[13] C. Wozniacki b. [9] M. Keys 6-4 6-4 (Gabriele Ferrara)
Caroline Wozniacki batte per la seconda volta su altrettanti scontri diretti Madison Keys e si qualifica per i quarti di finale del torneo di Indian Wells per la prima volta dal 2013, quando perse in finale contro Maria Sharapova.
La statunitense era pronta alla rivincita, dopo che la scorsa estate la ragazza scandinava si era aggiudicata agevolmente l’unico precedente agli ottavi di finale degli US Open. Ciò nonostante, la partita inizia con la danese che è molto brava a far muovere la rivale, prima verso sinistra e poi verso destra, riuscendo spesso a contrastare la potenza dell’avversaria, incapace di trovare angoli e di controllare la potenza dei propri colpi. Keys sbaglia molti dritti in avanzamento – specialmente su palle sotto l’altezza dell’anca – commettendo due doppi falli su altrettante palle break: 4-1 Wozniacki. L’allieva di Lindsay Davenport cerca di giocare più in verticale e di venire a prendersi qualche punto a rete; la tattica paga e riesce ad accorciare le distanze: 4-3. Tuttavia, la numero 9 del seeding continua a soffrire le traiettorie alte e cariche sul suo rovescio e cede il primo parziale con il punteggio di 6-4 dopo 46 minuti. All’inizio del secondo set Madison annulla due palle break – sulla prima Wozniacki scivola e finisce per terra, ma riesce ugualmente a rimandare la palla dall’altra parte – e nel gioco successivo trova due splendidi vincenti in lungolinea che valgono due palle break, ma non sfrutta l’occasione dopo una gran volée bassa di rovescio dell’avversaria e due errori evitabili. Sull’1 pari la ragazza di Rock Island continua a concedere troppo e, alla fine, una risposta di dritto e un punto ben giocato e chiuso da un’altra volée vincente da parte di Caroline valgono il break in favore della stessa. La giocatrice nata a Odessa risponde quasi sempre e riesce spesso ad invertire l’inerzia dello scambio, passando da una situazione difensiva ad una offensiva ricacciando indietro la statunitense, i cui errori si moltiplicano e superano le 30 unità. Keys lotta, ma non riesce mai a fare la differenza da fondocampo, a partire dalla risposta, che sbaglia troppo frequentemente o che atterra prima della metà campo dell’avversaria. Wozniacki non ha dunque alcun problema a chiudere la sfida con un meraviglioso rovescio lungolinea vincente: 6-4 6-4 lo score finale dopo un’ora e 32 minuti di gioco. Giovedì sfiderà Kiki Mladenovic (Caroline è avanti 3-0 negli head to head).
[14] E. Vesnina b. [2] A. Kerber 6-3 6-3 (Giacomo Capra)
Altra prestazione deludente per Angelique Kerber, sconfitta in due set dalla russa Elena Vesnina. La numero 2 del ranking è apparsa nettamente sfiduciata per larga parte del match, finendo per cedere con troppa facilità ad una pur ottima avversaria. Tedesca avanti 3-1 nei precedenti. Ultimo incrocio però favorevole alla russa che si impose per 6-2 6-4 a New Haven 2013. Primo set con Angelique sempre a rincorrere. Vesnina nel secondo game sbaglia clamorosamente un facile smash su palla break ma riesce ugualmente a strappare la battuta all’avversaria alla terza occasione. Kerber riesce nell’immediato controbreak nel gioco successivo ma, dopo aver mancato un’occasione per passare avanti sul 2-2, cede nuovamente il servizio a 15 nel sesto game. La 30enne russa chiuderà il parziale per 6-3, non senza faticare ai vantaggi dell’ultimo gioco. Nel secondo set, dopo l’1-0 della giocatrice di Brema, un parziale di 4 game consecutivi di Elena mette la numero 2 del mondo con le spalle al muro. Un passaggio a vuoto con due doppi falli nel settimo gioco porta Vesnina a cedere uno dei due break di vantaggio, ma riuscirà ad issarsi comunque sul 5-3 prima di chiudere strappando di nuovo la battuta alla teutonica grazie a un gran passante di rovescio. Difficile capire cosa abbia trasformato Kerber dalla macchina da guerra della scorsa stagione alla giocatrice “normale” di questo inizio di 2017. Nonostante il momento difficile tuttavia la tedesca sarà di nuovo numero 1 del mondo al termine del torneo, complice il forfait di Serena Williams qui ad Indian Wells. Continua a stupire invece Elena Vesnina, giocatrice che a fine 2015, a 29 anni, stazionava stabilmente fuori dalle prime 100 ed ora ha da poco fatto segnare il suo best ranking al numero 15 WTA. Al di là dei demeriti dell’avversaria, oggi ha dimostrato di avere il tennis e la personalità necessari per puntare a risultati importanti nei tornei che contano. Affronterà nei quarti di finale Venus Williams.
[7] G. Muguruza b. [10] E. Svitolina 7-6(5) 1-6 6-0 (Michelangelo Sottili)
Nell’unico ottavo di finale che vede opposte due top ten, Elina Svitolina e Garbiñe Muguruza si giocano l’accesso al quarto contro Karolina Pliskova. A dispetto del 2-2, i precedenti suggeriscono un vantaggio per Svitolina che si è aggiudicata le due sfide dello scorso anno sul duro, mentre le vittorie della spagnola risalgono al 2012 su erba e terra. Ottima partenza di Muguruza che brekka al secondo gioco e tiene senza problemi i suoi turni di battuta; pur rispondendo decisamente meglio dell’avversaria, Garbiñe non riesce a concretizzare situazioni di gioco favorevoli e Svitolina rimane in scia. Quando la spagnola va a servire per il set sul 5-3 Elina trova finalmente la risposta: aggancia e sorpassa, ma a sua volta non sfrutta l’opportunità di chiudere con il servizio. Il tie-break equilibrato premia la maggior aggressività di Muguruza, ma a deciderlo davvero è Svitolina con un doppio fallo sul 4-5 e la mancanza di cattiveria sul passante che le avrebbe dato il 6 pari. L’ucraina è però in un periodo di grande spolvero, come dicono il recente ingresso nell’élite del tennis mondiale e la seconda posizione nella Race, e lo dimostra prendendo il comando degli scambi in un secondo set dominato e chiuso 6-1. È allora chiaro che la vittoria andrà a chi riuscirà a mettere pressione all’avversaria e sarà sempre Muguruza a farlo: in tutti i punti importanti è la spagnola a entrare nel campo e a chiudere lo scambio, spesso a rete. In questo modo annulla le due palle break concesse e si procura quelle a suo favore. Svitolina, al contrario, cede il suo primo turno di servizio sfoderando proprio sul 30-40 uno dei suoi classici attacchi pentiti. Una differenza che risulterà enorme e che spiega il 6-0 finale.
[28] K. Mladenovic b. L. Davis 6-3 6-3 (Diego Serra)
Vince Mladenovic contro Lauren Davis, l’unico precedente era a favore della francese a Parigi nel 2013, con vittoria in due set. Vince in due set, con break in iniziale nel primo e quinto game, risponde Lauren nell’ottavo game giocando un game finalmente libera di pensieri e tutto all’attacco. Ma nel nono game è di nuovo Mladenovic a prendere in mano il gioco e costringere Lauren a un ritmo troppo superiore. Mladenovic gioca meglio i punti vincenti e la differenza è tutta lì. Inizio secondo set e break e contro break da parte delle due giocatrici con Mladenovic che stavolta non pare troppo concentrata e nel primo game regala tre palle break all’avversaria. Lauren stavolta gioca alla pari ma crolla di nuovo nell’ottavo game. Scende fino a 15 a 40, e alla prima palla break sbaglia un dritto criminoso che finisce in rete e consegna il match alla francese. Ora per Mladenovic un incontro duro ma interessante con Wozniacki.
Risultati:
[8] S. Kuznetsova b. [21] C. Garcia 6-1 6-4
[12] V. Williams b. [Q] S. Peng 3-6 6-1 6-3
[19] A. Pavlyuchenkova b. [5] D. Cibulkova 6-4 3-6 6-2
[3] Ka. Pliskova b. [15] T. Bacsinszky 5-1 rit.
[7] G. Muguruza b. [10] E. Svitolina 7-6(5) 1-6 6-0
[14] E. Vesnina b. [2] A. Kerber 6-3 6-3
[28] K. Mladenovic b. L. Davis 6-3 6-3
[13] C. Wozniacki b. [9] M. Keys 6-4 6-4