[7] G. Muguruza b. [32] A. Sevastova 6-4 6-2 (Matteo Guglielmo e Pierluigi Maienza)
[1] A. Kerber b. Kr. Pliskova 6-0 6-4 (Giovanni Vianello)
Nel terzo turno a Melbourne Angelique Kerber, n.1 del mondo, trova Kristyna Pliskova, n. 58 del mondo. La Kerber deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno, la Pliskova eguaglia il suo miglior risultato in uno Slam (aveva raggiunto il terzo turno anche a Wimbledon 2015) e per la prima volta raggiunge il terzo turno a Melbourne. L’incontro ha la particolarità di essere una sfida tra mancine, curiosamente Krystina gioca con la sinistra al contrario della gemella Karolina, destrorsa. Il primo set vede Angelique vincere 6-0 in 20 minuti. Il bagel è causato da una Pliskova molto fallosa (16 gratuiti nel set) e che molto raramente riesce ad incidere da fondo. La Kerber gioca su livelli discreti ma non deve fare cose eccezionali, la Pliskova sembra semplicemente molto inferiore e pare anche patire l’emozione della Rod Laver Arena e dell’affrontare la leader mondiale. Nel secondo set si parte con altri due game a favore della tedesca, ma a questo punto la Pliskova prima tiene il servizio e poi raggiunge il 2-2 grazie anche ad un dritto lungolinea vincente dopo uno scambio molto intenso. La ceca va poi avanti 3-2 ed ha anche una palla del 4-2, ma poi il gioco segue i servizi fino al 4-4, quando la numero uno del mondo opera il break e va a servire per il match. La partita termina al decimo gioco del secondo set, la Kerber concede un 15-30 ma poi vince tre punti consecutivi. Finalmente una vittoria facile per Angelique Kerber, ma va detto che la Pliskova odierna si è rivelata avversaria davvero poco consistente. Al prossimo turno per la numero uno del mondo Coco Vandeweghe, 2-0 i precedenti a favore della tedesca.
[8] S. Kuznetsova b. J. Jankovic 6-4 5-7 9-7 (Chiara Nardi)
Sulla Hisense Arena si affrontano per la quindicesima volta Svetlana Kuznetsova, numero 10 del mondo e numero 8 del seeding, e Jelena Jankovic, ex numero 1 del mondo e precipita alla posizione 54 a causa di alcuni infortuni. La serba guida negli scontri per 8-6 e l’ultimo incontro risale a Guangzhou 2015, quando ad imporsi fu proprio la Jankovic. Lo scorso anno si fermarono entrambe al secondo turno. L’equilibrio si rompe nel terzo game, quando alla quinta palla break la russa mette a segno un rovescio vincente nei pressi della rete dopo una volée tentata dalla Jankovic, che aveva giocato bene sulle precedenti, che le vale il primo allungo del match. La Kuznetsova gioca con molta attenzione. Il doppio servizio di vantaggio per la russa arriva nel settimo gioco grazie alla sua grande aggressività e intensità e ad un rovescio in rete della Jankovic sulla palla break. La russa commette un doppio fallo sul set point e restituisce uno dei due break con un dritto in uscita dal servizio che finisce sulla rete. Con fatica Jelena si avvicina ulteriormente a Svetlana annullando altri due set point. La Kuznetsova torna al servizio e questa volta non fallisce, approfittando anche di due risposte steccate della Jankovic negli ultimi due punti.
Il primo break del secondo set arriva nuovamente nel terzo game e sempre a favore della russa che mette a segno una bella risposta vincente di dritto. Nel quinto gioco conquista un secondo servizio di vantaggio grazie a un errore di rovescio della Jankovic. La russa accusa un calo e cede uno dei due break. La serba ha la possibilità di recuperare anche il secondo, ma non sfrutta il momento poco brillante della sua avversaria. Nel decimo game arriva la rimonta completa della Jankovic grazie ad un rendimento al servizio nettamente calato della Kuznetsova, che commette un doppio fallo sulla palla break. Continuano le difficoltà per la tennista di San Pietroburgo, il servizio la abbandona e regala tre set point alla Jankovic, che mette a segno un bel rovescio vincente lungo linea sul primo. La serba è molto solida e conquista subito un break nel secondo game. Adesso la Kuznetsova è in balia di una Jankovic quasi perfetta e concede altre palle break. La russa sembra risvegliarsi e rimane aggrappata al set. Sul 3-1 recupera il break con un bel passante di rovescio lungolinea, ma nel gioco successivo la Jankovic le strappa nuovamente il servizio. Svetlana non si arrende, recupera il break e raggiunge la sua avversaria sul 4 pari. La russa arriva a servire per il match al termine di un game molto lottato e terminato con un doppio fallo della Jankovic sulla palla break. Nei momenti di difficoltà nessuna delle due vuole arrendersi e la Jankovic raggiunge sul 5 pari la russa, che manda fuori di poco il rovescio sulla palla break. La Kuznetsova chiama la fisioterapista per un problema ad un dito. Il match prosegue seguendo l’ordine dei servizi, seppure a fatica, fino al 7 pari: la serba concede due delicate palle break e sulla prima manda il dritto in rete e l’avversaria a servire per il match. La Jankovic è molto affaticata e dopo 3 ore e 36 minuti di lotta appassionante, alla prima occasione la Kuznetsova può esultare. Agli ottavi affronterà la connazionale Anastasia Pavlyuchenkova, contro cui è avanti 5-2 negli scontri diretti, ma la scorsa settimana a Sydney si è imposta la russa più giovane.
C. Vandeweghe b. E. Bouchard 6-4 3-6 7-5 (Roberto Ferri)
Rivincita per la statunitense Coco Vandeweghe (n. 35 WTA) contro la canadese Eugenie Bouchard (n. 47 WTA), contro la quale perse nel loro unico precedente incontro nel 2015 agli Indian Wells. La Bouchard vanta una semifinale raggiunta nel 2014 in cui conquistò una memorabile vittoria ai quarti contro Ana Ivanovic. Rod Laver Arena coperta a causa della pioggia e statunitense atleticamente straripante per tutto il primo set in cui perde quattro punti in cinque turni di servizio e realizza il break al settimo game, alla prima ed unica opportunità, grazie ad un doppio fallo della canadese. Il 6-4 per la nipote di Kiki Vandeweghe arriva in 36 minuti di gioco. Nel secondo game del secondo parziale la statunitense restituisce alla Bouchard la cortesia ricevuta nel primo set cedendole il servizio con un doppio fallo. Nel game successivo ha un’opportunità di conquistare un immediato contro break e poi un’altra nel quinto, ma le spreca entrambe con due risposte di rovescio fuori misura su altrettante seconde di servizio. La canadese non dà altre chance alla sua avversaria e pareggia il conto dei set con il punteggio di 6-3. La Vandeweghe parte malissimo nel terzo set, commette diversi errori non forzati e cede subito a zero il servizio. Il sesto game è molto combattuto, ma la Bouchard riesce a tenere il servizio alla quarta opportunità; nell’ottavo, però, alla seconda palla break capitola, complice un bruttissimo errore di diritto e consente alla statunitense di tornare sul 4-4. Sono necessari ben 22 punti alla Vandeweghe e 12 minuti per conquistare il nono gioco in cui la Bouchard ha quattro opportunità di portarsi sul 5-4 che non riesce a sfruttare per merito della sua avversaria. Sfrutta alla grande invece il primo match point la statunitense sul 6-5 a suo favore con un sontuoso lungolinea di rovescio che, dopo 2 ore e 30 minuti di gioco, le consegna il primo ottavo di finale in carriera all’Australian Open. Affronterà ora la numero uno del mondo Angelique Kerber.
[24] A. Pavlyuchenkova b. [11] E. Svitolina 7-5 4-6 6-3 (Michelangelo Sottili)
Nell’incontro di apertura del terzo turno sulla Margaret Court Arena, Elina Svitolina e Anastasia Pavlyuchenkova si giocano il loro miglior piazzamento in carriera a Melbourne. La ventiduenne ucraina, in svantaggio 1-2 nei precedenti, occupa la posizione n. 13 in classifica – best ranking condiviso con Pavlyuchenkova che lo ha ottenuto nel 2011, mentre ora è n. 27 WTA. Il match viaggia sui binari previsti: Anastasia picchia come un fabbro cercando di chiudere in fretta lo scambio senza disdegnare la via della rete; Elina, più mobile e meno potente, è solida e a suo agio nello scambio da fondo. Capita così che Pavlyuchenkova ceda il servizio seminando errori per tutto il quinto gioco, ma pareggi in quello successivo a suon di vincenti. Il primo parziale si decide quando Svitolina serve sul 5-6, con un attacco pentito dell’ucraina (un suo cavallo di battaglia) prontamente punito da un drittone vincente dell’avversaria che le regala due set point. Svitolina non può chiedere l’aiuto del nuovo coach, Gabriel Urpi, che probabilmente le direbbe di abbandonare una tattica così attendista; ma, forse, è la pressione dell’avversaria che non le permette di organizzarsi. Il secondo set, senza un filo logico in balia del rapporto vincenti/gratuiti della russa, è comunque appannaggio di Svitolina. Partita finale gradevole ma ancora nelle mani di Pavlyuchenkova che dimostra ottima lucidità riuscendo a tirare vincenti anche quando lo scambio si prolunga e si aggiudica il match alla quinta opportunità. Al prossimo turno troverà la vincente tra Jelena Jankovic e Svetlana Kuznetsova.
[13] V. Williams b. Y. Duan 6-1 6-0 (Marco Pardini)
Nell’ultimo match del programma diurno sulla Margaret Court Arena, Venus Williams, testa di serie numero 13 e numero 17 del mondo, sfidava per la prima volta, la cinese Ying-Ying Duan, 87 del ranking e in ascesa già nella scorsa stagione, nella quale ha vinto il primo titolo della carriera a Nanchang. Il match però è senza storie: la cinese, per la prima volta nel terzo turno di uno slam, parte contratta sbagliando molto, complice anche una Venus sempre propositiva e aggressiva. L’ex numero uno del mondo e 5 volte vincitrice di Wimbledon, scappa subito 4-0 strappando due volte il servizio alla cinese che riesce a procurarsi una palla break brillantemente annullata da Venus con un ace. Sotto 5-0 Duan ha una reazione di orgoglio, tiene il servizio ma prolunga solo di qualche minuto il set con la Williams che chiude 6-1 in poco più di mezz’ora. Il secondo parziale si apre con un lungo e combattuto game, senza dubbio il più bello anche qualitativamente del match, ma dall’esito ancora amaro per la Duan che cede subito il servizio. Da qui, è un assolo della Williams, raffinata ed elegante nel vestito da lei disegnato, che passeggia fino al perentorio 6-0 conclusivo. Nonostante il test poco probante, Venus ha mostrato una discreta condizione fisica e un buon gioco in una giornata resa complicata dal forte vento. Al prossimo turno l’americana, alla diciassettesima partecipazione all’Australian Open, sfiderà, da favorita, la tedesca Barthel.
Risultati:
C. Vandeweghe b. E. Bouchard 6-4 3-6 7-5
[1] A. Kerber b. Kr. Pliskova 6-0 6-4
M. Barthel b. A. Barty 6-4 3-6 6-3
[24] A. Pavlyuchenkova b. [11] E. Svitolina 7-5 4-6 6-3
[13] V. Williams b. Y.Y. Duan 6-1 6-0
[7] G. Muguruza b. [32] A. Sevastova 6-4 6-2
[8] S. Kuznetsova b. J. Jankovic 6-4 5-7 9-7
S. Cirstea b. A. Riske 6-2 7-6(2)
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