[12] V. Williams b. J. Jankovic 1-6 7-6(5) 6-1 (Antonio Ortu)
Nel suggestivo palcoscenico del centrale di Indian Wells si sfidano Venus Williams (t.d.s. 12) e Jelena Jankovic, protagoniste di match avvincenti nel recente passato. La serba, campionessa in California nel 2010, ha centrato mercoledì, contro Irina Falconi, la prima vittoria dell’anno in un main draw e guida gli head to head (7-6) contro Venus, che debutta nel torneo. L’americana inizia al servizio, portando vistose fasciature al braccio e alla coscia. Nei primi 3 giochi ci sono 3 break: Williams non forza il servizio e cerca di accorciare gli scambi giocando in spinta da fondo, concedendo tanti gratuiti. Nei successivi quattro games una Venus in grossa difficoltà racimola solo un punto. In appena 20 minuti è 6-1 Jankovic. Nei primi giochi del secondo set, c’è la reazione della finalista di Melbourne, ma senza che ne ricavi vantaggi nel punteggio. È invece la serba, molto accorta, a sfruttare la quarta palla break del quarto game per salire 3-1. Tuttavia Venus non demorde e vince il terzo gioco del suo match, annullando una palla dell’1-5.
Qua il match cambia volto: in maniera del tutto inaspettata, Jankovic cede la battuta da 40-15 e si fa raggiungere poi sul 4-4, rimettendo in gioco l’avversaria quando l’incontro sembrava all’epilogo. Williams prende ancora più coraggio e riesce anche a portarsi 5-4 e servizio, ma non a chiudere il set. Sul 6-5 la serba spreca incredibilmente 3 match point e Venus porta quindi al tie-break un secondo parziale di pura follia. Dal 2-4 la 36enne californiana alza il ritmo del suo gioco e punisce una Jankovic a dir poco sprecona: chiude 7 punti a 5 e si va al terzo set. Il parziale decisivo parte in maniera perfetta per la Williams che sale 3-0, ritrovando i suoi colpi e anche la forma fisica. Completamente padrona del campo per i primi 45 minuti, Jelena nel terzo pian piano svanisce e Venus chiude set e match in 1 ora e 45 minuti. Grande resistenza dell’americana, in estrema difficoltà fisica nella prima parte, e mancanza di killer instinct per la serba, che si è poi disunita nel finale, sono state le chiavi di un match folle. Per la maggiore delle sorelle Williams ora ci sarà o Safarova o Vandeweghe al terzo turno.
[2] A. Kerber b. A. Petkovic 6-2 6-1 (Roberto Ferri)
La tedesca Andrea Petkovic (n. 79 ATP) dopo una facile vittoria al primo turno si trova ad affrontare ben altre asperità al secondo turno, rappresentate dalla sua connazionale Angelique Kerber, seconda testa di serie del torneo ma numero 1 in pectore della classifica WTA a causa della rinuncia al torneo per infortunio dell’attuale numero 1 Serena Williams. È l’undicesima volta che le due giocatrici si incontrano in carriera, la prima in assoluto al torneo delle Sorgenti Indiane e Angelique Kerber è in vantaggio per 7 vittorie a 3. Primo set incolore, caratterizzato principalmente dalla discontinuità di Petkovic (4 vincenti contro 15 errori non forzati per lei), che si fa strappare per due volte il servizio, al primo ed al settimo game e che solo sul 2 a 5 riesce a procurarsi, inutilmente, una palla break, nonostante la non esaltante serata della sua avversaria che si limita a sbagliare un po’ meno (5 vincenti contro 9 errori non forzati).
Petkovic fa ricorso al suo coach subito prima dell’inizio del secondo parziale e, a differenza del primo set, tiene il primo turno di battuta; il taumaturgico effetto del coaching è destinato a svanire al suo secondo turno di servizio, ceduto a 0 a seguito di 4 errori consecutivi tra i quali, per particolare efferatezza, si segnala il primo, consistito in un elementare tocco a rete depositato…in rete. Nulla può Kerber per rimettere in gioco la sua connazionale, nonostante ci metta notevole impegno e le conceda vanamente ben tre break point consecutivi al quarto game. Al successivo gioco, anzi, Petkovic le restituisce la cortesia con gli interessi e si fa nuovamente togliere a 0 il servizio. Con sollievo degli spettatori, paganti e non, la partita dura ancora solamente altri due game, nei quali la futura numero 1 al mondo ha ancora il tempo di realizzare un terzo break. Meno di un’ora il tempo necessario ad Angelique Kerber per vincere nuovamente una partita ad Indian Wells, dopo l’ultima vinta nel 2013 contro Samantha Stosur ai quarti di finale. Al terzo turno l’attende la vincente dell’incontro tra Yulia Putintseva e Pauline Parmentier.
[4] S. Halep b. D. Vekic 6-4 6-1 (Domenico Giugliano)
Esordio nel torneo di Indian Wells per Simona Halep, chiamata a riscattare una prima parte di stagione davvero avara di successi. La giocatrice rumena affronta la croata Donna Vekic, sconfitta una sola volta in passato, nel 2013 agli US Open, nell’unico precedente tra le due. L’incontro nel primo set è abbastanza equilibrato, nonostante la testa di serie numero 4 va subito avanti di un break. Vekic reagisce e riesce a fare match pari fino al 4-4. Qui Simona Halep cambia marcia, sbaglia pochissimo come suo solito da fondo campo e chiude in 45 minuti con il punteggio di 6-4. Il match finisce in pratica qui. Nel secondo parziale non c’è partita: Halep prende subito il largo volando 3-0 con doppio break in soli 16 minuti. Vekic racimola soltanto un game e Halep chiude facile con il punteggio di 6-1. Per lei al terzo turno ci sarà Kiki Mladenovic, vincitrice in due set su Beck.
L. Safarova b. [20] C. Vandeweghe 4-6 6-4 6-1 (Michele Trabace)
Nell’ultimo match in programma va in scena la sfida tra l’americana e residente californiana CoCo Vandeweghe, testa di serie numero 20 e 22 in classifica WTA, contro la ceca Lucie Safarova, numero 40 WTA ma giocatrice capace di raggiungere una semifinale a Wimbledon nel 2014 e addirittura una finale al Roland Garros nel 2015. Inizio autoritario per la tennista di casa, come le recenti dichiarazioni sulla sua personalità, la quale strappa a zero il servizio alla ceca nel game di apertura. CoCo martella in battuta e da fondocampo, concede poco alla sua avversaria (solo 1 palla break), concludendo il primo parziale con il punteggio di 6-4. Nel secondo set Safarova, di recente finalista a Budapest, prova ad alzare il suo livello difendendo i propri turni di servizio pur con qualche affanno, ma alla prima occasione nel decimo game si procura una palla break che è anche un set point, trasformandola con una splendida risposta di dritto in lungolinea che vale il 6-4 della seconda partita e rimanda ogni verdetto al terzo. Primo game thriller per la statunitense , la quale dopo aver spaccato volutamente la racchetta alla fine del set perso, non riesce a concretizzare ben 6 palle break; Lucie ne approfitta, toglie il servizio all’avversaria per ben due volte consecutivamente (annullando anche un break point) e va a chiudere la contesa 6-1 dopo quasi due ore, centrando cosi la terza vittoria su quattro confronti con Vandeweghe, la quale non potrà giocarsi nel prossimo turno la rivincita della semifinale di Melbourne di due mesi fa contro Venus Williams poiché ad affrontare la maggiore delle sorelle ci sarà Safarova.
Gli altri incontri: cadono sei teste di serie (Andrea Franchino)
Si comincia con Pauline Parmentier che elimina in 2 set la testa di serie n°27 Yulia Putintseva, particolarmente nervosa. Caroline Wozniacki (tds 13) si sbarazza facilmente della polacca Marta Linette, proveniente dalle qualificazioni, con punteggio secco. La ceca ventenne Katerina Siniakova ferma Carla Suarez in 2 set, chiudendo al quinto match point. Continua l’avventura di Naomi Osaka che riesce ad aver ragione della testa di serie n°30 Shuai Zhang giocando in maniera attenta e con pochi errori. Non si può dire lo stesso di Madison Keys, che ha avuto bisogno di ben 8 match point per chiudere la contesa con la indomita colombiana Duque Marino. Match strano tra Mladenovic (tds 28) e Beck, 6-0 Mladenovic il primo, sosta per MT richiesto da Beck, e secondo set equilibrato finito 7-5 con 2 set point non trasformati dalla tedesca. Shuai Peng, qualificata, elimina la testa di serie n°31 Ana Konjuh. Nessun problema per Aga Radwanska che regola in 2 set la qualificata Sorribes Torno. Partita combattuta tra Stosur (tds 16) e Goerges con successo della tedesca dopo poco più di 2 ore. Ancora più combattuto l’incontro tra Babos (tds 25) e Lepchenko, vinto dalla tennista ungherese dopo quasi 3 ore di gioco. Elena Vesnina controlla il match ed elimina Shelby Rogers in 2 set. Nell’ultimo incontro Anastasija Sevastova crolla nel secondo parziale e lascia via libera per Lauren Davis.
Risultati:
[2] A. Kerber b. A. Petkovic 6-2 6-1
[12] V. Williams b. J. Jankovic 1-6 7-6(5) 6-1
L. Safarova b. [20] C. Vandeweghe 4-6 6-4 6-1
[4] S. Halep b. D. Vekic 6-4 6-1
[9] M. Keys b. M. Duque-Marino 6-1 7-5
[14] E. Vesnina b. S. Rogers 6-4 7-5
[13] C. Wozniacki b.M. Linette 6-3 6-0
[6] A. Radwanska b. S. Sorribes Tormo 6-3 6-4
L. Davis b. [22] A. Sevastova 7-5 6-3
[28] K. Mladenovic b. A. Beck 6-0 7-5
[25] T. Babos b. V. Lepchenko 4-6 7-6(2) 6-2
[23] K. Siniakova b. C. Suarez Navarro 6-3 7-5
J. Goerges b. [16] S. Stosur 4-6 6-4 6-4
N. Osaka b. [30] S. Zhang 6-4 6-2
P. Parmentier b. [27] Y. Putintseva 6-2 6-3
S. Peng b. [31] A. Konjuh 6-4 6-2