Coppa Davis, finale: Cilic evita la debacle, Croazia avanti
Karlovic: “Non il mio miglior tennis”. Del Potro: “Ho alzato il livello negli ultimi 2 set”
Finale Coppa Davis
Croazia-Argentina 1-1 (Zagreb Arena, Zagabria, cemento indoor)
J.M. del Potro b. I. Karlovic 6-4 6-7(6) 6-3 7-5
Sesto match tra Karlovic e del Potro, ma forse questo è il più importante a livello assoluto per entrambi. I precedenti dicono 4-1 per l’argentino, Karlovic ha vinto solo nel 2007 a Nottingham sull’erba. Karlovic non dovrebbe avere niente da perdere ed a quasi 38 anni con una vittoria avvicinerebbe la Croazia alla seconda Davis ed entrerebbe nella storia del tennis del suo paese. Del Potro, invece, deve assolutamente vincere. L’1-1, infatti, è fondamentale per tenere vive le speranze dei sudamericani.
Parte Karlovic al servizio, non mette una prima, del Potro gioca un game esemplare alla risposta, è subito break. L’argentino pare in palla, conscio del proprio ruolo, conferma il break, poi Karlovic mette i primi due ace e tiene a zero la sua battuta. Il croato ritrova pian piano l’efficacia del proprio servizio, ma del Potro alla risposta non da nessuna chance. Solo tre punti concessi in tutto il primo set quando serve, l’argentino chiude 6-4 dopo 34 minuti (con il corredo di 3 ace, contro i 7 dell’avversario).
Il secondo set parte con Karlovic al servizio. Succede di tutto: il croato sembra contratto, sa quanto sia importante partire subito e tradisce il nervosismo. Con il servizio fa e disfa, centra 3 ace ma commette anche 4 doppi falli, di cui due consecutivi sul 30-15. Ma il nr.20 del mondo sulla palla break mette una seconda di servizio a quasi 190 km/h e dopo 14 punti porta a casa il game. Del Potro continua a non concedere nulla al servizio, i servizi si susseguono senza particolare sussulti. Si arriva dunque a un decisivo tie-break. Del Potro sembra avere in mano il set quando ottiene un mini-break pesantissimo nel primo punto. Arriva fino al 6-4 e servizio per chiudere, ma Karlovic non si arrende: gioca un punto eccezionale chiuso con un dritto vincente e poi raggiunge l’avversario sul 6 pari. Qui si gioca lo scambio più lungo del match (18 colpi), che Karlovic vince in maniera mirabile. Sul set-point per lui attacca la seconda di del Potro subito dalla risposta prendendo poi la rete con autorità per la volée in allungo che l’argentino non riesce a controllare per la gioia incontenibile della Zagreb Arena. Un set pari dunque dopo 1h 34′.
Nei primi 6 game del terzo parziale i due giocatori concedono le briciole al servizio, con Karlovic che appare sempre più in fiducia. Ivo non sbaglia più una scelta, con il back di rovescio lungolinea che crea più di qualche problema all’avversario, il quale riesce comunque a tenere facilmente i suoi turni di battuta. Nell’ottavo game il croato commette due doppi falli e sbaglia una volée di rovescio non impossibile che gli costano lo 0-40. Sulla prima se la cava coprendo bene la rete, mentre sulla seconda trova un servizio vincente; tuttavia, sul 30-40, Palito si allunga benissimo per rispondere col dritto, costringendo il balcanico all’errore di mezzo volo: 5-3. Nel gioco seguente DelPo continua a variare bene la direzione col servizio; da lì alla conquista della terza frazione il passo è breve. 2 set a 1 dopo quasi 2 ore e 20 di partita.
All’inizio del quarto parziale i colpi d’inizio gioco continuano a farla da padrone, con il numero 20 ATP che tenta spesso il chip and charge, ma senza grande fortuna. Nel settimo game del Potro si rende pericoloso in risposta grazie ad un paio di errori al volo di Karlovic, il quale però rimedia col solito servizio slice esterno da destra e con una buona copertura del net. Del Potro non ha mai problemi nel tenere i suoi turni di battuta, mentre sul 4 pari riesce nuovamente a crearsi un’opportunità per operare il break. Una gran risposta di rovescio, infatti, gli consente di issarsi sul 30 pari, ma Ivo si salva un’altra volta con un servizio vincente e venendo a prendersi il punto a rete (il croato sta giocando sempre la volée dalla parte opposta rispetto al colpo precedente, senza cercare mai il contropiede). Il decimo gioco è una formalità per il sudamericano, il quale sul 5 pari ritorna pericoloso grazie ad un passante di dritto su uno smash non chiuso da Dr Ivo. Un doppio fallo regala alla torre di Tandil un break point, su cui lo stesso si inventa una risposta pazzesca con il rovescio in diagonale stretto: 6-5. Il croato cerca di rimanere attaccato all’incontro con un bel dritto lungolinea, ma del Potro rimane freddo, servendo alla grande ed archiviando il match dopo 3 ore e 19 minuti di partita.
Come previsto, la prima giornata della finale di Coppa Davis 2016 finisce così sul punteggio di 1 a 1. Del Potro e Cilic hanno dovuto faticare più del previsto; se è praticamente certo che il secondo sarà in campo domani per il doppio, per quanto riguarda il primo dovrà portare consiglio. Domani alle 15 conosceremo la scelta di Orsanic.
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