vivendo forse il periodo più roseo della carriera; va infatti ricordato che anche in singolare il francese vanta una classifica di tutto rispetto (attualmente è numero 39, best ranking 37 nel 2014) oltre a 4 titoli ATP conquistati sulla sua amata erba (l’ultimo quest’anno a ‘s-Hertogenbosch).
Riccardo Sozzi