V. Estrella Burgos b. [3] P. Lorenzi 6-7(2) 7-5 7-6(6)
Sul campo centrale di Quito, Paolo Lorenzi e Victor Estrella Burgos si sfidano per la conquista dell’Ecuador Open. L’italiano è alla sua terza finale ATP, dopo quella di San Paolo nel 2015 e quella vittoriosa di Kitzbuhel l’anno scorso, così come il dominicano, che è a caccia del terzo alloro consecutivo in terra ecuadoregna. Entrambi i contendenti giungono a questa finale al termine di un percorso molto convincente. Lorenzi ha vinto tutti i suoi match in maniera perentoria, perdendo una sola volta la battuta in tutto il torneo. Dal canto suo Estrella ha sofferto e lottato, ma alla fine è sempre uscito dal campo con le braccia alzate, sconfiggendo tra gli altri anche il numero uno del seeding, Ivo Karlovic. Sebbene non ci siano precedenti a livello di circuito maggiore, i due si sono affrontati nelle qualificazioni degli US Open 2011 e due volte a livello Challenger, sempre con vittoria di Lorenzi.
Il match inizia con l’italiano alla battuta e i primi punti lasciano intuire che si tratterà di una partita atipica per essere sulla terra rossa. L’alta quota (quasi 3.000 metri) infatti rende le condizioni più rapide e i servizi la fanno da padrone. Entrambi i giocatori partono molto centrati e sbagliano pochissimo. Estrella, in particolare, sembra indemoniato: al servizio è intrattabile e con il dritto fa quello che vuole. Lorenzi dall’altra parte interpreta benissimo la gara e attacca il rovescio del dominicano appena può, ottenendo molti punti. Lo spettacolo è di buona qualità: molti vincenti, attacchi in controtempo e smorzate da ambo le parti. Al giocatore in risposta vengono lasciate le briciole e non si vede l’ombra di una palla break. L’unico lieve tentennamento per chi batte avviene nel dodicesimo gioco, quando Lorenzi prende un po’ le misure al servizio di Estrella e si porta a due punti dal set. Un nastro beffardo e un serve and volley del dominicano rimandano il verdetto al jeu decisif. Si tratta del primo tiebreak in tutto il torneo per Paolo, mentre Estrella ne ha già giocati cinque, vincendone quattro. Dopo cinque punti vinti dal giocatore alla battuta, arriva il primo minibreak a favore di Lorenzi. Estrella scivola prima di colpire e consente all’avversario di chiudere agevolmente il dritto successivo. Un altro errore non forzato consegna di fatto il parziale nelle mani dell’italiano: 7-6 in 46 minuti.
In apertura di secondo set, Estrella è ancora con la testa nel tiebreak, commette errori banali con il dritto e concede le prime palle break dell’incontro. Ne annulla tre, prima di capitolare con un doppio fallo. Lorenzi invece non trema, tiene il servizio e si procura anche una palla per il 3-0, annullata con coraggio dal dominicano. Nei giochi successivi, il campione in carica si scuote e recupera fluidità nei colpi, ma non sembra sufficiente a impensierire l’azzurro. Nell’ottavo gioco però Lorenzi non mette neanche una prima, Estrella non si fa pregare e recupera il break di svantaggio. Tutto lascia presagire che sarà il tiebreak a decidere il set, ma il 36enne di Santiago lascia andare il braccio e arriva a set point nel dodicesimo gioco. Un doppio fallo di Lorenzi riporta la partita in parità dopo un’ora e trentaquattro minuti.
I primi giochi del terzo e decisivo set sono appannaggio del giocatore al servizio, ma la partita si è infiammata e il pubblico ha di che applaudire. Nel sesto gioco un Estrella in piena trance agonistica flirta con le righe e si procura una palla break, capitalizzata grazie al nastro che blocca un dritto di Lorenzi. Questo sarebbe il colpo del KO per chiunque, ma non per Paolo, che con grinta e qualche rischio ottiene l’immediato controbreak. Adesso la partita è avvincente, fioccano i vincenti e il pubblico segue col fiato sospeso un paio di scambi da polmone d’acciaio. Si approda così al tiebreak decisivo, forse la conclusione più giusta di una finale avvincente ed equilibrata. Questa volta è Estrella ad andare avanti di un minibreak al sesto punto, grazie a un rovescio in rete di Lorenzi. Due punti più tardi la situazione torna in equilibrio al termine di uno scambio nel quale Lorenzi è bravissimo a difendersi e poi attaccare al momento giusto. Da questo momento si seguono i servizi e il senese si procura un match point con l’ace numero diciassette. Il dominicano però gioca magistralmente e lo annulla. Poi l’ace numero quattro della sua partita (pochi ma piazzati sempre al momento giusto) portano lui a un punto dal successo. Lo scambio successivo è giocato tutto in spinta e segue una semplice regola: a Quito vince sempre e comunque Estrella Burgos. Con questa vittoria il dominicano rientra in top-100 con una scalata di 63 posizioni. Paolo Lorenzi, autore di una buonissima partita , pur con qualche rimpianto, sale invece al numero 37, vicinissimo al suo best ranking di numero 35.
Lorenzo Colle