dal nostro inviato a Melbourne
[13] V. Williams b. C. Vandeweghe 6-7(3) 6-2 6-3
Aria di grande allegria sugli spalti della Rod Laver Arena, nel giorno di festività nazionale, l’Australia Day, che equivale alla nostra festa della Repubblica. I fratelli Bryan hanno appena battuto Carreno Busta/Garcia Lopez e sono approdati all’atto conclusivo del torneo di doppio, ora tocca alla prima attesissima semifinale femminile. La statunitense Venus Williams, 36 anni, 17 WTA, è chiamata a testare le ambizioni della connazionale CoCo Wandeweghe, 25 anni, 35 WTA. Il match è molto significativo per entrambe, nel tunnel che porta dagli spogliatoi al campo le giocatrici sono apparse tese, concentrate, Venus a testa bassa, CoCo con lo sguardo fisso nel vuoto. La giornata è appena velata di nubi, un’oretta e mezza fa sono cadute due gocce, ma le condizioni di gioco sono ideali. Un solo precedente tra le due, su terra battuta, la vittoria nel primo turno degli Internazionali d’Italia a Roma l’anno scorso di Venus per 6-4 6-3. La classifica e l’esperienza direbbero Williams, il gioco esplosivo e la giovane età sono dalla parte di Vandeweghe.
Parte Venus al servizio, i primi 4 punti sono 4 errori, 2 a testa, a confermare l’impressione precedente. Drtittone CoCo sul 30-30, ed è palla break, annullata con il servizio, poi ancora errori di Venus alternati a errori di CoCo, altre tre palle break, la quarta del game è quella buona, 1-0 Vandeweghe. Si scuote Venus, alza il ritmo del palleggio, e nonostante ottimi servizi di CoCo, si prende la parità, poi due palle del contro break, e grazie al millimetrico doppio fallo di Vandeweghe le strappa la battuta, 1-1. Sale il livello, Venus tira fortissimo come a togliere l’iniziativa alla potente avversaria, e tiene due servizi a zero, mentre CoCo perde due punti sul suo turno di battuta, si arriva al 3-2 Williams. Inizia a mulinare con convinzione i suoi drittoni anche Vandeweghe, un passante di Venus la costringe ai vantaggi, ma grazie al servizio tiene e pareggia 3-3. A 30 Williams tiene per il 4-3, si alternano gran botte e buoni vincenti in accelerazione a parecchi errori, in 7 game siamo a 12 gratuiti Venus, 9 CoCo. Ma a parte lo scambio di break nei primi due game, nessuna ha più corso rischi alla battuta. Vandeweghe ancora al servizio con autorità, micidiali le combinazioni servizio-dritto, ottiene il 4-4, a 30 la imita Williams, 5-4, continuano le mazzate di CoCo, 5 pari in un attimo. In generale il pubblico sta, prevedibilmente, dalla parte di Venus, ma i “C’mon CoCo, you go girl!” non mancano. Stranissima risposta lisciata da Vandeweghe nel game successivo, 6-5 Williams, il super dritto di CoCo fa male, piovono vincenti anche di rovescio, 6-6 e tie break.
Risposta vincente CoCo, 1-0 e minibreak, errore CoCo, 1-1, risposta vincente Venus, 2-1 e minibreak, pressione CoCo, 2-2, botta centrale CoCo, 3-2 e minibreak, sparatoria da fondo CoCo e volée smorzata, 4-2, errore Venus, 5-2, risposta vincente CoCo, 6-2 e quattro set point, errore con lo slice CoCo, 6-3, errore in risposta Venus, 7-3, e un set a zero per CoCo. 17 vincenti e 16 errori Vandeweghe, 10 vincenti e 17 errori Williams, 45 punti totali a 40 per Vandeweghe: un set equilibrato, ma che alla fine ha vinto la migliore in campo finora.
Inizia alla battuta CoCo, e continua a tirare tutto sbagliando pochissimo, e chiudendo bene a rete quando necessario, vedendola giocare così è sempre più facile capire cosa hanno dovuto affrontare la Vinci, la Bouchard (unica a toglierle un set, prestazione da rivalutare quella della canadese), la Kerber e la Muguruza, è una macchina da guerra la californiana. 1-0 per lei, tiene anche Venus, a zero, 1-1, poi nel terzo game un passaggio a vuoto di Vandeweghe, 0-40, e subito break, 2-1 Williams, 8 punti di fila per Venus, e sono praticamente tutti gratuiti di CoCo, davvero inaspettato l’improvviso cortocircuito che l’ha colpita. La stricia di Williams si ferma a 10 punti consecutivi, sul 30-0 sbaglia un rovescio, Vandeweghe si risveglia, spinge, chiude la terza bella volée della sua partita, ed è 30-40, palla del contro break, ma Venus la annulla con un bel rovescio, poi ne mette uno in rete, altra palla break, cancellata da un ace, poi due servizi vincenti e Williams sale 3-1. Nessuna colpa qui per CoCo, che non arrivava a palla break (come Venus) dall’inizio del match. Ma iniziano a scapparle alcune pallate di troppo, nel quinto game un brutto doppio fallo regala il 15-40 a Williams, e due palle del secondo break, e l’imperdonabile secondo doppio errore manda Venus 4-1 e servizio, il set pare essere sfuggito di mano in un attimo a Vandeweghe.
Di nuovo in spinta a tutto braccio CoCo, 0-40 e tre palle per recuperare uno dei break, un attacco di Venus, un errore, e un servizio vincente le annullano, 40-40. Dopo un’altra parità scappa il rovescio a Venus, quarto break point, annullato con il dritto, poi ace e doppio fallo, terza parità, ancora ace, e infine l’errore di rovescio di Vandeweghe decreta il 5-1, era l’ultimo treno utile per rientrare nel set. Di rabbia tira un vincente di dritto spaventoso CoCo, roba da del Potro, poi tiene per il 5-2. Due ace Venus, poi un’ingenuità a rete e la buona pressione di CoCo valgono il 30-40, palla break, sprecata da una brutta risposta di dritto, si arriva al set point per Venus, annullato a rete da CoCo, poi un’altra coppia di ace Williams (4 nel game, 9 in totale contro i 6 di CoCo) ed è 6-2, un set pari. Due game regalati come quelli che ha concesso Vandeweghe sull’1-1 contro una campionessa esperta quale è la Williams li paghi, ed è esattamente quello che è successo.
In avvio di set decisivo, CoCo alla battuta, un drittone di Venus la manda a palla break, annullata dal settimo ace di Vandeweghe, poi doppio fallo, secondo break point, e l’errore di CoCo con il rovescio manda Venus 1-0 e servizio, è in vantaggio per la prima volta nel match. Sull’errore di rovescio della Williams nel primo punto del secondo game, CoCo strilla “C’mon, stop it!“, riferendosi alla serie di punti sfumati. Doppio fallo Venus e 15.40, due palle del contro break, sbaglia di rovescio la prima Vandeweghe, annulla in attacco Williams la seconda, vola a terra la racchetta di CoCo. Tirano tutto entrambe, altra parità, poi Venus con il servizio e un altro rovescio largo di Vandeweghe, 2-0, siamo a 7 game a 1 di parziale per Williams. Reagisce finalmente CoCo, tiene a zero, e muove il punteggio, 2-1, a 15 lo fa anche Venus, 3-1, sta sbagliando davvero troppo adesso CoCo, che parlotta tra sé e sé, ma accorcia sul 3-2. In questo momento, 44 errori e 30 winner CoCo, 31 errori e 25 winner Venus, la differenza è lì. Senza problemi Williams allunga, 4-2, stiamo arrivando ai momenti importanti, quando la palla pesa, Venus va a rete con classe, commette il nono doppio fallo CoCo, ma se la cava spingendo la californiana, accorcia per il 4-3, e si autoincita con grinta, fa bene a crederci ancora.
Buona fase della partita, tirano entrambe e si attaccano a vicenda, ma Williams fa valere tutta la sua esperienza giocando meglio le palle importanti, serve bene, e sale 5-3. Nel nono game, doppio fallo e due errori di rovescio Vandeweghe, 15-40 e due match point. Cancellato da un ace il primo, sprecato da un rovescio in rete di Venus il secondo. Risposta sulla riga Williams, terzo match point, errore in rete stavolta di dritto di Venus, di nuovo parità. Seconda palla folle a cercare l’ace di CoCo, doppio fallo, quarto match point, e il dritto lungo di Vandeweghe (errore numero 51) manda Venus Williams in una finale Slam per la prima volta dal 2009 (Wimbledon, sconfitta da Serena), ad attendere la vincitrice proprio tra sua sorella e Mirjana Lucic. Con Serena i precedenti la vedono sotto per 16 a 11 (l’ultimo ai quarti dello US Open 2015 con vittoria in 3 set della sorella minore). Con la croata invece Venus è avanti 2-1, l’ultima sfida in finale a Quebec City nel 2014 in condizioni indoor vinta dalla Lucic.
La gioia di Venus a fine match è incontenibile: “La prima volta che ho vinto uno Slam ero una bambina, adesso sono un bambina nel cuore. Questo lavoro, giocare i tornei dello Slam, è fantastico. Mi conviene tenermelo!”.
Sulla finale in famiglia: “Serena non ha reali punti deboli, cercherò di costruire il punto per me, non posso sfruttare sue debolezze. Ovviamente voglio vincerla questa finale, è fantastico che dall’altra parte ci sia mia sorella che è eccezionale”.
AO: Serena implacabile sulla Lucic, la finale è un Williams Show