Nel 2016 abbiamo potuto assistere a 66 tornei ATP, esclusi i Challenger e i Futures. Altri due grandi tornei sono stati disputati nel 2016, la Coppa Davis e le Olimpiadi, ma essendo eventi ITF ed essendo particolari – uno ha sedi itineranti, l’altro si disputa ogni quattro anni e non ha montepremi – li escluderemo da questa analisi. Approfittando della pausa invernale, abbiamo deciso di studiare la distribuzione geografica dei tornei ATP, dividendoli per superficie e presentando alcune mappe che aiutino a visualizzare i risultati.
I tornei sul “duro” outdoor – La metà sono in terra nordamericana
Abusando della traduzione letterale del termine hard, iniziamo l’analisi raggruppando i tornei che si disputano su superficie hard ed all’aperto. Quattro sono i periodi in cui si concentra la maggior parte dei tornei hard outdoor: gennaio australiano, marzo a stelle e strisce, l’estate nordamericana e la coda asiatica post US Open.
Ma quanti sono i tornei outdoor hard? E dove si disputano? Qui sotto riportiamo una classifica, per Paese, stilata tenendo conto del totale dei punti ATP messi a disposizione dai tornei all’aperto e sul cemento. Tra parentesi, il numero dei tornei.
1] USA 6,250 (8)
2] Australia 2,500 (3)
3] Cina 2,000 (4)
4] Canada 1,000 (1)
5] Messico 750 (2)
6] Emirati Arabi Uniti 500 (1)
6] Giappone 500 (1)
8] India 250 (1)
8] Qatar 250 (1)
8] Nuova Zelanda 250 (1)
Su un totale di 23 tornei, ben 11 si disputano in Nord America, tra cui 1 Slam (US Open) e ben 4 Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Canada e Cincinnati). Gli altri 2 tornei “pesanti” si disputano in Australia (Australian Open) e in Cina (Masters 1000 di Shanghai). Come possiamo notare dalla mappa, nessun torneo di questo tipo si disputa in Europa e nessuno in Sud America. I Paesi rappresentati sono 10.
I tornei sul “duro” indoor – Un affare quasi esclusivamente europeo
Sono 14 i tornei indoor su superficie hard ed indoor, più un quindicesimo che si disputa su terra indoor (il 250 di San Paolo in Brasile) e che escludiamo da questo gruppo. Entrambi i tornei “pesanti”, le Finals di Londra ed il Masters 1000 di Bercy – si disputano in Europa, come del resto la gran parte dei tornei di questo tipo. Sono infatti 13 su 14 i tornei europei, unica eccezione il 250 di Memphis, Stati Uniti. La stagione indoor prevede due tronconi: il primo a febbraio, il secondo da ottobre al termine della stagione. Ecco la classifica a punti, che vede 10 Paesi rappresentati e la Francia a guidare la graduatoria.
1] Francia 1,750 (4)
2] Gran Bretagna 1,500 (1)
3] Russia 500 (2)
3] Svizzera 500 (1)
3] Austria 500 (1)
3] Paesi Bassi 500 (1)
7] Bulgaria 250 (1)
7] Belgio 250 (1)
7] USA 250 (1)
7] Svezia 250 (1)
Tra questi, soltanto gli Stati Uniti hanno tornei ATP hard indoor ed outdoor e non esiste alcun torneo hard indoor nell’emisfero meridionale.
I tornei su terra – Europa e Sud America, ma non solo
I tornei su terra sono 22, soltanto 1 in meno rispetto al cemento outdoor, ma ben 18 in meno del cemento, se consideriamo anche l’indoor. Se la terra blu è stata una meteora apparsa soltanto a Madrid nel 2012 e la terra verde è attualmente presente soltanto a Charleston (USA) nel circuito WTA, il circuito ATP presenta 21 tornei in terra rossa ed 1 in terra marrone, a Houston, Stati Uniti. Come dicevamo poco sopra, 1 solo torneo indoor su terra rossa, il 250 di San Paolo, in Brasile. I tornei “pesanti” sono tutti europei: 1 Slam (Roland Garros a Parigi) e 3 Masters 1000 (Monte Carlo, Madrid e Roma).
I tornei ATP su terra rossa si disputano prevalentemente in Europa da aprile ad inizio giugno e poi a luglio, per un totale di 16 tornei europei. Tuttavia, ben 4 continenti ospitano tornei ATP su terra: 4 in Sud America (Brasile, Argentina, Ecuador), 1 in Nord America (Stati Uniti), 1 in Africa (Marocco). Questo considerando il torneo di Istanbul come europeo. Tra le curiosità, il 250 che quest’anno si è disputato a Marrakech è l’unico torneo africano il calendario. Ecco la classifica a punti, in cui troviamo ben 16 Paesi tra cui l’Italia, grazie al nostro unico torneo ATP, gli Internazionali di Roma.
1] Francia 3,500 (3)
2] Spagna 1,500 (2)
3] Italia 1,000 (1)
4] Brasile 750 (2)
4] Germania 750 (2)
6] Svizzera 500 (2)
7] Ecuador 250 (1)
7] Argentina 250 (1)
7] USA 250 (1)
7] Marocco 250 (1)
7] Romania 250 (1)
7] Portogallo 250 (1)
7] Turchia 250 (1)
7] Svezia 250 (1)
7] Austria 250 (1)
7] Croazia 250 (1)
Come per i tornei indoor su cemento, la Francia comanda la classifica relativa alla terra. Tra questi ci sono gli unici due tornei ATP vinti da italiani nel 2016: Umag (Croazia), vinto dal futuro papà Fabio Fognini e Kitzbühel (Austria), vinto dall’attuale numero 1 italiano Paolo Lorenzi. Entrambi si sono disputati nella seconda metà di luglio e nella stessa settimana.
I tornei su erba – Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti
Spariti dai radar da molti anni i tornei su erba in Oceania, sono 7 i tornei su erba in calendario, 5 prima di Wimbledon, 1 soltanto dopo Wimbledon, precisamente a Newport, nel piccolo ma popolato Stato del Rhode Island (Stati Uniti). La distribuzione geografica e la classifica sono dunque facili da dedurre e compilare, comanda la Gran Bretagna che ospita anche numerosi tornei Challenger su Erba.
1] Gran Bretagna 2,750 (3)
2] Germania 750 (2)
3] Paesi Bassi 250 (1)
3] USA 250 (1)
ATP World Tour – 66 tornei, di cui più della metà in Europa
Se uniamo le informazioni ottenute dividendo i tornei per superficie e condizioni, otteniamo un totale di 66 tornei disputati in 30 Paesi diversi. Tutti i continenti sono rappresentati, ad eccezione del Centro America che geograficamente può essere assimilato al Nord America. Domina nettamente l’Europa, con 35 tornei (18,500 punti ATP), seguita dal Nord America con 14 tornei (8,750 punti ATP), dall’Asia con 8 tornei (3,500 punti ATP), dall’Oceania e dal Sud America con 4 tornei (ma rispettivamente 2,750 e 1,250 punti ATP) ed infine dall’Africa con 1 solo piccolo torneo (250 punti ATP).
Soltanto gli Stati Uniti possono vantare almeno un torneo su tutte le superfici (hard, hard indoor, terra ed erba), anche se l’unico torneo in terra prevede terra marrone, non rossa. Nessun altro Paese può vantare 4 diverse combinazioni tra superfici e condizioni, mentre sette Paesi possono vantare 2 combinazioni: Francia, Svizzera, Austria e Svezia hard indoor e terra, Paesi Bassi e Gran Bretagna hard indoor ed erba, Germania terra ed erba. Il Brasile ha tornei su terra sia indoor che outdoor, ma il torneo su terra indoor, a San Paolo, va considerato come la vera eccezione dell’intero circuito, al pari del torneo in terra marrone di Houston, Stati Uniti.
Ecco il quadro completo e la speciale classifica, dove naturalmente gli Stati Uniti comandano, grazie ad 1 Slam, 3 Masters 1000, 1 500 e ben 7 250. Curiosamente, negli Stati Uniti tutti i tornei che danno più punti (Slam, Masters 1000 ed ATP 500) si disputano su cemento outdoor, mentre i 250 presentano una gamma quasi completa: erba, cemento indoor ed outdoor, terra marrone.
1] USA 7,000 (11)
2] Francia 5,250 (7)
3] Gran Bretagna 4,250 (4)
4] Australia 2,500 (3)
5] Cina 2,000 (4)
6] Germania 1,500 (4)
6] Spagna 1,500 (2)
8] Svizzera 1,000 (3)
8] Canada 1,000 (1)
8] Italia 1,000 (1)
11] Messico 750 (2)
11] Austria 750 (2)
11] Paesi Bassi 750 (2)
11] Brasile 750 (2)
15] Russia 500 (2)
15] Svezia 500 (2)
15] Giappone 500 (1)
15] Emirati Arabi Uniti 500 (1)
Dalla 19esima alla 30esima posizione troviamo i Paesi con 1 solo torneo ATP 250: Argentina, Belgio (tornato in calendario quest’anno), Bulgaria, Croazia, Ecuador, India, Marocco, Nuova Zelanda, Qatar, Romania, Portogallo e Turchia. Prossimamente analizzeremo anche la distribuzione geografica dei vincitori, distinguendo per superficie e condizioni, così come della distribuzione geografica dei montepremi.
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