Questa settimana quasi tutti i big sono impegnati ad Indian Wells e formalmente nessun torneo parte dell’ATP World Tour ha dato punti, dato che Indian Wells è in corso e solo settimana prossima ai giocatori “entreranno” i punti ottenuti durante la settimana appena conclusa e quella in corso. Proprio per questo motivo non viene pubblicato il ranking ufficiale ATP questo lunedì, così come succede durante gli Slam e così come succederà anche fra due settimane a metà del torneo di Miami, che presenta un tabellone a 96 e si disputa su due settimane come Indian Wells. Di conseguenza, daremo una breve occhiata al ranking virtuale.
La top-20: situazione virtuale
Scalando i punti in uscita ed aggiungendo quei pochi punti (non più di 45) ottenuti dai big ancora in tabellone ad Indian Wells, ecco come si presenta la top-20:
1] Murray 12,005
2] Djokovic 8,870
3] Wawrinka 5,150
4] Nishikori 4,595 (+1)
5] Raonic 4,480 (-1)
6] Nadal 4,100
7] Cilic 3,420
8] Federer 3,350 (+2)
9] Thiem 3,330
10] Tsonga 3,310 (-2)
11] Monfils 3,145
12] Dimitrov 2,960 (+1)
13] Goffin 2,930 (-1)
14] Berdych 2,790
15] Pouille 2,456
16] Kyrgios 2,290
17] Bautista Agut 2,190
18] Sock 2,060
19] Karlovic 1,885 (+2)
20] A.Zverev 1,850
Ben 15 top-20 sono ancora in corsa ad Indian Wells e 25 su 32 si trovano virtualmente nelle prime 34 posizioni del ranking. Più indietro troviamo Fognini (40) e via via fino al superstite con la classifica peggiore, ovvero la giovane wild card Fritz, virtualmente numero 125. Ovviamente la classifica è aperta a moltissimi movimenti, anche nelle retrovie dato che questa settimana si disputano anche i challenger di Drummondville, Shenzhen, Buenos Aires ed Irving (dove era iscritto Seppi, ma ha dato forfait).
Guadagna una posizione Nishikori, ora numero 4 davanti a Raonic, movimento che potrebbe essere importante per la compilazione del tabellone di Miami, nel caso Raonic partecipasse. Sale Federer (8) ed anche questo potrebbe avere il suo peso ed evitare possibili Fedal al 4T a Miami. Dimitrov rosicchia una posizione e si riavvicina alla top-10. In carriera Dimitrov è stato top-10 soltanto per 16 settimane, di cui 8 al numero 10, 4 al numero 9 e 4 al numero 8, quasi tutte concentrate tra Luglio ed Agosto 2014.
Aggiorneremo strada facendo il ranking virtuale sotto a questo articolo oppure sotto ai pezzi di giornata. Segnaliamo sin da ora il best ranking virtuale di Nishioka (67,+3), il lucky loser che è ancora in tabellone ed affronterà Berdych al 3T. Vincesse, il 21enne giapponese entrerebbe tra i primi 60 lunedì prossimo.
Oltre la top-100: i desaparecidos
Sfruttiamo la parentesi nel ranking per dare qualche aggiornamento su alcuni nomi “pesanti” scivolati oltre la top-100. Non ci dilunghiamo in spiegazioni più o meno plausibili sulle motivazioni che hanno fatto precipitare i seguenti tennisti, ovviamente per molti sono i problemi fisici la ragione del crollo.
Il primo è Pospisil, il giustiziere di Murray, che è virtualmente 118 (+11). Proprio da Indian Wells può ripartire la sua scalata. E’ uscito dalla top-100 nel Luglio del 2016, scivolando oltre la 135esima posizione a Novembre 2016. Pospisil è ancora giovane, ha “solo” 26 anni e 9 mesi ed in passato è stato top-30, con best ranking 25 circa tre anni fa.
Poi tocca a Leonardo Mayer, che a Shanghai nel 2015 sciupò clamorosamente una manciata di match point e poi si arrese a Federer che avrebbe in seguito vinto il torneo. L’argentino è numero 158 ed è iscritto al challenger di casa a Buenos Aires.
Rosol, giustiziere di Nadal a Wimbledon, best ranking 26 a Settembre 2014 è precipitato al numero 161, uscendo dalla top-100 ad Ottobre 2016 dopo esservi stato quasi ininterrottamente (tranne poche settimane nel 2012) per oltre 5 anni. Fuori dai primi 100 da 8 mesi, è stato numero 21 meno di 2 anni fa.
Gulbis, pupillo di molti lettori del sito, è ora numero 171, in caduta ormai da anni, passato top-10 (10), fuori dalla top-100 ormai da 7 mesi. Attualmente ha solo 330 punti, di cui 180 ottenuti al Roland Garros 2016.
Janowicz, semifinalista Wimbledon nel 2013 e numero 14 nell’Agosto 2013, si trova al numero 183, ma ha chiuso il 2016 attorno alla 280esima posizione, quindi il polacco sta dando segnali di ripresa. A proposito di Wimbledon 2013: i campioni juniores furono Quinz, ora a best ranking e numero 288 e Bencic, crollata al numero 134 dopo esser stata numero 7 un anno e mezzo fa.
Concludiamo questo excursus con Dodig, altro top-30 dai buoni trascorsi, uscito dalla top-100 soltanto ad Ottobre, ma già precipitato al numero 223. Il croato ha perso al 1T di qualificazioni ad Indian Wells.
Elenchiamo coloro che hanno avuto un passato da top-30, sono ancora in classifica, ma sono precipitati oltre i primi 150:
154] J.Melzer
158] L.Mayer
161] Rosol
171] Gulbis
175] Montanes
183] Janowicz
223] Dodig
273] Volandri
433] Robredo
647] Tursunov
Tra gli altri precipitati lontanissimi dai primi 100, ma mai stati top-30, segnaliamo anche Andujar, Golubev ed il nostro Bolelli, che con la semifinale di Santiago è risalito a ridosso dei primi 500 (505), rimontando ben 151 posizioni in questa settimana.
Race to London: Nadal e Dimitrov possono andare al comando
Pochissimi movimenti, ma Murray probabilmente scivolerà oltre l’ottava posizione, mentre Djokovic è ancora lontano dai primi 8 (20esimo), anche se storicamente i tornei di Indian Wells e Miami gli portano moltissimi punti.
1] Federer 2,090
2] Nadal 1,590
3] Dimitrov 1,355
4] Tsonga 1,255
5] Thiem 995
6] Goffin 920
7] Wawrinka 855
8] Murray 840
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9] Carreno Busta 660
10] Querrey 645
11] Sock 635
12] Bautista Agut 610
13] Raonic 600
14] Ramos Vinolas 565
15] Nishikori 525
16] Verdasco 465
Per andare in testa alla Race e scavalcare il leader Federer, Nadal non deve necessariamente vincere il torneo, la finale può bastargli. Dimitrov, unico altro in corsa per il numero 1 della Race a fine settimana deve assolutamente vincere il torneo, sperando che Federer si fermi prima dell’eventuale scontro in semifinale, ovvero sperando perda al più tardi ai quarti di finale.
Gli italiani: Fognini torna numero 1 d’Italia se arriva ai quarti di finale.
L’impresa di Fognini, non dovesse rimanere isolata, potrebbe riportarlo al numero 1 d’Italia. Attualmente Fabio è numero 40 (+3) ed insegue Lorenzi (36,+2) distante soltanto 77 punti. Ne consegue che una vittoria contro Cuevas non basterebbe, ma se Fabio battesse poi anche il vincente di Goffin – Ramos-Vinolas, supererebbe Lorenzi. Ricordiamo però che Fognini è arrivato ai QF in un Masters 1,000 soltanto in due occasioni su 64 partecipazioni (71 contando anche le qualificazioni): SF a Monte Carlo nel 2013, dove fece 3 game contro Djokovic e QF a Cincinnati nel 2014, dove fece un game contro Raonic.
Seppi non parteciperà al challenger di Irving, essendosi ritirato prima dell’inizio del torneo, ma resta saldamente numero 3 italiano. Facciamo un eccezione e triplichiamo, presentando la top-30 virtuale italiana (più un bonus) al posto della solita top-10. Tra parentesi, i movimenti virtuali rispetto al ranking di lunedì scorso.
1] (36,+2) Lorenzi
2] (40,+3) Fognini
3] (77,-2) Seppi
4] (122,-1) Giannessi
5] (136,+3) Vanni
6] (142,+17) Gaio // best ranking
7] (173,+10) Cecchinato
8] (174,-13) Fabbiano
9] (177,-2) Napolitano
10] (210,+5) Bellotti // best ranking
11] (213,+3) Giustino
12] (217,+1) Donati
13] (232,+5) Caruso
14] (258,+14) Travaglia
15] (273,+11) Volandri
16] (282,-15) Arnaboldi
17] (288,+10) Quinzi // best ranking
18] (311,+3) Bega
19] (314,-3) Sonego
20] (329,+8) Eremin
21] (334,+4) Mager
22] (335,+5) Berrettini // best ranking
23] (317,+62) Viola
24] (394,+6) Trusendi
25] (406,+18) Bortolotti
26] (438,+4) Frigerio // best ranking
27] (445,-8) Crepaldi
28] (477,-2) Pellegrino
29] (481,-13) Fortuna
30] (491,+3) Bonadio
31] (505,+151) Bolelli
Segnaliamo la vittoria al challenger Trento di Viola e la vittoria al future(s) di Basiglio di Bega. Bravo anche Bolelli che, con la semifinale al Challenger di Santiago recupera oltre 150 posizioni e sale al numero 505. Speriamo che il talentuoso Bolelli possa finalmente risalire senza intoppi fisici.
Curiosità: al numero 337 risulta il francese Gianni Mina, senza accento.