da Indian Wells, il nostro inviato
F. Gaio b. A. Whittington 6-2 7-5
Dopo la solida e convincente partita giocata ieri contro Sergiy Stakhowsky, Federico Gaio (25 anni, 159 ATP) si è ripetuto oggi contro l’australiano Andrew Whittington (23 anni, 167 ATP), nel turno decisivo delle qualificazioni per accedere al tabellone principale di Indian Wells. Grandissimo Federico nel primo set, un 6-2 senza appello per Andrew, brekkato tre volte da Gaio (che ha perso il servizio per pura distrazione quando era avanti 4-1), ma soprattutto, è stato ottimo il gioco messo in mostra dal faentino. Servizi spesso sopra i 200 kmh, vincenti di dritto e di rovescio (un paio di lungolinea a una mano da applausi), e in particolare diverse splendide soluzioni al volo, il modo in cui ha chiuso il parziale al primo set point ne è un esempio: demi-volée stoppata di rovescio con taglio esterno, imprendibile, se la facesse Federer la rivedremmo in ogni compilation di highlights per mesi.
Cerca la giusta reazione a inizio secondo set Whittington (che tira forte ma a volte diventa falloso, ricorda vagamente nel gioco – è piuttosto alto – un tipo come Kevin Anderson), regge bene fino al 2-2, annulla tre palle break nel quinto game, e in quello successivo si conquista a sua volta la possibilità di allungare, ma il pericolosissimo break point viene cancellato alla grande dal dritto lungolinea di Gaio, che pareggia 3-3. C’è equilibrio adesso, è il momento di tenere duro e cercare la zampata appena possibile. Il che avviene, con chirurgica precisione, sul 5 pari: break Gaio, 6-5, e successivo game di servizio tenuto a zero. Braccia al cielo di Federico mentre l’ultima risposta di Whittington si perde lunga, splendida e meritata soddisfazione per un giocatore in crescita costante e continua, che indubbiamente ha ottime armi tecniche, e che è completo in ogni comparto del gioco. Molto molto buona anche la tenuta mentale, oggi Gaio ha concesso solo due palle break in tutto il match, e non ha tremato in momenti delicatissimi. Sarà interessante e bello vederlo al livello superiore, l’avversario sorteggiato è stato proprio Kevin Anderson, nessun precedente tra i due.
Dopo il match, ho fatto una bella chiacchierata con Federico, parlando del suo tennis, dei suoi obiettivi, degli allenamenti in Messico con Djokovic, e dei lacci delle scarpe di un raccattapalle… ascoltatela, è un ragazzo veramente piacevole, gradevolissimo di persona, e con le idee molto chiare.
https://soundcloud.com/ubitennis/gaio-quali-iwmp3