Come sempre accade quando si tratta di Federer e Nadal, moltissimi bei pezzi sono già stati scritti. Per ultimi arrivano i numeri di una finale che è stata certamente memorabile dal punto di vista dell’epica rivalità tra i due, ma che è stata anche molto ben giocata. L’ATP ha stilato una classifica speciale che pone al terzo posto la finale appena disputatasi. Avremo tempo per tornare sui paragoni con le grandi finali del passato tra Federer e Nadal e magari anche sul confronto tra la cavalcata di Federer e quella di Sampras nel 2002 agli US Open come suggeriva un lettore. Oggi però analizziamo i numeri di questo match, cercando di andare oltre al primo sguardo e cercando di isolare ciò che riteniamo possa esser stato cruciale nel decidere il vincintore.
Il quadro generale
Senza guardare i numeri, la partita ha mostrato due cose: la straordinaria capacità di giocare i punti importanti da parte di entrambi e la tenuta del rovescio in top di Federer sulla celeberrima diagonale che lo ha sempre visto soccombere. Ma ci sono altri due fattori determinanti, guardando le statistiche:
– quando Fededer ha servito più del 75% di punti con la prima, ha vinto il set;
– quando Federer ha vinto più del 51% degli scambi medi (4-9 colpi), ha vinto il set.
L’importanza della prima di Federer contro Nadal è da sempre cruciale. Nel 2009 servì il 52% di prime, quest’anno il 62%, un numero di poco sufficiente. Anche la capacità di chiudere lo scambio in fretta è sempre stata fondamentale, ma questa volta Federer ha vinto scambi lunghissimi, come il più lungo del match (26 colpi), lo scambio simbolo dell’impresa, terminato con un eccezionale colpo di controbalzo lungolinea che ha dato a Federer la quarta delle cinque palle break nel decisivo ottavo gioco del quinto set. Se i numeri non ci dicono quanto Federer sia stato bravo a giocare in controbalzo, ci dicono quanto siano stati bravi Nadal e Federer a spingere nei momenti determinanti. Su questo ritorneremo dopo. Ora andiamo più a fondo con i singoli parametri e set.
I numeri complessivi
Se guardiamo alla classica tabella che presentano l’ATP o in questo caso il sito ufficiale degli Australian Open, alcuni dati pesano più di altri.
– Federer ha un bilancio di +17 punti con il servizio (20 ace);
– Federer ha servito meno prime (62% vs. 73%), ma ha ottenuto più di Nadal con la prima (76% vs. 63%) e meno con la seconda (49% vs 56%);
– Federer ha risposto meglio, vincendo il 39% dei punti, Nadal il 34%;
– Federer è stato più cinico di Nadal sulle palle break (30% vs 24%);
– Federer ha un differenziale vincenti-non forzati di +16, Nadal di +7.
Presi così, però, questi numeri non dicono molto. Forse un numero che dice qualcosa è quello relativo al computo totale dei punti vinti: ben 11 in più per Federer. Ad inizio quinto set, i due avevano fatto lo stesso numero di punti. Di questi 11 punti, 10 si concentrano nella striscia decisiva: dal 32 A-40, servizio Nadal, Federer ha inanellato una striscia che lo ha portato sul 43 Federer, 0-40 su servizio di Nadal. Per capire meglio le chiavi del match, dobbiamo sezionare i singoli set. Ognuno ha i propri segreti da svelare.
Set 1
Il primo set è quello in cui i due hanno corso meno, poco più di 500 metri ciascuno. In tutti i set i due hanno corso praticamente lo stesso, solo nel quinto Federer riuscirà a far correre Nadal. Ecco le chiavi di questo set:
– Federer vince il 93% di punti con la prima e serve 4 ace;
– Federer fa due punti su tre (67%) con la seconda e non concede palle break;
– Nadal non riesce a rispondere (17% di punti vinti in risposta);
– Federer fa 13 vincenti, di cui 5 con il dritto da fondo e 4 a rete;
– entrambi sbagliano con il rovescio (4 errori per Federer e 5 per Nadal)
Riassumendo, la chiave del primo set è stata l’incapacità di Nadal a rispondere al servizio di Federer, che ha spinto con il dritto ed attaccando 7 volte la rete. Rovesci ancora da registrare. Il game del break è stato il più bello dal punto di vista del differenziale W-UF (+3), con Federer che ha preso il break spingendo e chiudendo con un vincente.
Set 2
La situazione si ribalta nel secondo set:
– Federer smarrisce il servizio (0 ace, 56% di punti vinti con la prima);
– Nadal risponde alla grande (48% di punti vinti in risposta, 2 risposte vincenti);
– Federer continua a scendere a rete (8 volte), ma sbaglia troppo con il dritto (8 errori da fondo);
Federer perde il set a causa del servizio deficitario, ma anche a causa del dritto. Il dritto calerà poi nel quarto, con analoghi risultati. È l’unico set in cui Federer non ottiene neppure un punto diretto con ace, servizio vincente o risposta vincente. Nadal trova il miglior set alla risposta.
Set 3
Nel primo game Federer si aggrappa agli ace: addirittura tre su tre palle break non consecutive, tutti da sinistra, tutti con Nadal troppo lontano dalla riga di fondo.
– Federer alza il livello al servizio (82% di punti vinti con la prima);
– Federer risponde benissimo (54% di punti in risposta);
– Nadal ha una seconda debolissima (29% di punti vinti);
– Federer va meno a rete (5) e sceglie gli scambi da fondo;
Federer ha disinnescato il servizio da sinistra di Nadal, che da inizio quarto inizierà a servire al corpo. Questo set è il peggiore al servizio per Nadal, che serve male ed ha anche le velocità più basse al servizio dell’intero match. Il rovescio di Federer, ottimo in risposta, non è ancora salito completamente in questo terzo set, da fondo commette 5 errori (come nel secondo, 4 nel primo), ma ora fornisce anche 3 vincenti pesanti. Solo due vincenti di dritto da fondo per Nadal nel terzo set.
Set 4
Forse il set meno emozionante, è anche il peggiore nel differenziale vincenti-non forzati se togliamo il servizio. Sale Nadal, non cala soltanto Federer:
– Federer serve 5 ace, ma diventa vulnerabile sulla seconda (33% di punti);
– Federer torna ad andare a rete (8), ma sbaglia tantissimo di dritto da fondo (3-8);
– Nadal cresce con il dritto da fondo (4-2) e concede pochissimo al servizio (75%, 78% punti con prima e seconda.
Più di ogni altra cosa, la differenza è fatta dagli errori di dritto da fondo di Federer e dalla resa della seconda di servizio: eccezionale per Rafa (78%) grazie a molti servizi al corpo, pessima per Federer (33%). Da metà secondo set, Federer ritrova gli ace, addirittura 4 in un game (sull’1-4). Su 20 ace, Federer ne ha concentrati 10 in tre game, di cui due cruciali: il primo del terzo set, il quarto del quarto set e l’ultimo game del match.
Set 5
Il quinto set è un set memorabile per qualità. Salgono entrambi, come fanno i veri campioni. Nessun game ha un bilancio in negativo W-UF. Ed anche togliendo i vincenti diretti al servizio, nessun game è in negativo e ben 7 game su 9 sono in attivo. Il miglior game è il secondo, con ben 7 vincenti (4 errori non forzati). Considerando anche il servizio, l’ultimo game è il migliore dell’intero match (7-2, con ben 3 ace di Federer), al pari del quarto game del terzo.
– Federer fa 11 punti più di Nadal in questo set, di cui 10 consecutivi;
– Federer va molto a rete (12 volte!) e gioca addirittura 23 vincenti;
– Federer perde la prima (52%), ma quando entra fa l’80% di punti, con 5 ace di cui 3 nel game finale;
– Federer risponde benissimo (50% di punti vinti), nonostante Nadal serva l’85% di prime;
– eccezionale il rovescio di Federer (8 vincenti da fondo su 14 totali nel match);
– Nadal trova finalmente il dritto vincente da fondo (7), ma spingendo va fuoti giri e commette 6 errori di cui almeno due gravissimi;
– Nadal cresce con il rovescio da fondo (4 vincenti) e trova finalmente il passante (3);
In un match in cui Nadal passa pochissimo (5), trova 3 passanti vincenti nel quinto, ma Federer ottiene comunque 9 punti pesanti a rete. Il rovescio di Federer, soprattutto la setacciata incrociata a tutto braccio, porta ben 8 punti da fondo, un vincente più del dritto di Nadal, dato incredibile. Ma Federer ha anche un ottimo 8-4 con il dritto da fondo e fa correre Nadal per quasi 1 Km in questo quinto set, sfiancandolo.
La qualità del gioco: l’eccezionale quinto set di entrambi
Complessivamente, Federer ha +16 W-UF, ma negli scambi è -1, quindi il servizio è stato fondamentale. Tuttavia, analizziamo meglio la distribuzione di questi numeri.
Federer ha un bilancio complessivo di -9 da fondo, interamente dovuto al rovescio (-9). Ma nel quinto, il rovescio è in positivo (+3), come il dritto (+4). Il quinto set da fondo segna un +7 per Federer. In tutto il match Federer è 28-28 con il dritto e 14-23 con il rovescio dalla baseline, ma dei 42 vincenti da fondo, Federer ne ha giocati 16 nel quinto set. Addirittura, nel quinto set, Federer ha ottenuto il 78% di vincenti dallo scambio (18/23), nel set peggiore, il quarto, solo il 45% (5/11).
A rete, Federer vanta un buon +8, con il miglior risultato (+4) nel primo. Nadal è andato raramente ed ha 2 vincenti a rete. Non si è andati molto a rete: 62 volte su 289 punti, poco più di una volta ogni cinque punti (21.4%), circa una volta a game. Questo in un match dove ci sarebbero stati forse più spazi, dato che la velocità del servizio (171 Km/h media complessiva per Federer, 170 Km/h per Nadal) lo avrebbe consentito. Federer ha servito mediamente la prima ad 8 Km/h più di Nadal, che però ha servito più velocemente la seconda (+3Km/h).
Anche Nadal è cresciuto nel quinto. Se prendiamo i singoli set e togliamo i punti diretti vinti o persi con il servizio e la risposta, Nadal è in negativo sullo scambio solo nel terzo set (-3), quasi in pari nel primo (+1), nel secondo (=) e nel quarto (+2), bene nel quinto (+5). Degli 8 vincenti da fondo di rovescio, 4 Nadal li ha giocati nel quinto, sommando dritto da fondo (20-14, +6) e rovescio da fondo (8-11, -3), Nadal ha un complessivo +3, ma nel quinto ha giocato ben 11 vincenti da fondo.
Sezionando le singole quantità, abbiamo questo bilancio W-UF:
– Federer +16: servizio +17, risposta 0, baseline -9, volo+smash +8;
– Nadal +7: servizio +2, risposta -2, baseline +5, volo+smash +2.
Sommando tutti i punti giocati oltre i due colpi (servizio e risposta), abbiamo: Federer -1, Nadal +7.
Soprattutto nell’ultima parte del match il livello è salito tantissimo. Se togliamo i punti diretti al servizio (anche i doppi falli, non solo ace, servizi vincenti e risposte vincenti), il differenziale W-UF è positivo in 18 game. Questo metodo consente di trovare tre momenti di gioco di alta qualità:
– a metà secondo set, dal 3-0 Nadal al 5-3, tre game su quattro hanno un bilancio positivo;
– ad inizio terzo set, dall’1-0 Federer al 3-1, tre game consecutivi in positivo;
– i primi 5 game del quinto hanno bilancio positivo, complessivamente +11.
In particolare, i game più belli del match secondo questi criteri sono proprio il quarto game del terzo set (7-2, con un ace, quindi +4 sugli scambi) ed il secondo game del quinto set (7-3, +4).
Decidere il proprio destino
Le palle break sono state tante, 20 per Federer, 17 per Nadal. Otto anni fa Federer ne ottenne una in meno e ne convertì sempre sei. La differenza fu tutta nelle palle break trasformate da Nadal, ben tre in più, pur avendone ottenuta una in meno. Come hanno giocato sulle palle break?
Nel primo set Federer ha ottenuto il break nell’unica occasione con un vincente. Nel secondo set su otto occasioni, tre volte ha spinto Federer, tre Nadal, due sono terminate con errori non forzati non in spinta. Il secondo break di Nadal è stato ottenuto grazie ad un non forzato di Federer, il break di Federer grazie ad un vincente. Dieci palle break nel terzo set, un solo errore non forzato, sei volte è Federer a spingere (si prende il secondo break con un vincente), tre Nadal, che però regala il primo break con un errore. Nel quarto solo 3 palle break, in cui spinge due volte Federer ed una Nadal. Nel quinto Federer rompe le catene e spinge sette volte, Nadal quattro, ma ci sono ben quattro errori non forzati sulle quindici palle break totali concesse in questo set finale, gravissimo quello di Nadal sul 2-3.
Riassumendo, su 37 palle break, 19 volte ha spinto Federer (51%), 11 volte Nadal (30%), in 7 occasioni è arrivato un errore non forzato (19%). È dunque stato Federer ad essere più artefice del proprio destino. In particolare, dei sei break ottenuti, Federer ne ha strappati tre con dei vincenti, uno costringendo all’errore forzato Nadal, due grazie a non forzati di Nadal. Dei quattro break ottenuti, Nadal ha costretto due volte Federer al forzato, negli altri due casi è stato Federer a regalare il break con un non forzato.